ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16806

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 808 del 01/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 01/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
LEVA DANILO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
ROSTAN MICHELA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
FONTANELLI PAOLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16806
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 1 giugno 2017, seduta n. 808

   RICCIATTI, SANNICANDRO, LEVA, ROSTAN, NICCHI, SCOTTO, FONTANELLI, PIRAS, QUARANTA, DURANTI, MARTELLI, MELILLA, KRONBICHLER e FERRARA. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   in data 28 maggio 2017 la casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi è stata interessata da una azione di rivolta nel terzo braccio, ad opera di cinque detenuti di origine nord africana;
   secondo il sindacato di polizia Sappe si tratterebbe di soggetti «fondamentalisti musulmani simpatizzanti della Jihad»;
   i detenuti in questione avrebbero organizzato una vera e propria rivolta, scatenata – a quanto si apprende da fonti di stampa – dalla distribuzione di un quantitativo di olio per i pasti insufficiente alle esigenze degli stessi detenuti nel periodo del Ramadan. Le proteste sono sfociate in minacce gravi agli agenti di polizia penitenziaria e, successivamente, in tentativi di appiccare un incendio all'interno della sezione, bruciando coperte e lanciando rudimentali ordigni costituiti dalle bombolette per i fornelli, nella disponibilità dei detenuti all'interno delle singole celle;
   la prontezza e la professionalità del personale di polizia penitenziaria intervenuto hanno scongiurato un epilogo che poteva avere effetti molto più gravi;
   nonostante la professionalità del personale, l'evento richiamato mette in luce rilevanti criticità nella gestione di particolari tipologie di detenuti;
   la situazione delle carceri – caratterizzata da strutture spesso fatiscenti, sovraffollamento carcerario, piante organiche del personale insufficienti, carenza di politiche rieducative – oltre a non consentire adeguati percorsi rieducativi e mettere a repentaglio la stessa sicurezza del personale impiegato, rischia di essere terreno fertile per il fenomeno della «radicalizzazione» di alcune tipologie di detenuti;
   tali rischi sarebbero inoltre aggravati dalla condizione di fragilità psicologica che molti detenuti vivono, sia per la oggettiva durezza della condizione carceraria, sia per l'assenza di politiche di integrazione tra le diverse etnie che compongono la popolazione detenuta;
   ad avviso degli interroganti, oltre a rinforzare le piante organiche, sarebbe opportuno potenziare piani di formazione adeguati per il personale di polizia penitenziaria, al fine di far fronte a situazioni come quella descritta, preparando in particolare ai rischi della cosiddetta «radicalizzazione» della popolazione carceraria di fede islamica e potenziando allo stesso tempo le politiche di integrazione;
   le stesse organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria hanno più volte rappresentato questa esigenza, al fine di contrastare adeguatamente il rischio di «reclutamento», di soggetti detenuti, alla causa della Jihad –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno promuovere un accertamento in relazione ai fatti illustrati in premessa;
   se non intenda assumere iniziative volte a potenziare la formazione professionale del personale di polizia penitenziaria a contatto con soggetti a rischio di «radicalizzazione», per ridurre tali rischi e per favorire una maggiore integrazione della popolazione carceraria;
   quali iniziative intenda adottare al fine di garantire piante organiche per il personale di polizia penitenziaria adeguate alle necessità di sicurezza e alle finalità rieducative. (4-16806)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

detenuto

integralismo religioso