Legislatura: 17Seduta di annuncio: 862 del 02/10/2017
Primo firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/10/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 02/10/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/11/2017
PORTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
l'Italia ha stipulato una serie di convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali e di accordi per lo scambio di informazioni fiscali con Stati comunitari ed extracomunitari;
tali convenzioni ed accordi sono molto importanti perché, oltre a disciplinare, in un mondo globalizzato, la cooperazione tra le amministrazioni fiscali degli Stati contraenti, hanno l'obiettivo di evitare la doppia imposizione e di prevenire l'evasione e l'elusione fiscale eliminando le doppie esenzioni;
in America Latina l'Italia ha concluso convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali con Argentina, Brasile, Cile, Ecuador, Messico, Trinidad e Tobago, e Venezuela;
sono tuttora esclusi dal quadro delle convenzioni il Perù, l'Uruguay e la Colombia;
il Perù, l'Uruguay e la Colombia sono Paesi dove operano centinaia di imprese italiane e vivono migliaia di nostri connazionali;
tali Paesi sono da tempo impegnati pienamente nella prassi operativa con l'Italia a procedere a scambi di informazioni fiscali in funzione delle regole dell'Ocse;
nonostante ciò, il Perù non è ancora, incomprensibilmente, incluso nella lista («White List») del decreto 4 settembre 1996, e successive modifiche, dove vengono elencati periodicamente gli Stati con i quali è attuabile lo scambio di informazioni fiscali (mentre invece sia la Colombia, con decreto ministeriale del 9 agosto 2016, sia l'Uruguay, con decreto ministeriale del 23 marzo 2017, sono stati inseriti in tale «White list»);
i nostri connazionali residenti in Perù, i quali producono reddito in Italia e sono tassati dall'Italia alla fonte, non possono chiedere le detrazioni per carichi di famiglia sui loro redditi proprio perché risiedono in un Paese dove non è considerato attuabile lo scambio di informazioni fiscali (esclusione dalla cosiddetta «White List») situazione questa che ha creato una inammissibile disparità di trattamento con gli altri emigrati;
inoltre, l'assenza di una convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni fiscali con il Perù, l'Uruguay e la Colombia non solo crea problemi di potestà impositiva e di doppia tassazione per le numerose collettività di emigrati, lavoratori e pensionati, ma può compromettere e limitare anche l'avvio di attività economiche e finanziarie di imprese italiane, peruviane ed uruguayane che rischiano un'applicazione incerta o penalizzante di norme che, se invece fossero regolate da una convenzione, eliminerebbero le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio dei rispettivi residenti e contrasterebbero l'elusione e l'evasione fiscale;
sia il Perù sia l'Uruguay e la Colombia fanno ora parte dei 146 Paesi membri del Global Forum sulla trasparenza fiscale e sullo scambio di informazioni, con segretariato presso l'Ocse, al quale il G20 ha affidato il compito di promuovere e monitorare l'effettiva trasparenza fiscale per quanto riguarda lo scambio di informazioni su richiesta (con l'emissione periodica di giudizi e rating sulla performance) e il nuovo standard unico globale di scambio automatico di informazioni fiscali a fini finanziari;
inoltre, proprio l'anno scorso l'Uruguay ha anche firmato la Multilateral Convention on Mutual Administrative Assistance in Tax Matters espandendo così la propria capacità di contrastare l'elusione e l'evasione fiscale internazionale e impegnandosi pienamente a procedere a scambi di informazioni fiscali in funzione delle regole Ocse (la Colombia lo aveva già fatto nel 2012) –:
per quali motivi il Perù sia stato ancora incluso nella lista dei Paesi con i quali sono attuabili gli scambi di informazioni fiscali; per quali motivi il Governo abbia sottovalutato finora le ragioni di opportunità politica ed economica dell'inclusione nella suddetta «White List» del Perù e comunque della stipula di una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali con Perù, Uruguay e Colombia;
quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per accelerare e definire l’iter negoziale finalizzato alla stipula di un accordo contro le doppie imposizioni fiscali tra l'Italia e il Perù, tra l'Italia e l'Uruguay e tra l'Italia e la Colombia, e soddisfare così le aspettative e le richieste pressanti di cittadini e imprese, al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio e stimolare così una ripresa dei rapporti economici e finanziari tra i Paesi contraenti.
(4-17985)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica fiscale
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