Legislatura: 17Seduta di annuncio: 795 del 12/05/2017
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/05/2017
D'ARIENZO e NARDUOLO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
Crediveneto, banca di credito cooperativo, creata più di un secolo fa ed ingranditasi in virtù della fusione con altre realtà di credito cooperativo più piccole, non esiste più dal maggio 2016;
con il manifestarsi della crisi economica, la BCC ha subito un importante deterioramento del credito e, pur tuttavia, si era attestata su livelli di perdita accettabili fino a registrare persino un utile di bilancio nell'ultimo esercizio 2014;
il 7 maggio 2016, un giorno prima dell'assemblea convocata a Cerea, sul sito della Banca d'Italia, compariva un laconico comunicato: «Il 6 maggio è stato emanato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, su proposta della Banca d'Italia, il decreto di liquidazione coatta della BCC Crediveneto. Le attività e i rapporti con la clientela di Crediveneto sono stati rilevati da Banca Sviluppo (Gruppo ICCREA). L'intervento assicura la tutela di tutti i creditori della banca, inclusi gli obbligazionisti subordinati [...]»;
l'operazione di liquidazione, sia per quanto riguarda il patrimonio che le passività, è avvenuta al corrispettivo di 1 euro e ha determinato la perdita di 80 posti di lavoro e del capitale sociale costituito dalle quote sottoscritte dai soci;
tale operazione rientra nell'applicazione della direttiva europea n. 2014/59/EU BRRD che conferisce poteri che la Banca d'Italia può adottare per la gestione della crisi di una banca;
Banca d'Italia, nell'applicazione di tale direttiva, ad avviso degli interroganti non ha attivato i necessari procedimenti di informativa e in contraddittorio con la compagine sociale, né tramite organismi federativi del movimento del credito cooperativo, né tramite il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale, e non ha effettuato ritualmente e valutazioni del patrimonio con le modalità imposte dalla disciplina di settore;
l'organo di vigilanza aveva già condotto un'approfondita attività ispettiva nell'anno 2014 rilevando criticità nel comparto dei crediti alla clientela, ma dal verbale non rilevava alcun provvedimento o sanzione nei confronti degli amministratori; Crediveneto subiva una nuova visita ispettiva da parte dell'organo di vigilanza alla fine del 2015;
sempre con la supervisione dei sopracitati organismi si arrivava alla redazione del bilancio di esercizio 2015 che il consiglio di amministrazione metteva a disposizione dei soci nei termini di legge a metà aprile 2016. Tale bozza di bilancio decretava una perdita di circa 80 milioni di euro riducendo il capitale, sociale da circa 120 a 40 milioni. Pertanto, esistevano ancora risorse per salvaguardare i posti di lavoro e il patrimonio costituito dalle azioni sottoscritte dai soci;
a causa del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa, decretato dal Ministero dell'economia e delle finanze in data 6 maggio 2016, tale bilancio non è mai stato sottoposto all'approvazione dei soci, prevista nell'assemblea dell'8 maggio 2016 mai avvenuta;
se per il personale dipendente è stato raggiunto un accordo nell'ambito della procedura di cui alla legge n. 223 del 1991 e l'uscita di 68 risorse in diverse modalità, rimangono irrisolti altri due problemi relativi:
a) ai soci che, in possesso dei soli documenti prodotti dall'amministrazione di Crediveneto, sostengono la tutela dei propri diritti di soci cooperatori ex Crediveneto che riguardano la legittimità della «messa in liquidazione» e il «recupero del valore delle quote del capitale sociale»;
b) al territorio che, privo di un interlocutore economico di riferimento, lamenta la perduta azione di supporto alla cittadinanza, agli enti, alle associazioni e alle stesse amministrazioni –:
quali elementi possa fornire il Ministro interrogato in ordine ai presupposti di fatto e di diritto della liquidazione coatta amministrativa della banca Crediveneto, alla luce delle dinamiche sopra citate e di quanto rilevato dai soci;
quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per tutelare risparmiatori e soci e salvaguardare i livelli occupazionali e il tessuto produttivo locale duramente colpito dalla perdita di un istituto di credito con finalità mutualistiche e fortemente radicato sul territorio. (4-16570)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
applicazione del diritto comunitario
tutela dei soci