ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17603

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: LAFFRANCO PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17603
presentato da
LAFFRANCO Pietro
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   LAFFRANCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Matteo Del Fante è amministratore delegato di Poste Italiane dal 18 marzo 2017, dopo la nomina da parte del Governo Gentiloni, il giorno in cui ha lasciato la carica di amministratore delegato di Terna, ricoperta dal maggio del 2014 e fortemente voluta dall'ex Presidente del Consiglio Renzi e dal suo esecutivo;
   come riportato dagli organi di stampa Del Fante aveva prospettato al consiglio di amministrazione della società di portare l'insieme dei propri compensi, nei tre anni di mandato, a undici milioni di euro complessivamente; circa il 20 per cento in più del suo predecessore Francesco Caio;
   il collegio sindacale ha richiesto anticipatamente che sia quantificato il corrispettivo alla scadenza del contratto da direttore generale di Del Fante, il quale, avendo spostato la remunerazione maggiormente proprio sul ruolo di direttore generale, beneficerebbe, al termine dell'incarico ed in assenza di cifra pattuita prima, di tutte le indennità di legge e di politica di remunerazione interna;
   ciò, tradotto in soldoni e considerate anche le somme spettanti al momento della risoluzione del contratto da direttore generale, significherebbe una cifra totale vicino agli 11 milioni di euro per Del Fante, una sorta di «buona entrata uscita» che appare completamente slegata dal rendimento dell'azienda;
   la richiesta sarebbe bloccata dal consiglio di amministrazione;
   si tratta, a giudizio dell'interrogante, di un'azione immotivata e completamente sganciata dai risultati ottenuti dall'azienda. Una gestione non particolarmente apprezzata quella del nuovo direttore generale/amministratore delegato fortemente sponsorizzato da Renzi e Gentiloni;
   tra le scelte poco condivisibili, a giudizio dell'interrogante, secondo altri organi di stampa, c’è l'investitura dell'ex maresciallo della Guardia di finanza, Giuseppe Lasco, presente oramai in tutti gli snodi cruciali dell'azienda, nonché l'ultimo riassetto che ha visto appunto Del Fante attribuirsi anche il ruolo cruciale di amministratore delegato di «Poste Vita», la società assicurativa che costituisce una delle principali fonti di crescita del gruppo, un comparto che necessita di una forte specializzazione e per il quale sarebbe stato meglio rivolgersi ad una figura specializzata –:
   di quali elementi disponga il Governo, anche con riferimento agli orientamenti assunti dal consiglio di amministrazione;
   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno verificare, per quanto di competenza, l'operato, la gestione e l'adeguatezza di cariche, organigramma e nomine in Poste Italiane da parte del direttore generale/amministratore delegato Matteo Del Fante e quali siano gli orientamenti del Governo circa le richieste di aumento di stipendio dello stesso, soprattutto ove parametrate con il rendimento dell'azienda. (4-17603)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

politica salariale

direzione aziendale