ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/03/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/03/2013
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 17/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/03/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00016
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 22 ottobre 2008 nel comune di Capoterra in provincia di Cagliari hanno perso la vita quattro persone in seguito ad una gravissima alluvione conseguente ad un temporale violentissimo;
   il Presidente del Consiglio dei ministri in data 31 ottobre 2008 ha emanato un proprio decreto con il quale, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, è stato dichiarato, sino al 31 ottobre 2009, lo stato di emergenza in Sardegna nel territorio della provincia di Cagliari per gli eventi alluvionali del 22 ottobre 2008;
   il Presidente del Consiglio dei ministri con propria ordinanza n. 3711 del 31 ottobre 2008 ha nominato il presidente della regione autonoma della Sardegna commissario delegato per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi alluvionali predetti;
   l'articolo 1, comma 3, lettera b), della predetta ordinanza che dispone che il commissario delegato provvede al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle infrastrutture pubbliche danneggiate, agli interventi urgenti di manutenzione straordinaria della viabilità e degli alvei dei corsi d'acqua e alle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici;
   a distanza di quasi due anni dall'evento calamitoso con nota protocollo n. 1774 del 10 agosto 2010 integrata con nota n. 1971 del 16 settembre 2010, l'assessore regionale dei lavori pubblici evidenziava la necessità di attuare gli interventi relativi alle aree oggetto degli eventi alluvionali con sollecitudine ed urgenza in considerazione che «... al momento nelle aree colpite dai citati eventi calamitosi permangono situazioni di rischio e pericolosità che, in occasione di eventi eccezionali anche di minore entità rispetto a quelli verificatisi nel 2008, potrebbero pregiudicare la pubblica incolumità...» e richiede l'emanazione di apposita ordinanza commissariale che oltre a programmare gli interventi di cui sopra, integrando la precedente ordinanza commissariale n. 20 del 17 dicembre 2009, consenta di derogare alla vigente normativa, secondo quanto previsto dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3711 articolo 8 e dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3734 articolo 6;
   a distanza di quasi tre anni dall'evento calamitoso la giunta regionale della Sardegna con deliberazione n. 34/20 del 18 agosto 2011 relativamente all'intervento «Sistemazione idraulica del rio San Gerolamo – Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nella località Poggio dei Pini ed altre frazioni nel comune di Capoterra (Cagliari)» modificava nuovamente i tempi e le stesse soluzioni progettuali;
   a marzo 2011 la regione, assessorato ai lavori pubblici, ha presentato l'istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale relativa all'intervento «Sistemazione idraulica del rio San Gerolamo – Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nella località Poggio dei Pini ed altre frazioni nel comune di Capoterra (Cagliari)», ascrivibile alla categoria di cui al punto 7 lettera m) «Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione ed interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale», dell'allegato B1 alla delibera di giunta regionale n. 24/23 del 23 aprile 2008;
   gli interventi, il cui costo complessivo è stimato in 65.234.771 di euro, sono parzialmente finanziati con risorse P.O.R. F.E.S.R. 2007-2013, regionali e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   le soluzioni progettuali in esame derivano anche dalle indicazioni contenute nello Studio «Analisi dell'assetto fisico del rio San Gerolamo – Masone Ollastu a seguito dell'evento di piena del 22 ottobre 2008: rivisitazione e integrazione dello studio denominato piano stralcio delle fasce fluviali, per la verifica della delimitazione delle fasce fluviali e per l'individuazione delle prime necessarie azioni (opere, vincoli e direttive), per il conseguimento di un assetto del corso d'acqua compatibile con la sicurezza idraulica del territorio e la salvaguardia delle componenti naturali e ambientali» predisposto, su incarico dell'amministrazione regionale, a seguito dell'eccezionale evento alluvionale che il 22 ottobre 2008 ha colpito il territorio della provincia di Cagliari, e, in particolare, il comune di Capoterra;
  gli interventi, prevedono:
   1. Tronco SG02 – da località C. Musiu a località San Gerolamo:
    1.1. ampliamento del manufatto di attraversamento esistente mediante la realizzazione, in destra idraulica, di nuove campate che comportano l'arretramento della spalla dall'alveo inciso; l'obiettivo è di incrementare la sezione di deflusso in corrispondenza della struttura;
    1.2. realizzazione di opere di difesa spondali, in massi, allineate con le spalle dell'attraversamento, al fine di contrastare fenomeni erosivi localizzati e permettere il regolare deflusso delle portate di piena del corso d'acqua;
   2. Tronco SG03 – da località San Gerolamo al ponte della strada comunale n. 52 per Capoterra:
    2.1. realizzazione di un nuovo attraversamento, a tre campate, con luce netta complessiva di 80 metri;
   3. Tronco SG04-1 – dal ponte della strada comunale n. 52 per Capoterra al ponte per Poggio dei Pini:
    3.1. realizzazione di un nuovo manufatto di attraversamento, a tre campate di 40 metri, ripercorrendo, sostanzialmente il sedime stradale esistente;
    3.2. sistemazione dell'alveo lungo entrambe le sponde, mediante opere di difesa longitudinali, a tutela della nuova viabilità e per regimare le confluenze dei rii laterali, in destra idraulica;
    3.3. disalveo del materiale inerte di sovralluvionamento, proveniente dall'asta principale e dai rii secondari del bacino montano;
   4. Tronco SG04-2 – messa in sicurezza dei corsi d'acqua secondari nell'area urbanizzata di Poggio dei Pini:
    4.1. lungo i tratti a monte delle aree urbanizzate, interventi di regolarizzazione del profilo di fondo e opere di controllo/intercettazione del trasporto solido;
    4.2. nei tratti in corrispondenza delle aree urbanizzate, rifacimento dei manufatti di attraversamento inadeguati;
    4.3. riconfigurazione dell'alveo, mediante la rimozione di depositi e di materiale vegetale, la sistemazione del profilo di fondo, la realizzazione di opere trasversali e di rivestimento delle sponde;
   5. Tronco SG06 – dalla diga in terra dell'invaso di Poggio dei Pini alla traversa del lago minore:
    5.1. demolizione completa del ponticello, a valle del lago, crollato in seguito all'evento dell'ottobre 2008; la viabilità sarà comunque garantita con la realizzazione di un nuovo attraversamento, già previsto nella pianificazione comunale, ubicato a valle della soglia rocciosa;
    5.2. ripristino della traversa in muratura, parzialmente crollata a seguito dell'evento del 2008, escludendo, tuttavia, il rifacimento del rialzo in calcestruzzo, realizzato successivamente alla prima costruzione dell'opera;
    5.3. disalveo del materiale litoide, accumulato a monte della traversa, e ricalibratura dell'alveo nell'intero tratto;
   6. Tronco SG07 – dalla traversa del lago minore all'area sportiva di Poggio dei Pini:
    6.1. realizzazione, in destra idraulica e lungo tutto lo sviluppo del tratto, di difese spondali, in massi di cava, al fine di preservare, da fenomeni erosivi laterali, gli insediamenti sportivi e la viabilità esistente;
   7. Tronco SG09 e tronco SC10 – da località Isca Su Loi (zona serre) a mare:
    7.1. lungo l'intera lunghezza del tratto del rio San Gerolamo e della parte terminale di confluenza del rio Masone Ollastu, realizzazione di un nuovo canale, avente nuovo tracciato planimetrico, sezione incisa doppia trapezia, e un'ampia fascia golenale, delimitata da argini continui; il profilo di fondo, non prevede salti di fondo per garantire una pendenza costante lungo il tratto; le sponde del canale saranno protette al piede con massi di cava, mentre, per favorire la manutenzione in alveo (sfalcio della vegetazione, rimozione depositi inerti), non si prevede il rivestimento del fondo canale, che, tuttavia, per il mantenimento e il vincolo della sezione trasversale è provvisto di soglie in gabbioni, a passo costante; gli argini golenali, di altezza media pari a 1,5 metri sul piano campagna, hanno pendenza dei paramenti variabile, in funzione della loro localizzazione rispetto all'asse dei corsi d'acqua e dei rilevati stradali, mentre il corpo arginale è costituito con materiale selezionato, di risulta degli scavi, e nucleo di irrigidimento, costituito da elementi in gabbioni metallici riempiti di pietrame ed avvolto in un telo di geotessile;
    7.2. alla foce, a chiusura del tratto canalizzato, messa in opera di una soglia con taglione profondo antierosione e antisifonamento;
    7.3. adeguamento della rete dei sottoservizi, in particolare per garantire la riprofilatura del fondo alveo, in corrispondenza delle soglie esistenti;
    7.4. rifacimento dei due attraversamenti della strada statale n. 195, al fine di garantire i requisiti minimi di compatibilità idraulica; nello specifico, il ponte sul rio San Gerolamo avrà lunghezza complessiva pari a circa 120 metri, articolato su 3 campate, mentre quello sul rio Masone Ollastu sarà a campata unica, di circa 40 metri; sarà, inoltre, opportunamente adeguato il tracciato plano-altimetrico delle rampe d'accesso e degli svincoli di collegamento con la viabilità secondaria e con il nuovo sistema di presidio idraulico;
   il 22 aprile 2011, entro il termine di 45 giorni dalla presentazione dell'istanza, sono pervenute osservazioni, accompagnate da consulenze tecniche, che sono state comunicate dal servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (S.A.V.I.) al proponente che, a giugno 2011, ha trasmesso le proprie controdeduzioni, con allegate due distinte relazioni tecniche;
   il servizio S.A.V.I., a conclusione dell'istruttoria, ha rilevato le seguenti criticità con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali:
   1. le osservazioni trasmesse dai privati e le controdeduzioni prodotte dal servizio interventi sul territorio non escludono la possibilità di realizzare soluzioni progettuali alternative che garantiscano lo stesso livello di mitigazione del rischio, e, pertanto, risulta necessario un confronto tra dette alternative e altre eventualmente percorribili, anche sotto il profilo degli impatti a carico delle diverse matrici ambientali, che solo la predisposizione di uno studio d'impatto ambientale e un livello di progettazione più di dettaglio possono garantire;
   2. in particolare per qualunque soluzione progettuale è necessario approfondire, anche col supporto dell'analisi costi-benefici, predisposta ai sensi dell'allegato A2 alla delibera di giunta regionale n. 24/23 del 23 aprile 2008:
    2.1. le interferenze con la viabilità principale e secondaria, attraverso una maggior definizione degli interventi sulla stessa;
    2.2. la gestione delle «terre e rocce da scavo», stimate in 240.000 metri cubi, per gli interventi di sistemazione idraulica nel tratto vallivo del rio San Gerolamo – Masone Ollastu;
    2.3. le modalità di rimozione e la gestione del materiale accumulatosi lungo gli alvei, a seguito dell'evento alluvionale dell'ottobre 2008, stimato in circa 200.000 metri cubi, per il solo rio San Gerolamo;
    2.4. la necessità di predisporre, a scala di bacino idrografico, un piano di manutenzione del sistema rio San Gerolamo-Masone Ollastu, con specifico riferimento alla gestione dei sedimenti e della vegetazione;
    2.5. la fase di cantierizzazione, al fine di valutare gli impatti cumulativi, tenuto conto della durata dei lavori e che le opere previste insistono su aree densamente urbanizzate;
    2.6. le interferenze, sotto il profilo idraulico, della manutenzione delle opere e degli impatti cumulativi con l'intervento «Sistemazione e rinaturalizzazione delle difese litoranee, bonifica e sistemazione della fascia costiera – Progetto definitivo – esecutivo delle opere marittime di difesa del litorale», proposto dal comune di Capoterra e di prossima realizzazione;
    il Servizio S.A.V.I. ha concluso l'istruttoria con la proposta di sottoporre alla procedura di valutazione di impatto ambientale l'intervento denominato «Sistemazione idraulica del rio San Gerolamo-Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nella località Poggio dei Pini ed altre frazioni nel comune di Capoterra (Cagliari)», in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (S.I.A.), ed un livello di progettazione adeguato, consente di individuare e valutare più approfonditamente l'entità degli impatti potenziali, l'analisi di alternative progettuali orientate in maniera tale da minimizzare gli stessi, nonché indicare le opportune misure di mitigazione/compensazione;
    lo studio di impatto ambientale (S.I.A.), che, nel rispetto della normativa, dovrà – secondo il S.A.V.I – contemplare l'esame dell'opzione zero, di soluzioni alternative e contenere un'analisi costi-benefici che non si limiti ad analizzare gli aspetti finanziari, ma quantifichi anche gli oneri ed i vantaggi economici, ambientali e sociali, dovrà nello specifico esaminare in maniera puntuale tutte le problematiche sopra evidenziate e dovrà essere corredato della relazione paesaggistica. In conformità a quanto previsto dalla delibera di giunta regionale n. 24/23 del 23 aprile 2008;
    la giunta regionale in data 18 agosto 2011 ha, dunque, deciso di sottoporre all'ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l'intervento denominato «Sistemazione idraulica del rio San Gerolamo-Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nella località Poggio dei Pini ed altre frazioni nel comune di Capoterra (Cagliari)», proposto dall'assessorato dei lavori pubblici – servizio interventi sul territorio;
    tale decisione provoca non poco sconcerto per la contraddittorietà delle affermazioni relative ai rischi per l'incolumità ancora in essere per le persone, come rilevato dallo stesso assessorato dei lavori pubblici della regione Sardegna, e dall'altra con un livello di «definizione» procedurale e progettuale degli interventi che rendono biasimevoli i continui rinvii a cui per l'ennesima volta si va incontro;
   i rilievi posti alla base delle valutazioni tecniche renderebbero all'interrogante evidente l'inconsistenza progettuale da una parte e, dall'altra, la scarsa se non inesistente azione di coordinamento tra i vari uffici regionali;
   appare sconcertante che dopo tre anni si debba ancora vagliare l'impatto ambientale degli interventi proposti con la predisposizione di uno «studio di impatto ambientale (S.I.A.), ed un livello di progettazione adeguato»;
   nell'ambito degli interventi di messa in sicurezza e sistemazione idraulica della zona si opera con poteri commissariali governativi dunque nell'ambito della competenza statale;
   risulta incomprensibile che risorse statali ed europee destinate ad una simile emergenza risultino inutilizzate a distanza di tre anni e che l’iter progettuale e autorizzativo risulti di fatto ancora nemmeno avviato;
   i rischi che le popolazioni corrono con l'approssimarsi della stagione autunnale e invernale sono di tale gravità che dovrebbero suggerire non ulteriori ritardi ma procedure straordinarie per recuperare il tempo perso e i gravi ritardi accumulati –:
   se non ritenga il Governo di intervenire sia per la verifica dell'utilizzo dei poteri commissariali sia per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse finanziarie che sino ad oggi risultano inutilizzate;
   se non intendano inviare in Sardegna con somma urgenza la protezione civile nazionale a verificare l’iter relativo alla realizzazione delle opere previste dal piano di sistemazione idraulica della zona;
   se non intendano effettuare apposite verifiche lungo i corsi d'acqua oggetto dell'intervento di sistemazione al fine di verificare lo stato dei luoghi ed i rischi che ancora sussistono nonostante anni di commissariamento;
   se non ritengano di dover avocare allo Stato l'intera procedura commissariale o affiancare quella regionale al fine di non risultare responsabile di una delega affidata ad altro soggetto istituzionale senza che la stessa sia stata esercitata nel modo corretto. (5-00016)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sistemazione idraulica

studio d'impatto

impatto ambientale

disastro naturale

lavori pubblici

Sardegna

corso d'acqua

protezione dell'ambiente