ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17855

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 854 del 20/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/09/2017
Stato iter:
11/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2017

CONCLUSO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17855
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 20 settembre 2017, seduta n. 854

   VALLASCAS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   è tuttora chiuso al transito dei veicoli il ponte di Cioè, situato al settimo chilometro della strada provinciale 46, che collega i comuni di Oliena e Dorgali;

   l'infrastruttura viaria era parzialmente crollata nel corso della violenta alluvione che colpì il territorio sardo il 18 novembre del 2013, circostanza tragica nella quale perse la vita l'agente della polizia di Stato Luca Tanzi;

   riaperto al transito dopo il rifacimento delle strutture crollate e la messa in sicurezza dell'alveo del fiume, è stato richiuso al traffico 25 gennaio 2017 per il cedimento strutturale di una campata riscontrato a seguito di precipitazioni particolarmente violente;

   dopo una riapertura momentanea, il 18 febbraio è stato nuovamente richiuso, perché sottoposto a un provvedimento di sequestro preventivo dalla procura di Nuoro;

   il quotidiano l’Unione Sarda del 19 febbraio 2017 sottolinea che «Malgrado i lavori di ripristino dopo i cedimenti, la situazione non è tornata nella normalità. Così gli ulteriori accertamenti confermano l'ulteriore e progressiva riduzione della sicurezza statica del ponte», che presenta «una situazione di rischio elevato tale da non consentirne la transitabilità neppure a senso alternato e se pure con traffico limitato a mezzi leggeri»;

   la chiusura del ponte ha causato una situazione di grave isolamento delle comunità interessate, in un contesto in cui la viabilità e i collegamenti risultano già insufficienti;

   l'economia del territorio, a prevalenza agro-pastorale e turistica, è gravemente compromessa dalla chiusura del ponte di Oloè, vista la centralità che riveste la struttura viaria;

   la situazione sarebbe resa più complessa anche dalle risultanze dei consulenti nominati dalla procura di Nuoro, secondo i quali, oltre ai problemi statici, il ponte si troverebbero a un livello inferiore rispetto alla quota di massimo invaso della sottostante diga di Preda ’e Othoni;

   a questo proposito, però, giova osservare che, non solo la quota di massimo invaso della diga è pari a 127,50 metri sul livello del mare – un livello impossibile da raggiungere in una regione storicamente siccitosa –, ma che nell'infrastruttura sono anche presenti scarichi a 103, a 110 e a 114 m sul livello del mare, che ne garantirebbero lo svuotamento. Infine, esiste un documento di protezione civile che prevede proprio il «rischio dighe»;

   ne consegue, da quanto esposto precedentemente, che non sussisterebbero pericoli connessi al diverso livello delle due infrastrutture, ponte e diga;

   da alcuni articoli di stampa, sarebbe emerso che, per superare l'attuale situazione di stallo e garantire alle comunità la libera circolazione nel territorio, l'Anas starebbe predisponendo il progetto per un nuovo viadotto, in sostituzione dell'attuale ponte, con un'altezza che consentirà di superare il livello della diga sottostante;

   per l'immediato, come riporta un articolo dell’Unione Sarda del 4 agosto 2017 «il piano d'intervento dell'Anas contempla la predisposizione di un ponte provvisorio per consentire il transito alle auto anche durante i lavori dei quello nuovo»;

   considerato che l'attuale ponte è chiuso da oltre sei mesi, circostanza che sta causando, come detto, gravi danni alle comunità interessate, sarebbe necessario conoscere i tempi degli interventi dell'Anas e le risorse con cui verranno realizzate le opere necessarie –:

   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;

   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, verificare il piano dell'Anas in merito alla realizzazione del viadotto che dovrebbe sostituire il ponte di Oloè, con particolare riguardo al cronoprogramma, alle risorse disponibili e alle soluzioni che saranno approntate nell'immediato;

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per individuare una soluzione, nell'immediato e nel lungo periodo, per superare lo stato di isolamento causato dalla chiusura del ponte di Oloè.
(4-17855)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 868
4-17855
presentata da
VALLASCAS Andrea

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i segmenti elementi di risposta sulla base delle informazioni pervenute dalla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali e dalla Società Anas.
  Dopo l'avvenuto ripristino dei danni provocati dall'alluvione del novembre 2013 – danni che non hanno interessato le strutture portanti del ponte – la Giunta regionale della Sardegna, dando seguito alla deliberazione n. 38 del 2011 del 28 giugno 2016, ha approvato lo schema di protocollo di intesa tra regione, province e Anas per l'attuazione, da parte di quest'ultima, di alcuni interventi di viabilità provinciale già affidati alle amministrazioni provinciali nel piano regionale delle infrastrutture.
  In particolare, la predetta Giunta ha sottoscritto con Anas e provincia di Nuoro una convenzione per la «realizzazione di un sistema di protezione attiva per il monitoraggio-allerta delle piene nella strada provinciale 46 in prossimità del ponte di Oloè, con studi e indagini per il rifacimento del ponte di Oloè e relativi raccordi alla viabilità esistente».
  La convenzione prevede che la regione (soggetto finanziatore) trasferisca ad Anas (soggetto attuatore), per il tramite della provincia di Nuoro (soggetto convenzionato), una somma di complessivi 600.000 euro in due annualità da 300.000 euro ciascuna per l'attuazione di quanto convenuto.
  Per dare attuazione agli impegni previsti dalla convenzione, il 18 maggio 2017 il coordinamento territoriale Anas per la Sardegna ha nominato il responsabile del procedimento dell'intervento in questione e, successivamente, si sono svolti alcuni incontri presso la regione Sardegna.
  A seguito delle conclusioni della riunione preliminare del 23 maggio 2017, convocata dall'assessore regionale dei lavori pubblici, il successivo 29 giugno Anas ha trasmesso il cronoprogramma di previsione delle attività necessarie per la progettazione e la realizzazione del sistema di allerta attivo delle piene idrauliche del fiume Cedrino e per le attività propedeutiche allo studio di fattibilità di una nuova opera di attraversamento sul fiume medesimo (ponte Oloè), conformemente agli accordi convenzionali.
  Nel corso di due successive riunioni, Anas ha presentato due ipotesi di massima del tracciato alternativo del nuovo ponte di Oloè per condividerne preliminarmente l'idoneità con gli enti preposti alle autorizzazioni di legge e con l'ente proprietario della strada.
  Infine, Anas ha fatto presente che, coerentemente con gli accordi convenzionali e con il cronoprogramma presentato, procederà entro il corrente mese all'affidamento dei servizi tecnici per lo studio idraulico propedeutico alla progettazione e alla realizzazione del sistema di allerta attivo per le piene, per l'esecuzione dei rilievi di dettaglio dell'alveo fluviale a monte e a valle del ponte e per l'esecuzione dei sondaggi geognostici sull'asse del nuovo tracciato stradale, al fine di giungere, nel minor tempo possibile, alla redazione di uno studio di fattibilità tecnico ed economico della nuova opera condiviso con gli enti interessati, anche al fine di quantificare l'impegno finanziario necessario.

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

transito

rete stradale

automobile