ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17281

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
PINNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17281
presentato da
ROMANINI Giuseppe
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   ROMANINI, BARUFFI, PATRIZIA MAESTRI, SENALDI, GNECCHI, MALISANI, MONTRONI, CAPONE, AMATO, VENITTELLI, TERROSI, ROCCHI, COMINELLI, PINNA, MORETTO, PRINA e COVA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 35 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, «codice dei beni culturali e del paesaggio», ha riconosciuto al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la facoltà di concorrere alla spesa sostenuta dal proprietario, possessore o detentore di un bene culturale per l'esecuzione di interventi conservativi o di restauro per un ammontare non superiore alla metà della stessa. Se gli interventi sono di particolare rilevanza o riguardano beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può concorrere alla spesa fino al suo intero ammontare;
   la finalità della norma è quella di sostenere in special modo i proprietari di immobili di particolare pregio culturale e per tale ragione assoggettati a normative specifiche la cui applicazione, garanzia di tutela del patrimonio artistico e storico-testimoniale del nostro Paese, si rivela spesso particolarmente onerosa, benché la conservazione di questi beni sia di evidente interesse pubblico;
   il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ha disposto (all'articolo 1, comma 26-ter) che «a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e fino al 31 dicembre 2015 è sospesa la concessione dei contributi di cui agli articoli 35 e 37 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni»;
   la legge 24 dicembre 2012, n. 228, «legge di stabilità 2013» (all'articolo 1, comma 77) ha modificato la norma sopraccitata prorogando la sospensione della concessione dei contributi fino al pagamento dei contributi già concessi alla data di entrata in vigore del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 e non ancora erogati ai beneficiari;
   la modifica introdotta con la legge di stabilità 2013 ha consentito al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di riprendere l'erogazione dei contributi ex articolo 35 del decreto legislativo n. 42 del 2004 anche se la consistente mole di arretrato non ha consentito al Ministero di prendere in considerazione ulteriori istanze e nemmeno, ad oggi, di liquidare tutte quelle perfezionate nel 2012;
   con decreto ministeriale n. 95 del 27 febbraio 2017 il Ministero ha disposto l'approvazione del programma degli interventi finanziati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, per un importo complessivo di 10.167.301 euro. La gran parte degli stanziamenti riguarda, tuttavia, lavori collaudati nel corso del biennio 2008-2009 evidenziando, quindi, un estremo ritardo tra l'esecuzione degli interventi e l'erogazione del contributo;
   a mero titolo esemplificativo si cita il caso delle province di Parma e Piacenza per le quali lo stock di contributi ancora da erogare sfiora i 3 milioni di euro, con grave pregiudizio per un'attività essenziale a supporto della conservazione dei beni culturali che, se svolta per tempo, assolverebbe anche alla funzione di volano per le economie locali –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione sopradescritta e se non intenda farsi promotore di uno stanziamento straordinario che consenta di evadere le richieste di contributo ex articoli 31, 35 e 36 del decreto legislativo n. 42 del 2004 giacenti, riattivando al contempo le procedure per la presentazione, da parte del possessore o del detentore, della richiesta di compartecipazione economica alle spese di restauro o conservazione del bene culturale di cui è custode. (4-17281)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-17281
presentata da
ROMANINI Giuseppe

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante chiede notizie riguardo alle iniziative che il Ministero intende assumere per accelerare le procedure di erogazione delle somme spettanti ai soggetti ammessi ai benefici contributivi di cui agli articoli 31, 35 e 36 del Codice dei beni culturali.
  Come ricordato nella stessa interrogazione, il decreto-legge n. 95 del 2012 (convertito in legge dall'articolo 1, comma 1, legge 7 agosto 2012, n. 135, e successive modificazioni ha previsto la sospensione dei contributi di cui trattasi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del suddetto decreto e fino al pagamento dei contributi già concessi alla medesima data e non ancora erogati ai beneficiari.
  Pertanto, a partire dal 15 agosto 2012, non è stato più possibile rilasciare «dichiarazioni di ammissibilità» ai contributi di cui sopra da parte degli uffici competenti, neanche in relazione ad istanze pervenute in data antecedente al 15 agosto 2012 e gli eventuali provvedimenti adottati a partire dalla suddetta data devono ritenersi nulli.
  Con la recente manovra finanziaria, però, questo Ministero è riuscito a superare l’
impasse determinatesi nel 2012.
  Infatti, con la legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 sono stati stanziati ben 150 milioni di euro per il triennio 2018-2020, che si vanno a sommare ai circa 10 milioni di euro per ogni annualità già presenti sul relativo capitolo 7441, per un totale nel triennio considerato superiore a 180 milioni di euro che serviranno ad estinguere il debito originario pregresso, pari alla data del 31 dicembre 2015 per tutti gli interventi collaudati e da collaudare a circa 170 milioni di euro.
  Inoltre, l'articolo 1, comma 314, della stessa legge 27 dicembre 2017, n. 205 - legge bilancio 2018 - ha disposto l'abrogazione, a decorrere dal 1o gennaio 2019 dell'articolo 1, comma 26-ter, del decreto-legge n. 95 del 2012, che aveva sospeso l'erogazione dei contributi ed ha previsto che a decorrere dalla stessa data i contributi in oggetto siano concessi nel limite massimo di 10 milioni di euro per l'anno 2019 e di 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020.
  Con l'intervento in questione, è stata, dunque, doverosamente risolta la problematica relativa all'erogazione dei contributi sospesi a seguito del decreto «spending review» ed è stato al contempo previsto un rilevante stanziamento per il futuro, che consentirà di ridare impulso agli interventi di restauro e conservazione su beni culturali ad iniziativa dei proprietari e così contribuire alla conservazione e valorizzazione dell'eccezionale patrimonio culturale italiano.

Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo: Antimo Cesaro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

bene culturale

cofinanziamento