ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16819

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 808 del 01/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 01/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16819
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Giovedì 1 giugno 2017, seduta n. 808

   DURANTI, PIRAS, CARLO GALLI, SANNICANDRO, NICCHI, RICCIATTI, MURER, BOSSA e MELILLA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a quanto si apprende da una inchiesta pubblicata sul sito on-line de « L'Espresso» in data 30 maggio 2017, gli alleati iracheni procederebbero da tempo con torture nei confronti dei civili sospettati di aver avuto rapporti con gli jihadisti. Persone picchiate e seviziate nella «casa delle torture» dell'Erd (Iraq's Emergency Response Division) da soldati addestrati da americani ed italiani;
   nello specifico il reportage è stato possibile grazie alle testimonianze – sia degli scritti che delle istantanee – del fotografo e giornalista iracheno Ali Arkady, che per diverso tempo ha avuto il compito di seguire il lavoro dei soldati e che adesso è costretto a vivere in luogo segreto. Grazie al suo lavoro sono venute alla luce diverse storie. Ad esempio, quella di Medhi Mahmoud Mahmud e del figlio Ahmad, bloccati dalla task-force anti-terrorismo ERD mentre erano in cammino verso i territori liberati dopo l'offensiva del 23 novembre 2016, accusati di essere fiancheggiatori e torturati per oltre un'ora. Rilasciati, ripresi dopo due settimane ed uccisi insieme ad altri detenuti vicino al villaggio i Qabr al-Abd a sud di Mosul;
   per tutta una notte, inoltre, il fotografo ha assistito alle torture sui corpi di due fratelli, Leith e Ahmed Abdullah Hassan, consegnati alle forze speciali dopo essere stati sorpresi nell'area di Gogjali. Nonostante le testimonianze favorevoli di vicini e parenti, che dichiaravano come loro fossero assolutamente lontani dalla dottrina fondamentalista, i due sono stati torturati – a Leith hanno messo le dita negli occhi e premuto con forza fin quasi a cavarli dalle orbite, mentre ad Ahmed hanno puntato un coltello lungo la schiena e lo hanno fatto scorrere lentamente per fargli provare i brividi della fredda lama che penetra nelle carni – e poi uccisi;
   nelle sue testimonianze il fotografo riporta anche di colloqui con i seviziatori, che fra le altre cose hanno confermato di essere stati addestrati da americani e anche da italiani;
   il contingente italiano, solo per il 2017, prevede l'impiego di 1497 militari e l'impiego di 300 milioni di euro, nell'ambito « Coalition of the Willing», la «coalizione dei volenterosi» (una coalizione di Paesi sotto la guida degli Stati Uniti) che ha tra gli obiettivi la lotta contro Daesh –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non intenda attivarsi immediatamente, in sede internazionale, sia per appurare le responsabilità delle forze irachene che per impedire il reiterarsi di azioni – come quelle sopra esposte – lesive dei diritti umani. (4-16819)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

tortura

delitto contro la persona