Legislatura: 17Seduta di annuncio: 833 del 13/07/2017
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 13/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/07/2017 MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/07/2017 PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/07/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017 BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017
CONCLUSO IL 06/10/2017
CIVATI, BRIGNONE, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
a Sottomarina di Chioggia (Venezia), all'ingresso dello stabilimento balneare Playa Punta Canna, campeggiavano all'ingresso, scritte che inneggiavano al fascismo: «regole-ordine, pulizia, disciplina, stabilimento antidemocratico con regime, ecc.»;
grazie a un reportage di Repubblica – che ha mostrato come il gestore dello stabilimento si sia costruito un regno personale in cui la democrazia viene bandita e «vige solo il regime» – si è venuti a conoscenza di quanto verificatosi;
sul caso è intervenuta la digos per raccogliere materiale per una possibile segnalazione alla magistratura per apologia al fascismo, notificando al gestore dello stabilimento balneare il provvedimento del prefetto Carlo Boffi di Venezia, con l'ordine immediato di rimuovere tutti i simboli, le frasi, i cartelloni e quant'altro faccia riferimento al fascismo e l'assoluto divieto di diffondere con gli altoparlanti discorsi che esaltano la dottrina fascista;
i cartelli apposti lungo il percorso dello stabilimento che conduce alla spiaggia riportavano asserzioni riferite al pensiero, del gestore, come pannelli indicatori con vere e proprie minacce: «riservato ai clienti, altrimenti manganello sui denti», ritratti di Mussolini e citazioni del duce;
la stampa riporta che l'ufficio dello stabilimento è allestito con gadget del Ventennio, tariffari delle case di tolleranza e bustine di zucchero con l'effige di Mussolini;
il gestore si definisce «antidemocratico» ed esterna commenti come: «i tossici sono da sterminare, il 50 per cento della popolazione mondiale è gente di m... e io non li voglio qui» e altro;
è opportuno ricordare come gli inneggi al fascismo non siano così sporadici, infatti, il 25 aprile 2017, nell'ambito della commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò al cimitero di Cremona, e quella di Milano, non sono mancati casi di saluti fascisti in aperta e provocatoria violazione di quanto stabiliscono la Costituzione e la legge –:
se Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno effettuare, per quanto di competenza, le verifiche del caso, anche avviando un'interlocuzione con l'amministrazione comunale per l'eventuale adozione di iniziative coordinate in materia;
poiché la condotta del titolare dello stabilimento balneare Playa Punta Canna non è un caso isolato e può senza dubbio essere considerato un affronto alla democrazia nata dalla Resistenza, quali iniziative di competenza intenda assumere affinché casi come quello descritto in premessa non si verifichino più;
quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di monitorare il diffondersi di movimenti e luoghi di aggregazione ispirati a princìpi non compatibili con la Costituzione e le leggi. (4-17300)
Risposta. — L'interrogazione in esame fa riferimento al sopralluogo, effettuato nel luglio 2017 dal personale della DIGOS, presso il lido balneare Playa Punta Canna di Chioggia, in seguito alla pubblicazione di un reportage su di un quotidiano nazionale che denunciava la presenza presso quello stabilimento di immagini e scritte inneggianti al fascismo.
A tale riguardo, si comunica che l'intervento sul posto da parte della DIGOS ha, effettivamente, consentito di verificare la presenza di diversi cartelli, tra cui uno con la riproduzione di immagini di Benito Mussolini e altri con frasi del signor G.S., dipendente del citato lido, che invitavano gli ospiti all'ordine, alla pulizia e alla disciplina.
Ulteriori verifiche effettuate sulla rete Internet hanno permesso di individuare anche un video della spiaggia, che riproduceva la voce dello stesso G.S., mentre pronunciava frasi contro la democrazia.
Il 10 luglio, il prefetto di Venezia, acquisito il rapporto della questura ed informata l'autorità giudiziaria, ha adottato un'ordinanza, ai sensi dell'articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, con la quale è stata intimata al signor G.S. l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo, contenuto in cartelli, manifesti e scritte presenti all'interno dello stabilimento, con contestuale ordine di astenersi dall'ulteriore diffusione di messaggi contro la democrazia.
Nella stessa giornata del 10 luglio, il signor G.S. è stato sentito quale persona informata sui fatti dalla DIGOS e successivamente deferito in stato di libertà per il reato di apologia del fascismo, di cui all'articolo 4 della legge n. 645 del 1952.
La citata comunicazione di notizia di reato ha portato all'instaurazione di un procedimento penale e il pubblico ministero, titolare del fascicolo, ha delegato la DIGOS medesima ad effettuare ulteriori approfondimenti investigativi.
Il rapporto della questura e l'ordinanza del prefetto di Venezia sono stati trasmessi al sindaco di Chioggia per le valutazioni di competenza in ordine all'eventuale revoca della concessione demaniale del lido Playa Punta Canna, rilasciata alla società Summertime srl.
L'ente locale si è riservato ogni ulteriore provvedimento all'esito del procedimento penale in corso, segnalando che, dopo i fatti di luglio, sono stati eseguiti presso quel lido diversi sopralluoghi, effettuati da parte della polizia locale e del personale degli uffici amministrativi comunali; sopralluoghi nel corso dei quali non è stata riscontrata la presenza di alcun comportamento illecito, né di forme propagandistiche antidemocratiche o inneggianti al regime fascista.
Su un piano più generale, si ricorda che l'ordinamento giuridico prevede in materia alcuni fondamentali presidi di legalità, si fa riferimento innanzitutto alla legge n. 645 del 1952, la cosiddetta legge Scelba, relativa al divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e al decreto-legge n. 122 del 1993, convertito dalla legge n. 205 del 1993, la cosiddetta legge Mancino, che offre specifici strumenti per la prevenzione e il contrasto dell'antisemitismo, del razzismo e della xenofobia.
Gli istituti delineati da tali normative sono oggetto di rigorosa e puntuale applicazione da parte delle autorità provinciali di pubblica sicurezza e delle forze di polizia. In particolare, esse presentano la massima attenzione all'attività di prevenzione che si sviluppa in un costante monitoraggio e in una meticolosa raccolta informativa, al fine di cogliere ogni eventuale segnale di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica e di deviazione dalle regole del diritto e dalla pacifica convivenza.
D'altra parte, le forze di polizia segnalano, sempre e puntualmente, all'autorità giudiziaria tutte le iniziative poste in essere da comportamenti di associazioni di ispirazione estremista, qualunque ne sia l'orientamento, per le quali possono ritenersi sussistenti ipotesi di reato.
Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):fascismo
popolazione mondiale
infrastruttura turistica