ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17311

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 833 del 13/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 13/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 13/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 13/07/2017
MINISTERO DELL'INTERNO 13/07/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17311
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Giovedì 13 luglio 2017, seduta n. 833

   SCOTTO e BOSSA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 9 luglio 2017 Ibrahim Manneh, un 24enne africano che viveva a Napoli, si è recato all'ospedale «Loreto Mare» di Napoli per farsi visitare a causa di forti dolori addominali che persistevano già dal giorno prima;
   dopo un paio d'ore, senza che fossero stati compiuti accertamenti specifici e dopo un'iniezione di un farmaco non meglio specificato, Ibrahim Manneh è stato rispedito a casa, dove restava in preda di forti dolori articolari e mostrando un ventre particolarmente gonfio;
   con il progressivo peggiorare delle condizioni dell'uomo, Ibrahim Manneh veniva perciò in serata condotto dal fratello e da un conoscente in una farmacia di piazza Garibaldi, dove il farmacista di turno, constatate le gravi condizioni dell'uomo, chiamava ripetutamente il 118 chiedendo l'intervento di un'ambulanza;
   tale ambulanza non è mai giunta;
   nonostante le condizioni chiaramente gravi di Ibrahim Manneh, che giaceva steso sul selciato, una pattuglia dei carabinieri presente sul posto si rifiutava di intervenire ed intimava agli uomini che cercavano soccorso di non avvicinarsi;
   l'unico tassista presente in piazza si rifiutava di portare l'uomo in ospedale senza autorizzazione delle forze dell'ordine, mentre un secondo farmacista suggeriva loro una serie di farmaci;
   riportato Ibrahim Manneh a casa, gli venivano somministrati i suddetti farmaci e l'uomo iniziava a vomitare sino a perdere conoscenza;
   venivano allora contattati i giovani militanti dell'ex Opg occupato «Je’ so Pazz’» di Napoli, che avevano assistito Ibrahim Manneh con il loro sportello legale;
   accorsi e constatate le condizioni sempre più gravi di Manneh, anche i giovani militanti dell'ex Opg occupato contattavano il 118, che però rifiutava l'invio di un'ambulanza ed indicava come referente la guardia medica;
   Ibrahim Manneh veniva dunque trasportato a braccia presso la guardia medica di piazza Nazionale, giacché nessuna ambulanza era disponibile per trasportarlo ed una seconda volante dei carabinieri si era rifiutata di fermarsi per verificare quanto stesse accadendo;
   solo a seguito di una segnalazione del medico presente presso la guardia medica un'ambulanza giungeva sul posto e riportava, verso le 02,30, l'uomo all'ospedale «Loreto Mare»;
   a quel punto Ibrahim Manneh veniva trasportato in sala operatoria e nulla più veniva comunicato ai suoi accompagnatori, che solo alle 11,00 del mattino seguente venivano informati del decesso del giovane africano, avvenuto molte ore prima e (a detta dei medici) prima di subire qualsiasi intervento operatorio a causa della perforazione dell'addome provocata da una peritonite;
   è del tutto evidente come, se fosse stato adeguatamente assistito nella mattinata del 9 luglio oppure nel corso della serata non appena i soccorsi erano stati chiamati, Ibrahim Manneh sarebbe stato con ogni probabilità operato tempestivamente e salvato;
   i fatti narrati sono stati denunciati alle autorità dal fratello di Ibrahim, Bakary Manneh, e dal suo conoscente Ceesay Kemo;
   quanto accaduto appare una gravissima violazione del diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute e di tutti i più basilari diritti civili di Ibrahim Manneh;
   sarebbe opportuno acquisire tutta la documentazione medica relativa al caso, tabulati e le utenze telefoniche relative alle chiamate effettuate per chiedere soccorso e le registrazioni audio delle telefonate intercorse con il 118 al fine di verificare eventuali responsabilità –:
   quali iniziative di competenza intendano assumere per contribuire a fare piena luce sulla vicenda e assicurare che vergognosi episodi del genere non si ripetano mai più sul territorio italiano. (4-17311)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

trasporto di malati

diritto alla salute