ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16898

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16898
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Design Manufacturing spa, nota come Dema, è un'azienda innovativa attiva nel settore aerospaziale dal 1993. Si dedica alla progettazione, all'industrializzazione e all'assemblaggio di strutture aeronautiche complesse. I suoi stabilimenti produttivi e gli uffici di ingegneria sono a Somma Vesuviana (Napoli), Paolisi (Benevento) e Brindisi, mentre lo stabilimento Dema Aeronautics di Montréal (Canada) è dedicato alla progettazione. Nel 2016 il gruppo ha registrato un fatturato di circa 40 milioni di euro e un organico di circa 800 dipendenti con un indotto di 200 lavoratori;
   da alcuni anni si protrae la crisi e, nel febbraio 2016, è stata portata all'attenzione del Ministero dello sviluppo economico;
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, il fondo di investimento inglese Bybrook Capital LLC e Morgan Stanley avrebbero mostrato interesse a rilevare l'80 per cento del capitale di Dema al costo di 45 milioni di euro, ma a condizione che prima venga approvato da tutti i creditori il piano di ristrutturazione del debito che oggi ammonta a circa 100 milioni di euro;
   da questo punto di vista, secondo quanto riportato dalla stampa, un cammino complesso è stato fatto: sono state svolte le prime verifiche e due diligence e i potenziali investitori hanno confermato l'interesse all'ingresso nel capitale di Dema mediante un processo di ristrutturazione, nel quale sono stati coinvolti tutti gli stakeholder aziendali (soci, clienti, fornitori, creditori finanziari, fisco ed Inps), oltre a studi legali ed advisor (quali EY, Delfino Wilkie) e due asseveratori. Il percorso è stato svolto applicando la norma della legge fallimentare che consente di negoziare il debito, mettendo al riparo la società da azioni che possano compromettere la continuità aziendale (l'articolo 182-bis del Regio decreto n. 267 del 1942). Secondo fonti sindacali e Dema stessa, tale percorso è ormai in dirittura di arrivo con banche, enti e società che rappresentano il 91 per cento circa dell'esposizione debitoria totale;
   il piano, in sintesi, secondo quanto riportato dalla stampa, prevede dilazioni varie e stralci (in media del 40 per cento) di ciascuna voce di debito (22 milioni di euro verso le banche, 15 milioni verso Agenzia delle entrate, altrettanti verso Inps e 38 milioni nei confronti di fornitori e società del gruppo). Per quanto riguarda il debito verso il ceto bancario (composto da Unicredit, Intesa, Mps, Bpm, Bnl, Bper), l'accordo è stato definito in una lettera preliminare all'intesa definitiva, mentre non è stata fornita alcuna risposta da Agenzia delle entrate e dall'Inps. Questi accordi si sarebbero dovuti concludere entro il 22 maggio 2017, ma ciò non è avvenuto;
   sempre secondo quanto riportato dalla stampa, la società debitrice ha depositato una istanza alla magistratura per chiedere una proroga del termine per il deposito degli accordi e, allo stesso tempo, ha chiesto l'autorizzazione, con il favore dei creditori, ad utilizzare nella produzione un finanziamento «ponte» offerto dal fondo Bybrook. Il Fondo inglese infatti è disposto ad anticipare la somma necessaria a Dema per mantenere gli impegni assunti con i propri clienti: Leonardo, Bombardier, Pratt&Whitney Canada, e altri. Tuttavia, in assenza di una tempestiva immissione di denaro, la società campana non potrebbe onorare gli impegni e le commesse andrebbero perse;
   è di tutta evidenza l'importanza che l'Agenzia delle entrate e l'Inps diano una risposta, indispensabile per il buon esito della vicenda utile ad evitare il fallimento e quindi a tutelare i livelli occupazionali –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto evidenziato in premessa e se non ritengano, per quanto di competenza, di attivarsi affinché l'Agenzia delle entrate e l'Inps rispondano alla proposta di accordo. (4-16898)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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