ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17363

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 836 del 18/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 18/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17363
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Martedì 18 luglio 2017, seduta n. 836

   PANNARALE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo n. 286 del 1998 prevede che nei centri di identificazione ed espulsione lo straniero destinatario dei provvedimenti di espulsione sia trattenuto «con modalità tali da assicurare la necessaria assistenza e il pieno rispetto della sua dignità»;
   in data 24 giugno 2017 l'interrogante, accompagnata da Yasmine Accardo, referente della campagna LasciateCIEntrare, ha effettuato una visita presso il Centro di identificazione ed espulsione di Brindisi, in località Restinco, dalla quale sono emerse rilevanti inadeguatezze strutturali, condizioni igienico-sanitarie assai precarie e modalità di trattenimento lesive della dignità e dei diritti dei trattenuti;
   il Centro di identificazione ed espulsione suddetto si trova isolato in aperta campagna e condivide con il Centro di accoglienza per richiedenti asilo lo spazio all'interno della cinta muraria che lo circoscrive; dopo diverse chiusure nel corso degli anni per lavori di ristrutturazione è stato riaperto nell'ottobre 2015, ha una capienza massima di 48 posti ed è affidato alla gestione della cooperativa Auxilium;
   al momento della visita risultavano presenti 47 migranti, circa la metà dei quali provenienti dal carcere;
   la struttura appare simile ad una gabbia: il centro è infatti organizzato in tre blocchi di cemento chiusi da una rete metallica in alto, circondati da sbarre e chiusi da pannelli in plexiglas che, durante la stagione estiva, rendono il caldo asfissiante; le due stanze adibite all'isolamento sanitario di persone affette da patologie che necessitano di quarantena sono completamente vuote e prive di arredi ad eccezione di una lastra di cemento fissata al pavimento con piedi di ferro; le condizioni dei dormitori risultano particolarmente inadeguate, con lenzuola e asciugamani di carta sottilissima, materassi di spugna sudici, usurati dal tempo e dalla muffa e dalla notevole presenza di insetti; si rileva inoltre l'assenza di kit per l'igiene personale;
   l'interrogante ha tenuto all'interno del centro detentivo vari colloqui con i trattenuti, tra i quali si segnala quello con A. A., nato il 31 maggio 1988 in Tunisia, che ha denunciato nell'occasione abusi e visibili maltrattamenti;
   dal racconto di A. A. tenuto alla presenza della signora Carmela Scavone, funzionaria e delegata della prefettura di Brindisi, si apprende che nella notte di domenica 18 giugno 2017 il tunisino è stato trasferito in ospedale dopo essersi ferito con una lametta ad un braccio, come testimoniano i segni ancora visibili, e averla ingoiata, nel tentativo di impedire il trasferimento coatto. Dimesso dopo un'ora circa, senza alcuna possibilità di visionare il referto, sarebbe stato al centro detentivo e, alla presenza di un infermiere del centro e di poliziotti e militari, sarebbe stato prima perquisito, e poi bloccato con le manette dietro la schiena. Sarebbe dunque stato legato con dello scotch da pacchi, ripetutamente e violentemente strattonato e picchiato dai presenti; inoltre, da personale non identificato gli sarebbe stata praticata un'iniezione di un farmaco non noto che ha come effetto la sedazione. Da quella notte A. A. è in sciopero della fame, in evidenti condizioni di deperimento fisico e di prostrazione psicologica –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti narrati e se intenda accertare le condizioni strutturali e di gestione del Centro di identificazione ed espulsione di Brindisi incompatibili con una permanenza rispettosa della dignità dei migranti trattenuti, nonché verificare quanto riportato in ordine all'esercizio di condotte illegali e di atti lesivi dei diritti fondamentali e della dignità umana delle persone trattenute;
   sulla base di quali presupposti giuridici persone che hanno già scontato in carcere la loro pena siano ulteriormente trattenute in condizione di detenzione nella struttura del Centro di identificazione ed espulsione. (4-17363)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

espulsione

asilo politico

regime penitenziario