ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 795 del 12/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 12/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/05/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/05/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/05/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/05/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/05/2017
Stato iter:
17/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/07/2017

CONCLUSO IL 17/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16572
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Venerdì 12 maggio 2017, seduta n. 795

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   le proprietarie del ristorante il Vecchio Mulino di Casavecchia di Pieve Torina (Macerata), – località duramente colpita dal sisma del 24 ottobre 2016 –, il quattro maggio 2017, lanciavano un disperato appello attraverso il social network Facebook, per denunciare il mancato rimborso da parte dello Stato per la Convenzione stipulata con i vigili del fuoco;
   nell'appello, scrivono che dal mese di novembre 2016 non ricevono più aiuti e rimborsi, pertanto, se lo Stato non garantisce ed eroga le fatture emesse, rischiano di chiudere l'attività;
   la struttura, aveva stipulato una convenzione per 200 pasti al giorno con i vigili del fuoco mettendo a disposizione il locale già all'arrivo dei primi soccorsi proprio per garantire loro il vitto;
   i vigili del fuoco, infatti, hanno una convenzione speciale secondo la quale è lo Stato a dover pagare il vitto;
   le proprietarie – scrivono su Facebook – «Siamo state contattate dai Vigili del Fuoco per fare la convenzione con i pasti. All'inizio facevamo avanti e indietro da Porto Potenza. Procurarsi le materie prime non è stato mai semplice: 200 pasti giornalieri erano tanti e i soldi pian piano finivano»;
   nel mese di novembre 2016 lo Stato invia un primo pagamento, cioè quello riferito alle prime fatture emesse e tale pagamento ha consentito di poter retribuire il personale e pagare i fornitori;
   il loro accorato appello era già stato al centro della cronaca locale e regionale, proprio perché dopo il pagamento del mese di novembre 2016, nulla è più seguito malgrado il ristorante continui l'attività e nonostante un esposto in prefettura;
   le proprietarie sono oppresse dai debiti con i fornitori e, purtroppo, anche il personale – per maggior parte cittadini senza una casa o che ha perso la propria attività – non può essere retribuito per il lavoro svolto;
   la titolare, nei giorni scorsi, chiamava il comando dei vigili del fuoco di Macerata dichiarando a mezzo stampa: «Mi avevano detto di aver richiesto al Ministero la somma di 120.000 euro per pagare tutti i ristoratori delle province di Macerata e Ascoli i pasti consumati nel mese di dicembre, volevo sapere qual'era stato l'esito ma mi hanno detto che il Ministero ha respinto la loro richiesta. Io devo ancora prendere 150.000 euro di pasti, mi hanno pagato solo il mese di novembre, mi sono indebitata con tutti, con i fornitori, con le banche, sul conto mi sono rimasti 500 euro, lavoro con 10 persone a cui non riesco neanche a pagare gli stipendi. Quando mi arriveranno i soldi, dovrò pagare anche gli interessi sulle somme che ho dovuto chiedere» –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;
   se quanto sopra affermato dalle proprietarie della struttura corrisponda al vero, e in caso affermativo, quali siano i motivi che hanno impedito i rimborsi pari a 150 mila euro – dopo il solo erogato nel mese di novembre 2016 – da parte dello Stato, nonostante le fatture presentate da «Il Vecchio Mulino di Casavecchia» di Pieve Torina, relative alle spese sostenute per garantire i pasti ai vigili del fuoco;
    se il Governo non ritenga di dover assumere le iniziative di competenza affinché siano date risposte certe sui tempi e sui modi di rimborso dei pagamenti sostenuti da «Il Vecchio Mulino di Casavecchia» di Pieve Torina, per fare sì che esso non debba chiudere l'attività a causa dei debiti accumulati per i mancati rimborsi mai pervenuti da parte dello Stato;
   quante siano ad oggi le attività con sede nelle zone colpite dal terremoto nei mesi di agosto e ottobre 2016 e gennaio 2017, a cui lo Stato deve ancora erogare i rimborsi per le spese da esse sostenute nell'ambito delle convenzione per i pasti con lo Stato. (4-16572)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 835
4-16572
presentata da
BRIGNONE Beatrice

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante, unitamente ad altri deputati, chiede notizie in merito al mancato pagamento delle fatture emesse dal ristorante il «Vecchio Mulino» sito nel comune di Pieve Torina, per l'erogazione del vitto in favore di una parte del personale dei vigili del fuoco in servizio su quel territorio per l'emergenza sismica che ha colpito l'Italia centrale tra l'agosto del 2016 e il gennaio 2017.
  Inoltre, chiede di conoscere se vi siano altre strutture di ristorazione per le quali sia riscontrabile una situazione analoga.
  Si premette che, a seguito dei predetti eventi sismici, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha istituito, per la gestione delle operazioni di soccorso nel territorio della ragione Marche, i Comandi operativi avanzati di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Arquata del Tronto. Al personale ivi operante si è reso necessario garantire un adeguato servizio mensa e, a tal fine, si è fatto ricorso anche alla stipula di convenzioni con vari esercizi di ristorazione, tra i quali quello citato nell'interrogazione.
  Per quanto concerne il rimborso delle fatture in favore dei predetti ristoratori, si fa presente che le criticità segnalate sono state determinate dal fatto che le risorse a disposizione del Corpo nazionale sul proprio Fondo per le emergenze e sull'ordinario capitolo di bilancio destinato al servizio mensa dei vigili del fuoco sono risultate esigue in rapporto alle ingenti aliquote di personale impiegato in Italia centrale e alla prolungata durata del loro impiego. Ragion per cui, per una sollecita definizione del problema, si è reso necessario prelevare, nei limiti del possibile, delle somme anche dal cosiddetto «Fondo scorta» del Corpo nazionale.
  Complessivamente, per far fronte alle esigenze di vitto, il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ha accreditato in favore della direzione regionale dei vigili del fuoco delle Marche, in diversi momenti e a valere sui fondi sopra menzionati, un importo complessivo di circa 644 mila euro.
  Tali accreditamenti hanno consentito di provvedere, in un primo momento, al saldo delle fatture relative al periodo agosto-novembre 2016. Successivamente, e precisamente nel mese di maggio 2017, si è provveduto al saldo delle fatture relative al periodo dicembre 2016 – febbraio 2017, nonché al pagamento di una parte delle fatture relative al mese di marzo 2017.
  Per quanto riguarda le fatture al momento non evase, riferibili ai mesi di marzo e aprile 2017, si rappresenta che i comandi provinciali delle Marche hanno già provveduto ad inoltrarle alla direzione regionale dei vigili del fuoco. Per onorarle, si procederà ad effettuare, se del caso, ulteriori prelievi dal Fondo scorta del Corpo nazionale, in attesa che il Dipartimento dei vigili del fuoco si veda reintegrati i pertinenti capitoli di bilancio da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della protezione civile.
  Le modalità e la tempistica di pagamento cui si è fatto appena cenno valgono per tutti gli esercizi di ristorazione di cui il Corpo nazionale si è avvalso nel territorio marchigiano durante l'emergenza in questione, compreso il ristorante in «Vecchio Mulino» sito nel comune di Pieve Torina.
  Si informa, infine, che oltre a quest'ultimo ristorante, nella provincia di Macerata sono otto gli esercizi per i quali si sta progressivamente provvedendo a saldare le spettanze per i servizi di ristorazione erogati, mentre per altre due strutture, situate nel comune di Tolentino e di Camerino, la convenzione per i servizi in questione è stata attivata solo a partire dal marzo 2017.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

rimborso

pronto soccorso