Legislatura: 17Seduta di annuncio: 833 del 13/07/2017
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 13/07/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/07/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/07/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/08/2017
CIRIELLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi la Corte di cassazione ha revocato la condanna a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa a Bruno Contrada, ex capo della squadra mobile di Palermo e poi alto dirigente dei servizi segreti;
Contrada era stato condannato in via definitiva nel 2007, sulla base delle testimonianze di alcuni pentiti, per aver favorito la mafia siciliana tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta;
la Corte di cassazione ha stabilito che la condanna che gli venne comminata è «ineseguibile e improduttiva di effetti penali»;
Bruno Contrada aveva terminato di scontare la sua pena nel 2012, dopo aver trascorso quattro anni in carcere e quattro ai domiciliari;
in seguito ad una sentenza della Corte europea, che aveva condannato l'Italia, la Corte di cassazione si è tornata ad esprimere, affermando implicitamente che Bruno Contrada non avrebbe dovuto essere processato;
due anni fa la Corte europea dei diritti dell'uomo condannò l'Italia a risarcire il poliziotto, nel frattempo sospeso anche dalla pensione, ritenendo che non dovesse essere né processato, né condannato perché all'epoca dei fatti a lui contestati il reato di concorso in associazione mafiosa non era «chiaro, né prevedibile»;
dal momento che Contrada ha scontato la pena, gli effetti della pronuncia si ripercuoteranno, ad esempio, sull'aspetto pensionistico;
si tratta, a parere dell'interrogante, di una vicenda assurda e ingiusta, soprattutto se si considera il lungo calvario già subito da un uomo che si è sempre definito «un servitore dello Stato» –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intenda adottare, per quanto di competenza, per implementare la normativa vigente in tema di errori giudiziari, con particolare riferimento a gravi casi come quello richiamato;
se il Governo intenda assumere le iniziative di competenza per assicurare una celere corresponsione a Bruno Contrada dell'assegno pensionistico. (4-17303)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):mafia
Corte europea dei diritti dell'uomo
errore giudiziario