ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17812

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 851 del 15/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: FICO ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17812
presentato da
FICO Roberto
testo di
Venerdì 15 settembre 2017, seduta n. 851

   FICO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 2 febbraio 2017 il Governo italiano e quello di riconciliazione nazionale della Libia hanno sottoscritto un Memorandum in materia di contrasto all'immigrazione illegale, lotta al traffico di esseri umani, rafforzamento della sicurezza delle frontiere dei due Paesi;

   in virtù di tale accordo l'Italia si è impegnata a supportare la guardia costiera e la guardia di frontiera libiche, a collaborare per l'adeguamento e il finanziamento dei campi di accoglienza temporanea dei migranti, e a formare il personale che opera nei medesimi centri;

   entro tre mesi dalla firma, le due Parti si sono impegnate a proporre «una visione di cooperazione euro-africana più completa e ampia, per eliminare le cause dell'immigrazione clandestina»;

   all'articolo 5 le Parti si sono impegnate ad applicare il Memorandum nel rispetto degli accordi sui diritti umani e, in caso di controversie interpretative, la soluzione indicata dall'articolo 6 è la trattazione «amichevole per via diplomatica»;

   i recenti dati sui flussi migratori evidenziano che gli sbarchi di migranti sul territorio italiano ad agosto si sono ridotti dell'81 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, e del 66 per cento rispetto a luglio;

   secondo le agenzie Reuter e Associated Press, la diminuzione degli sbarchi sarebbe imputabile a un accordo siglato dal Governo italiano con due milizie di Sabrata – «Brigata 48» e «Al Ammu» – coinvolte nel traffico di esseri umani, attraverso il quale queste si impegnano a impedire la partenza delle imbarcazioni, ricevendo come contropartita denaro e immunità rispetto a una serie di attività illecite;

   gli organi di stampa riferiscono di porti improvvisamente vuoti e di come fra i migranti giunti in Libia si sia sparsa voce che prendere la via del mare non è più possibile (Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera, 9 settembre 2017);

   l'aumento del numero dei migranti nei centri di detenzione amplia l'indotto dei gruppi criminali, che per definizione non possono offrire alcuna garanzia sul rispetto dei diritti umani;

   le condizioni disumane dei migranti rinchiusi nei centri di detenzione sono state documentate nei reportage di Domenico Quirico sulla «Stampa» del 12 agosto 2017 e di Francesca Mannocchi sull'Espresso dell'8 settembre 2017, e denunciate dalla presidente di «Medici Senza Frontiere», Joanne Liu, in una lettera al Presidente del Consiglio Gentiloni, che afferma che «le persone sono ammassate in stanze buie e sudicie, prive di ventilazione, costrette a vivere una sopra l'altra», «le donne vengono violentate e poi obbligate a chiamare le proprie famiglie e chiedere soldi per essere liberate»;

   la politica di controllo delle frontiere a sud della Libia rischia di produrre l'effetto di traslare il dramma dei migranti dalle acque del Mediterraneo al deserto del Sahara, come documentato dal New York Times e dimostrato dai ritrovamenti dei cadaveri di 71 adulti e 25 bambini, morti di fame e sete nel giugno 2017, probabilmente scaricati dai «trafficanti del deserto» –:

   se non ritenga che le condizioni disumane dei migranti nei centri di detenzione siano manifestamente incompatibili con la clausola di cui all'articolo 5 del Memorandum, con i principi fondamentali della Costituzione italiana e delle Convenzioni internazionali a cui l'Italia ha aderito;

   come si intenda evitare che la politica promossa dal Governo per fermare gli sbarchi alimenti indirettamente i centri di detenzione gestiti da gruppi criminali, che per definizione non possono offrire alcuna garanzia sul rispetto dei diritti umani;

   quali siano i contenuti della proposta di «visione di cooperazione euro-africana» per eliminare le cause dell'immigrazione clandestina;

   se esista una qualsiasi collaborazione fra il Governo italiano e le milizie operanti nel territorio di Sabrata, volta al blocco dei flussi migratori via mare, e quali siano precisamente i termini della stessa.
(4-17812)