Legislatura: 17Seduta di annuncio: 878 del 25/10/2017
Primo firmatario: CARINELLI PAOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/10/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/10/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/12/2017
CARINELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
l'università degli Studi di Milano (UniMi), considerata un'eccellenza in campo universitario, ha manifestato interesse a trasferire le proprie facoltà scientifiche nell'area dedicata ad Expo 2015;
gli organi di governo dell'Ateneo hanno votato la manifestazione d'interesse al piano di trasferimento di circa 30.000 studenti, ricercatori e addetti ai lavori nel nuovo campus a Rho, su un'area di 150 mila metri quadri;
il voto espresso dal Senato Accademico non è vincolante sul trasferimento, ma ha dato un mandato alla società Arexpo Spa per avviare la stesura del masterplan. Il voto decisivo è atteso il mese di novembre 2017;
l'investimento stimato relativo al trasferimento delle facoltà scientifiche da Città Studi a Rho Pero e la realizzazione di nuovi spazi è di circa 380 milioni di euro: 130 milioni di euro stanziati direttamente dalla Statale, 120 milioni derivanti dalla vendita delle aree e degli immobili non più utilizzati in Città Studi, 130 milioni inseriti nel Patto per la regione Lombardia, approvato nel 2016 dal Cipe;
la legge di bilancio 2017 ha previsto lo stanziamento di 8 milioni di euro per l'avvio delle attività di progettazione per il trasferimento dei dipartimenti scientifici dell'università di Milano nell'area Expo 2015;
nella localizzazione nell'area ex Expo gli spazi disponibili sarebbero di circa 150 mila metri quadrati rispetto agli attuali 250 mila metri quadrati;
come si apprende da fonti di stampa anche la regione Lombardia ha formalizzato la sua adesione all'accordo di programma che ridisegnerà Città Studi;
anche se dal punto di vista delle procedure si sta andando avanti restano ancora in sospeso tante questioni; prima fra tutte la vendita degli immobili di Città Studi, che appare tutt'altro che scontata: molti immobili sono soggetti a vincolo monumentale;
infatti, l'Università statale deve reperire dalle alienazioni parte dei 380 milioni di euro fondamentali a costruire il nuovo campus scientifico;
il rettore della Statale segnala un certo ritardo nelle trattative con l'Agenzia del Demanio che si farà carico di alienare gli immobili della Statale;
il significativo ridimensionamento degli spazi e l'incertezza degli investimenti derivanti dalla vendita degli immobili patrimonio della Statale non giustificano secondo l'interrogante l'onerosa operazione di trasferimento delle facoltà scientifiche a Rho;
l'area ex Expo di Rho Pero è un'area industriale, con terreni solo parzialmente bonificati, falda acquifera inquinata e confinante con aziende ad alto rischio incidente rilevante; fatti destinati ad aumentare drasticamente i costi dell'operazione di trasferimento;
la ristrutturazione di Città Studi consentirebbe di usufruire di uno spazio situato storicamente e culturalmente all'interno del tessuto cittadino, ben collegato con i mezzi pubblici, senza portare l'Università di Milano ad indebitarsi in modo ingente e risulta essere in linea con le strategie di ammodernamento e ampliamento degli atenei internazionali, tra l'altro già seguite dalle università Cattolica e Bocconi di Milano –:
quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire la sostenibilità finanziaria e ambientale del progetto di trasferimento delle facoltà scientifiche dell'università degli studi di Milano nell'area ex Expo.
(4-18284)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):vendita
inquinamento idrico
acque sotterranee