ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17287

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17287
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   FRACCARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nel memoriale conclusionale del giudizio di parificazione sul rendiconto generale esercizio 2016 della provincia autonoma di Trento, il vice-procuratore regionale Giuseppe Teti, rappresentante il pubblico ministero presso la Corte dei conti del Trentino-Alto Adige, ha chiesto: «la non parificazione del risultato di amministrazione emergente dall'esercizio 2016 perché illegittimamente — in violazione del giudicato – imputato a riaccertamento straordinario piuttosto che a cancellazione di residui attivi per insussistenza del credito. Pertanto, in difetto delle ragioni del credito impropriamente accertato nel 2015, ammontante a complessivi euro 417.132.952 euro circa, mantenendo nonostante la mancata parifica delle corrispondenti fonti di entrata (decisione n. 3/2016), si impone di rettificare il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015, dando evidenza del disavanzo effettivo a detta data, da applicarsi al bilancio di previsione 2016-2018, e adottando le conseguenti misure idonee a garantire la sua copertura nel termine ordinario triennale; b) per effetto, la non parificazione del conto consuntivo per il 2016 nella parte in cui non garantisce il mantenimento degli equilibri generali del bilancio, per impropria ed errata imputazione all'esercizio di una minore quota parte del disavanzo complessivo rispetto a quello di competenza; c) la non parificazione del conto consuntivo 2016 nella parte in cui ha preteso di coprire il disavanzo mediante il realizzo dei medesimi crediti ritenuti non sussistenti per difetto del titolo giuridico»;
   il richiamo del vice-procuratore ha messo in luce una criticità dal rilevante importo finanziario che, sebbene il presidente della provincia abbia deciso di minimizzare (Provincia, schiaffo ai giudici — Bilancio, ignorato il richiamo della Corte dei conti di L.P. – L'Adige 7 luglio 2017), potrebbe pesare sul futuro bilancio della provincia autonoma di Trento in ragione del fatto che alcuni crediti vantati nei confronti dei comuni per somme anticipate per abbattere mutui dei comuni stessi e delle partecipate sono stati considerati una posta attiva e utilizzati in quanto tali per il pareggio del bilancio quando invece avrebbero dovuto essere rappresentati nella voce dei residui attivi insussistenti;
   dubbi sulla regolarità delle procedure contabili della provincia sono stati recentemente sollevati anche dall'economista e docente universitario Stefano Zambelli, il quale ha denunciato pubblicamente le opacità sulle modalità di accumulo del debito di 223.453.537 euro della provincia nei confronti dell'università degli studi di Trento e sul calcolo dei costi relativo piano di rientro;
   a giudizio dell'interrogante, i rilievi sulla parificazione del bilancio e i risvolti del dibattito pubblico sul debito della provincia nei confronti dell'università determinano l'urgente necessità di arricchire la conoscenza sul contesto e sulle modalità di gestione della finanza pubblica nella provincia autonoma di Trento e di rendere pubblici i resoconti e le analisi a disposizione del Governo a tal riguardo;
   l'azione svolta dai servizi ispettivi di finanza pubblica rappresenta uno degli ambiti di attività della Ragioneria Generale dello Stato finalizzati il controllo ed alla conoscenza delle dinamiche che attraversano il complesso ed eterogeneo mondo delle autonomie e le finalità dell'attività ispettiva vengono espletate attraverso verifiche amministrativo-contabili e segnalazioni agli organi giurisdizionali e consistono nel ricondurre ad economicità e legittimità le gestioni pubbliche, nel verificare la regolare produzione dei servizi e nel suggerire i provvedimenti dai quali possono derivare economie nella gestione del bilancio –:
   se, dal 2015 ad oggi, i servizi ispettivi di finanza pubblica della ragioneria generale dello Stato abbiano svolto verifiche sulla gestione finanziaria della provincia autonoma di Trento, con particolare riferimento all'eventuale scostamento dagli obiettivi di finanza pubblica, ovvero se intenda assumere iniziative in tal senso, per quanto di competenza, in relazione alla situazione attuale, rendendone pubbliche le relative risultanze. (4-17287)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-17287
presentata da
FRACCARO Riccardo

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, concernente alcune problematiche riscontrate nella gestione finanziaria della provincia autonoma di Trento e rilevate dalla Corte dei conti in sede di giudizio di parificazione sul rendiconto dell'esercizio finanziario 2016.
  Si chiede, in particolare, se si intenda promuovere una verifica amministrativo-contabile da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica al fine di verificare eventuali scostamenti dagli obiettivi di finanza pubblica da parte della provincia autonoma di Trento.
  Al riguardo si evidenzia che l'art. 14, comma 1, lettera
d), della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (legge di contabilità e finanza pubblica), prevede che il Ministero dell'economia e delle finanze – dipartimento della ragioneria generale dello Stato possa «effettuare, tramite i servizi ispettivi di finanza pubblica, verifiche sulla regolarità della gestione amministrativo-contabile delle amministrazioni pubbliche, ad eccezione delle regioni e della province autonome di Trento e di Bolzano».
  L'esclusione delle autonomie territoriali dall'attività di controllo dei servizi ispettivi di finanza pubblica è stata confermata anche dalla Corte Costituzionale con le sentenze n. 182 del 1997 e n. 228 del 1993.
  Pertanto, la richiesta di attivare una verifica amministrativo contabile presso la provincia autonoma di Trento non può trovare accoglimento per le motivazioni sopra esposte.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze: Pier Paolo Baretta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

economia pubblica

controllo delle conoscenze

finanze pubbliche