ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 801 del 22/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 22/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16674
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Lunedì 22 maggio 2017, seduta n. 801

   RAMPELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la giunta comunale di Napoli, con delibera del 1o giugno 2016, n. 446, ha deciso di mettere a disposizione di non meglio precisati soggetti alcuni immobili appartenenti al demanio comunale, tra i quali l'ex convento delle Teresiane, l'ex Lido Pola, Villa Medusa, l'ex monastero di Sant'Efremo, l'ex convento delle Cappuccinelle, già sede del carcere minorile Filangieri, l'ex conservatorio di Santa Maria della Fede e la ex scuola Schipa;
   la messa a disposizione degli immobili è prevista, come si legge nella delibera, «con il sistema dell'autoregolamentazione dell'accesso, della programmazione delle attività e del funzionamento messi a punto dalla relative comunità civiche», in «assenza di un regolamento d'uso civico»;
   secondo la giunta la motivazione dei provvedimenti consiste nella fruizione collettiva e civica dei beni patrimoniali dell'ente locale, ma, in realtà, attraverso il meccanismo della concessione a privati, secondo l'interrogante, le proclamate finalità collettive, verrebbero vanificate;
   concedendo i propri beni patrimoniali a soggetti che li detengono per i loro scopi privati, infatti, perfino precludendone l'accesso generalizzato alla cittadinanza, si impedirebbe, per l'interrogante, la fruizione pubblica degli stessi;
   tradizionalmente, l'utilità pubblica cui sono destinati i beni pubblici può essere perseguita mediante distinte modalità: un uso esclusivo da parte della stessa pubblica amministrazione, un uso generale da parte di qualsiasi soggetto pubblico o privato, ovvero un uso particolare da parte di soggetti pubblici o privati;
   con la delibera n. 446 del 2016 si viene a configurare una concessione di valorizzazione, uno strumento di partenariato pubblico-privato che consente di sviluppare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico attraverso il riconoscimento in favore di operatori privati del diritto di utilizzare gli immobili per un periodo determinato di tempo, a fronte della loro riqualificazione, riconversione funzionale e manutenzione, ordinaria e straordinaria;
   di conseguenza, i soggetti beneficiari ai sensi della delibera n. 446 del 2016 avrebbero dovuto presentare un piano di investimento per la riqualificazione ed, eventualmente, la riconversione funzionale, ma ciò, a quanto consta all'interrogante, non è avvenuto finora;
   la delibera citata, per di più, non fa alcun riferimento alle modalità attraverso le quali avverrà la concessione dei cosiddetti «beni comuni» ai soggetti utilizzatori;
   inoltre, occorre rilevare che i costi di gestione di detti immobili, in assenza di esplicito accordo, benché gli stessi siano concessi a privati, dovrebbero rimanere a carico del bilancio comunale;
   alcuni degli immobili oggetto della citata delibera del comune di Napoli presentano un rilevante valore storico e architettonico e dovrebbero essere oggetto di peculiare attenzione da parte della competente soprintendenza –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare beni di notevole valore culturale come quelli sopra indicati, evitando che se ne comprometta la conservazione e la piena fruizione pubblica. (4-16674)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partenariato pubblico-privato

istituzione religiosa

privazione di diritti