ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 836 del 18/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 18/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 18/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/07/2017
Stato iter:
11/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2017

CONCLUSO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17352
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Martedì 18 luglio 2017, seduta n. 836

   RICCIATTI, ZARATTI, MELILLA, KRONBICHLER, FRANCO BORDO, FOLINO, NICCHI, DURANTI, SANNICANDRO, SCOTTO, PIRAS e QUARANTA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nell'area del cratere del terremoto, nel tratto tra Matelica Nord e Castel Raimondo, è in definizione il progetto esecutivo per la costruzione della Pedemontana, l'asse viario ideato circa 40 anni fa che avrebbe dovuto supportare lo sviluppo del comparto industriale e della piccola e media impresa all'epoca in pieno sviluppo, in quell'area, mediante un sistema di infrastrutture viarie che, raccordando l'asse Foligno-Civitanova strada statale 77 all'asse Perugia-Ancona strada statale 76 e 318, andrebbe a completare il progetto meglio noto come Quadrilatero Marche Umbria; non è chiaro se le analisi e le valutazioni sull'effettivo valore della realizzazione di tale opera siano stati più rivisti e aggiornati dalla data di prima approvazione del progetto preliminare avvenuta nel lontano 2002;
   all'epoca la Società Quadrilatero presentò un'analisi di valorizzazione in cui il progetto fu considerato come un volano sull'economia dell'area, al punto da prevedere effetti economici, in termini di valore aggiunto nei vari ambiti territoriali, che ammontavano a circa 200 milioni di euro;
   con questi dati il progetto fu autorizzato dal comune di Matelica, dalla regione Marche e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al punto da diventare un progetto strategico di rilievo nazionale;
   al contrario, nella Gazzetta Ufficiale serie generale n. 109 del 12 maggio 2017 è stata pubblicata la delibera del Cipe del 1o gennaio 2016 in cui dall'esame di uno schema di «piano di valorizzazione» delle aree leader, trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 24 marzo 2016, lo stesso Ministero rilevava che, nonostante la previsione di ulteriori elementi incentivanti per la valorizzazione delle aree, permanevano criticità e incertezze che non avrebbero consentito allo stato l'attivazione delle successive fasi procedurali: in conclusione, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intendeva rinunciare al progetto del «Pav»;
   dal lontano 2002, molti furono gli eventi che impattarono sull'area in questione modificandone sostanzialmente il tessuto economico sociale: la crisi delle piccole e medie imprese e il relativo collasso del «modello imprenditoriale marchigiano» dopo il 2008, la chiusura delle industrie Merloni e il relativo effetto domino su tutte le aziende satelliti, il bail in di Banca delle Marche fino al terremoto del 30 ottobre 2016;
   in questo territorio messo in ginocchio da una concomitanza di eventi avversi, si sta cercando con enormi difficoltà di ripartire dalle risorse dei luoghi, una soft economy costituita dai prodotti agricoli di qualità, dal «Verdicchio di Matelica», fiore all'occhiello del made in Italy e da tutte le attività ricreative, agrituristiche e enogastronomiche che proprio dall'ambiente traggono fonte di sostentamento;
   la ricostruzione non può passare attraverso infrastrutture viarie che, oltre a rivelarsi inutili, in questa particolare fase economica, porteranno ulteriore distruzione per almeno 5 anni, decretando la desertificazione di tutto il territorio;
   la ricostruzione dovrebbe ripartire dalla comunità, dalle case, dalle stalle, dai laboratori e dalle fabbriche e strade come la Pedemontana progettate in un'altra epoca dovrebbero essere oggetto di revisione progettuale, al fine di porre maggiore attenzione al risparmio di risorse economiche e naturali, ad esempio con l'ottimizzazione e l'ampliamento dei tracciati esistenti –:
   quali siano le analisi economiche in possesso del Governo in seguito agli eventi sismici che hanno interessato il cratere del terremoto;
   se e quali siano le previsioni di investimento nell'area da parte di soggetti esterni;
   quale sia l'ambito di potenziale sviluppo economico previsto dalle analisi di settore per l'area in questione;
   quali siano i dati relativi al traffico di mezzi pesanti che al momento giustificherebbero la velocità estrema di esecuzione di un'opera che apporterà altra povertà ad un'area già duramente colpita, in termini di perdita di posti di lavoro e di risorse. (4-17352)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 868
4-17352
presentata da
RICCIATTI Lara

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni pervenute dalla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la Vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali di questo ministero e dalle società Anas e Quadrilatero Marche Umbria (Qmu), si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come già riferito il 21 settembre 2017, in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, in VIII commissione Camera, l'opera strategica di interesse nazionale «Asse Viario Quadrilatero Marche Umbria» consiste nel completamento ed adeguamento di due arterie principali (l'asse Foligno-Civitanova Marche strada statale (SS) 77 e l'asse Perugia-Ancona SS 76 e SS 318), della Pedemontana delle Marche di altri interventi viari, idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, a migliorare ed incrementare l'accessibilità alle aree interne delle regioni interessate.
  Le potenzialità generate dalla realizzazione dell'intero sistema viario Quadrilatero, compresa la Pedemontana delle Marche consentono, pertanto, di ridurre il
deficit infrastrutturale che penalizza le regioni Marche ed Umbria, creando un efficiente collegamento con le regioni circostanti e verso l'Europa, determinando il decongestionamento del traffico, la significativa riduzione del tasso di incidentalità, producendo inoltre effetti ambientali, territoriali e socioeconomici positivi per la collettività.
  Tutte queste motivazioni sono state fondamentali nello sviluppo dell'intero progetto Quadrilatero, proprio per dare l'opportunità ai territori di rilanciare il potenziale economico a seguito degli eventi sismici avvenuti nel 1997.

  Aver realizzato ed aperto al traffico buona parte degli assi principali del progetto, in concomitanza del grave sisma che ha colpito l'Italia centrate nell'agosto-ottobre 2016, ha dimostrato di essere fondamentale per la gestione dell'emergenza, essendo le uniche valide alternative stradali in esercizio rispetto alla viabilità ordinaria.
  Le opere strutturali del sistema viario Quadrilatero rispettano infatti le «Norme tecniche per le Costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005 e successive modificazioni e integrazioni ed hanno risposto con successo agli eventi sismici di cui sopra.
  La società Qmu precisa che, per quanto riguarda la tematica relativa all'impatto ambientale generato dalla realizzazione della Pedemontana delle Marche, così come per l'intero progetto Viario Quadrilatero, l'obiettivo principale è stato quello di un ottimale inserimento delle opere nei contesti paesaggistici interessati dal tracciato, limitandone per quanto possibile, l'impatto ambientale.
  Tale attenzione è stata positivamente accolta, sia dalle prime proposte progettuali del sistema viario Quadrilatero (2001) attraverso i pareri degli enti istituzionali coinvolti (Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, Ministero dei beni, attività culturali e turismo e le proprie strutture periferiche, regioni e province).
  A tal fine manufatti ed i tracciati sono stati adattati alla varietà topologica dell'ambito di inserimento, individuando soluzioni architettoniche ed ingegneristiche per preservare il paesaggio e l'ambiente, fornendo contemporaneamente all'utente Stradale l'apprezzamento visivo dei luoghi percorsi (interramenti delle sedi stradali, verde all'ingresso delle gallerie, opere di compensazione ambientale ed altro).
  La società Qmu riferisce, inoltre, che l'inserimento paesaggistico sarà costantemente verificato in corso d'opera, grazie al progetto di monitoraggio ambientale, che prevede una serie di
screening in sede di realizzazione, atti a constatare il risultato ed intervenire con eventuali ulteriori mitigazioni ove necessario. Il monitoraggio sopra citato è garantito anche dalle verifiche di ottemperanza di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare — Commissione Via-Vas).
  Tali misure sono parte integrante dei progetti stradali ottemperando alle prescrizioni e raccomandazioni del Cipe.
  La strada Pedemontana delle Marche, in particolare, ha avuto un lungo
iter approvativo, non ancora completato, che ha interessato tutte le amministrazioni e gli enti preposti, in osservanza del quadro normativo di riferimento. Si riporta di seguito il riepilogo, fornito dalla società Qmu, degli eventi più significativi di detto iter:

   il progetto preliminare della intera tratta della Pedemontana è stato predisposto dalla regione Marche e acquisito dalla società Qmu nel corso del 2003;

   nel dicembre 2003 la Qmu ha avviato le procedure di approvazione al Cipe e lo stesso comitato ha approvato la progettazione preliminare con la delibera Cipe n. 13 del 2004;

   nel corso del 2006, a seguito di gara comunitaria ad evidenza pubblica, la Qmu ha affidato al contraente generale il Completamento della progettazione e la realizzazione dell'intervento viario;

   nel corso del 2010 si sono avviate le procedure per l'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe;

   con la delibera n. 58 del 2012 il Cipe ha approvato e finanziato il progetto definitivo del 1° lotto funzionale della Pedemontana delle Marche, tratto Fabriano-Matelica nord e bretella di collegamento SS 77 – strada, provinciale (SP) 209 presso Muccia (MC);

   con successiva delibera n. 109 del 2015 il Cipe ha approvato e finanziato il progetto definitivo del 2° lotto funzionale della Pedemontana delle Marche, tratto Matelica nord-Castelraimondo nord;

   nel 2016, il Cipe, con delibera n. 64/2016, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana n. 109 del 12 maggio 2017, ha ridefinito l'intero progetto Quadrilatero ed il relativo quadro economico complessivo, confermando la Pedemontana delle Marche tra gli interventi prioritari necessari a garantire il completamento funzionale del sistema viario Quadrilatero e il quadro economico complessivo della stessa opera;

   nell'ambito della predetta delibera n. 64 del 2016, il comitato ha ritenuto di abbandonare lo strumento del Piano di area vasta (Pav), riallocando le risorse finanziarie ad esso precedentemente stanziate, per il completamento del sistema viario Qmu.

  Ad oggi, riferisce la società Qmu, è in corso di realizzazione il 1° lotto funzionale, con uno stato di avanzamento dei lavori pari a circa il 22 per cento nel pieno rispetto del cronoprogramma dei lavori, parte integrante della documentazione progettuale approvata dal Cipe.
  È inoltre in corso di approvazione il progetto esecutivo del 2° lotto funzionale, mentre è in via di completamento la procedura approvativa degli ultimi due lotti funzionali della Pedemontana delle Marche (3° e 4° lotto).
  In conclusione, l'attuazione delle procedure per la realizzazione di tale opera strategica di interesse nazionale ha portato al finanziamento di circa il 60 per cento della Pedemontana delle Marche, arteria di collegamento tra i due assi principali del sistema Quadrilatero, la SS 77 Foligno-Civitanova Marche e la SS 76 Perugia-Ancona, il primo in esercizio ed il secondo in avanzato stato di realizzazione (83 per cento).

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzione stradale

rete stradale

conseguenza economica