ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17278

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 12/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17278
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   PELLEGRINO, GIANCARLO GIORDANO, MARCON, PLACIDO, PALAZZOTTO, FASSINA, GREGORI, PANNARALE e COSTANTINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   gli incendi stanno aggredendo come mai prima l'intero territorio italiano in particolare in Campania, Lazio, Puglia e Sicilia, bruciando migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea, mettendo in grave situazione di rischio persone e attività commerciali e turistiche;
   tale situazione disastrosa è dovuta, in particolare a quattro questioni fondamentali:
    a) lo smembramento del Corpo forestale italiano (ora nei carabinieri), l'impoverimento di risorse umane ed economiche destinate a questo settore, il passaggio di competenze alla protezione civile che ha di fatto derubricato, la questione degli incendi alla gestione dell'emergenza, l'atteggiamento della politica nazionale e regionale, attività essenziali e strategiche di prevenzione;
    b) i cambiamenti climatici in atto hanno cambiato e cambieranno il clima in particolare nel sud Italia verso il semidesertico, tipico dell'Africa mediterranea. I primi segnali sono visibili con la straordinaria siccità che sta colpendo l'Italia, oltre che con le sempre più frequenti ondate di caldo torrido, e questo ha una diretta conseguenza sugli incendi che probabilmente diventeranno sempre più frequenti e violenti;
    c) la legge quadro in materia di prevenzione e contrasto agli incendi, legge 21 novembre 2000, n. 353, obbliga, tra l'altro, i comuni a censire annualmente i terreni percorsi dal fuoco attraverso un apposito catasto, in modo da applicare con esattezza i vincoli del caso, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d'uso dell'area per 15 anni, all'impossibilità di realizzare edifici ed esercitare la caccia o la pastorizia, per un periodo di dieci anni. Senza questo strumento indispensabile, che serve a reprimere usi impropri e illegittimi, chiunque abbia il minimo interesse, non può esercitarlo; si interromperebbe così questo criminale metodo di «pulizia» di terreni in vario modo oggetto di attenzioni. Ad oggi, per quanto di conoscenza degli interroganti, la normativa citata è come tante leggi o inapplicata o insufficientemente applicata dai comuni;
    d) l'insufficienza della dotazione di aeromobili antincendio;
   attuare integralmente quanto previsto dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, sarebbe un ottimo strumento contro gli incendi dolosi che rappresentano ad oggi quasi la totalità delle cause scatenanti;
   è necessario intervenire in materia di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi con interventi immediati ed efficaci –:
   quale sia lo stato di attuazione delle disposizioni e delle attività previste dalla legge quadro 21 novembre 2000, n. 353;
   quali iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, a sostegno di una efficace azione continuativa di prevenzione degli incendi, in particolare attraverso la pulizia dei boschi e delle aree sia cittadine che rurali a rischio;
   quali iniziative di competenza intendano avviare, di concerto con regioni e comuni, al fine di una sempre migliore formazione nel settore e di una maggiore efficacia degli interventi, tenuto conto della crescente gravità degli incendi boschivi, anche in considerazione dei cambiamenti climatici;
   se non ritengano necessario assumere iniziative per affrontare la questione strutturale delle carenze di organico nei soggetti istituzionali che devono attuare gli interventi di prevenzione e di contrasto degli incendi, in particolare le comunità montane e il corpo dei vigili del fuoco, prevedendo stanziamenti congrui finalizzati a nuove assunzioni;
   se non ritengano necessario assumere iniziative per dotare il personale addetto al controllo di aree boschive e di pregio nei parchi nazionali, regionali e comunali di moderni mezzi quali strumenti di video sorveglianza o droni in grado di consentire una maggiore efficacia nei controlli delle citate aree;
   se non ritengano necessario assumere iniziative per aumentare la dotazione degli aerei antincendio, anche attraverso la riduzione degli impegni finanziari per l'acquisto degli F35. (4-17278)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

terreno boschivo

cambiamento climatico