ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 820 del 26/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 26/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/06/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/06/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17064
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Lunedì 26 giugno 2017, seduta n. 820

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   è notizia di questi giorni che i piani di ricostruzione post sisma, che aveva colpito le regioni del centro Italia, vanno molto a rilento a causa del materiale ancora giacente e non rimosso;
   a quasi un anno del primo terremoto, secondo una stima approssimativa per difetto, ci sono 2,3 milioni di tonnellate di macerie da rimuovere e, ad oggi, solo l'otto per cento del materiale è stato rimosso;
   nel Lazio sono state rimosse 98 mila su un milione di macerie, in Umbria 3.700 su 100 mila, in Abruzzo 10 mila su 100 mila e in particolare nelle Marche, dove i lavori di rimozione sono partiti soltanto ad aprile, ad oggi sono state raccolte 65 mila tonnellate su un milione (il 6,5 per cento del totale);
   il decreto-legge n. 189 del 17 ottobre 2016, recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016» è stato già modificato tre volte e i sindaci sono costretti a rispettare le oltre 30 ordinanze del Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani;
   i comuni rientranti nel cratere sono circa 131, ma nessuna amministrazione ha ancora avviato la fase della ricostruzione e tanto meno vi è stato modo di insediare tutte le case di legno necessarie ad ospitare in una prima fase le famiglie terremotate, tenendo conto che l'inverno è ormai prossimo;
   le case in legno consegnate, ad oggi, sono circa l'otto per cento delle richieste effettuati dai comuni, probabilmente ciò è dovuto alla farraginosa procedura a cui le amministrazioni devono sottoporsi: individuazione del numero necessario di case di emergenza e di posizionamento, valutazione della Protezione Civile, del genio civile regionale, esproprio, incarico dei lavori, autorizzazione del comune alla società incaricata ai lavori, vaglio della regione di riferimento, che a sua volta dà l'incarico per la progettazione, passaggio all'Erap (Ente per l'abitazione pubblica) e gara di appalto, avvio di ben undici passaggi burocratici prima di ottenere l'autorizzazione all'insediamento delle case di legno;
   moltissime famiglie non hanno ancora una casa in cui vivere, centinaia di attività e imprese agricole non hanno ancora modo di ripartire, in attesa che le amministrazioni adempiano alle procedure avviate, che se snellite, consentirebbero una ripresa dei territori e delle attività economiche e agricole –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;
   considerata la notevole burocrazia di cui in premessa e visti i ritardi accumulati nei mesi dai comuni per adempiere alle suddette procedure, quali siano le iniziative, anche normative, che s'intendano mettere in campo al fine di snellire le procedure e consentire ai sindaci di velocizzare l’iter che consenta ai terremotati di poter vivere sul loro territorio;
   in particolare, quali iniziative si intendano assumere per evitare che i genitori di studenti delle zone terremotate non siano obbligati anche il prossimo anno scolastico a iscriverli in scuole diverse e probabilmente lontano dai luoghi in cui vivono;
   quali siano le iniziative che s'intendono assumere affinché i paesi colpiti dal sisma, spesso colmi di storia e tradizione, non diventino paesi fantasma e in che modo si intenda aiutare le popolazioni locali a riprendere la fruizione del loro territorio;
   in particolare, quali siano le iniziative che si intendano assumere riguardo al conferimento nei siti di stoccaggio delle macerie ancora giacenti sui luoghi colpiti dal sisma e se non si ritenga utile assumere iniziative normative per modificare la definizione di tipologia di rifiuto, oggi equiparata ai soli «rifiuti urbani non pericolosi», in modo da individuare più siti possibili per il conferimento dei materiali stessi e per snellire le procedure ancora alla Fase I, visto che con questo ritmo di rimozione dei materiali, viene stimato un tempo per il loro smaltimento non inferiore a un anno. (4-17064)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

comune

espropriazione