ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 14/09/2017
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 14/09/2017
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17779
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   GUIDESI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 16, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (la cosiddetta spending review del Governo Monti), ha disposto la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio e dei trasferimenti erariali per il complessivo importo di 2.250 milioni di euro, per l'anno 2013, nei confronti dei comuni ricompresi nelle regioni a statuto ordinario, in misura proporzionale alle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012 (come desunte dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) da attuarsi attraverso decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'interno;

   con la sentenza n. 129 del 6 maggio 2016, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale tale norma, per violazione degli articoli 3, 97 e 119 della parta fondamentale;

   per quanto concerne la violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione, questa è stata riscontrata nella parte in cui, a differenza di quanto previsto per le riduzioni dei trasferimenti ai comuni per l'anno 2012, non si subordina la determinazione dei tagli assunta unilateralmente dallo Stato con decreto ministeriale all'ipotesi di inerzia della Conferenza Stato-città autonomie locali;

   in merito all'articolo 119, invece, la disposizione è stata censurata, perché ha comportato la lesione dell'autonomia finanziaria riconosciuta agli enti locali dallo stesso articolo, in quanto il parametro utilizzato per la determinazione della riduzione dei trasferimenti statali nelle spese sostenute, da parte di ciascun ente locale, per i «consumi intermedi», è una categoria nella quale rientrano sia le spese stanziate nell'interesse di ogni singola amministrazione, sia quelle destinate ad assicurare servizi ai cittadini;

   l'illegittimità deriva dal fatto che la norma non ha previsto alcuna forma di coinvolgimento degli enti locali nella procedura per la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio da applicare ai singoli comuni; tantomeno è stato indicato un termine per l'adozione, da parte del Ministero dell'interno del decreto attuativo che determina la riduzione di entrate erariali per ciascun comune;

   i giudici costituzionali hanno richiamato il legislatore in merito al mancato rispetto del principio di leale e reciproca collaborazione quale metodo per l'azione di scelte che incidono su diversi livelli di governo, ricordando che, in ogni caso, il taglio di risorse non può compromettere la possibilità per i comuni di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Hanno inoltre rilevato che la riduzione dei trasferimenti a esercizio finanziario quasi concluso ha arrecato problemi nella programmazione economico-finanziaria dell'ente locale, in particolare nella stesura e nell'approvazione del bilancio di previsione;

   si ritiene ormai consolidato l'orientamento della giurisprudenza in merito al principio di retroattività degli effetti delle sentenze della Corte costituzionale anche ai rapporti giuridici sorti anteriormente alla pronuncia che non sono esauriti;

   ad oggi sono moltissimi i comuni che in base a questa pronuncia costituzionale stanno predisponendo, o hanno già predisposto, istanza di rimborso al Ministero dell'economia e delle finanze e/o al Ministero dell'interno;

   come già sottolineato dalla Corte costituzionale, le risorse tolte ai comuni con la spending review del Governo Monti costituivano per questi, e specie per quelli più piccoli, un budget importante per l'erogazione di servizi pubblici essenziali –:

   con quali modalità il Governo intenda dare seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale relativa alla illegittimità dei «tagli» stabiliti dall'articolo 16, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, al fine di procedere immediatamente alla restituzione delle somme illegittimamente trattenute dallo Stato a scapito dei comuni ricompresi nelle regioni a statuto ordinario attraverso la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio e dei trasferimenti erariali per il complessivo importo di 2.250 milioni di euro per l'anno 2013.
(4-17779)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

ente pubblico

autonomia