ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16899

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16899
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   PETRAROLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane, con alcuni provvedimenti del 1o luglio 2015 disponeva la chiusura, a partire dal 7 settembre 2015, degli uffici postali situati in diversi comuni italiani, per ragioni di disequilibrio economico, sempre del 1o luglio 2015 e per motivi di disequilibrio economico, aveva rimodulato l'orario di apertura al pubblico di alcuni uffici, riducendolo. I provvedimenti di chiusura e di modifica dell'orario venivano impugnati per violazione di legge ed eccesso di potere sotto svariati profili;
   secondo la sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI del 10 maggio 2017 n. 2140), che annulla gli atti impugnati di chiusura – e di riduzione dell'orario di apertura al pubblico – adottati da Poste italiane, il servizio postale universale deve essere garantito e l'equilibrio economico non può essere elevato a parametro esclusivo per decidere la chiusura o variazione d'orario di apertura degli uffici postali; inoltre, il confronto preliminare con gli enti locali interessati dalle proposte di razionalizzazione della rete degli uffici postali non solo deve essere effettivo, ma anche considerato come obbligatorio da parte di Poste italiane;
   il piano di riorganizzazione di Poste italiane ha determinato la chiusura di decine di sportelli presenti in Lombardia, soprattutto nelle zone periferiche e di provincia, creando disagi soprattutto alle fasce più deboli della popolazione;
   considerevole, inoltre, è il numero di edifici utilizzati da Poste italiane che sono costituiti da prefabbricati in amianto. Da un articolo di stampa pubblicato sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno in data 16 marzo 2013 dal titolo «Gli Uffici postali imbottiti di amianto», i responsabili dei sindacati Ugl Poste e Confsal della Puglia spiegano che gli edifici incriminati sono quelli realizzati da Italposte spa del gruppo IRI, società nata il 18 dicembre 1974 come concessionario dello Stato per i programmi di edilizia postale del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni, sviluppando per conto di esso un programma per la costruzione non solo di uffici postali ma anche di centri-operativi e, Centri di meccanizzazione postale;
   ad oggi risultano scarsi gli interventi di bonifica predisposti da Poste italiane;
   Poste italiane, infine, benché sollecitate ad intervenire per affrontare e risolvere la questione riguardante la disattivazione degli sportelli bancomat presenti in Provincia di Taranto, nelle ore pomeridiane e serali, oltre che nei giorni festivi, continuano ad essere sorde alle richieste, incuranti dei disagi che crea ai cittadini e in particolar modo ai pensionati. Da un articolo apparso sul quotidiano online www.tarantobuonasera.it del 15 marzo 2017 avente il seguente titolo «Poste, sportelli Atm chiusi la sera e nei festivi, la rabbia dei pensionali», si apprende che tale chiusura è dovuta a causa di alcune rapine avvenute presso alcuni sportelli Atm –:
   se il Governo intenda assumere iniziative, per quanto di competenza e in conformità alla decisione del Consiglio di Stato sez. VI del 10 maggio 2017, n. 2140, per la riapertura degli uffici postali della Lombardia interessati dai provvedimenti di chiusura del 2015;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda avviare nei confronti di Poste italiane per la riapertura degli sportelli postamat della provincia di Taranto nelle ore pomeridiane e serali, oltre che nei giorni festivi;
   quanti edifici postali costituiti da prefabbricati in amianto restano ancora da bonificare nel territorio italiano e se sia stato predisposto un cronoprogramma di interventi, con particolare riferimento agli edifici situati in Lombardia e Puglia.
(4-16899)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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