ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16564

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 795 del 12/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16564
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Venerdì 12 maggio 2017, seduta n. 795

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'Istituto zooprofilattico di Torino ha segnalato la presenza di contaminanti quali cesio 137 nei cinghiali prelevati a scopi venatori in Piemonte a conferma della possibilità che i cinghiali veicolino inquinanti pericolosi per la salute umana. Dalle dichiarazioni della direttrice dell'Istituto, Maria Caramelli — su Repubblica Torino in concomitanza del convegno nazionale «Operazione cinghiale: salute ed equilibrio della fauna, tutela e sicurezza del consumatore», del 10 marzo 2017 nella sede torinese dell'Istituto zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta – si evince il ruolo del cinghiale come «sentinella» della salute dell'ambiente e degli animali domestici in quanto segnalatori della presenza di inquinanti radioattivi e come campanello d'allarme per la circolazione di microrganismi importanti per la salute dell'uomo e per la zootecnia moderna. Da ciò l'evidenza della necessità di rigorosi controlli sanitari ad ampio spettro sugli animali abbattuti, in contrapposizione con l'andamento dei controlli ad oggi stimati, in Italia, inferiori al 10 per cento del totale degli animali uccisi in attività di caccia;
   dal verbale della seduta n. 81 del 2 marzo 2017 della regione Toscana si evince che, secondo l'assessore Remaschi, ammontano sino a quella data a ben 93.306 i cinghiali abbattuti per l'anno in corso, in aumento rispetto alla media di 100.000 animali annui, al netto delle altre specie di ungulati uccisi in attività di caccia e di controllo nel medesimo periodo. L'assessore riferisce che i centri di lavorazione in Toscana sono in tutto 4 (quattro), con solo 1.246 capi lavorati, ed i centri di sosta sono in tutto 9 (nove);
   la sentenza 27 giugno 2012, n. 25364, della Corte di Cassazione ricorda che gli scarti di origine animale sono sottoposti al regolamento 1069/2009 solo ed esclusivamente se siano qualificabili come sottoprodotti ai sensi dell'articolo 183, del decreto legislativo n. 152 del 2006, mentre in ogni altro caso, e a maggior ragione qualora il produttore se ne sia disfatto o li abbia abbandonati, sono soggetti al decreto legislativo n. 152 del 2006 — parte IV; 
   gli attuali numeri di ungulati uccisi, cinghiale in primis, in caccia in braccata e di selezione che si registrano in Toscana sono nettamente superiori ai quantitativi di carne di ungulati per cui sono state garantite le condizioni di refrigerazione e igienico-sanitarie previste dalle vigenti normative e dalla delibera di giunta regionale n. 1185 del 2014;
   secondo diverse fonti stampa e associazioni agricole, ambientaliste e venatorie, un'alta percentuale degli ungulati e dei cinghiali abbattuti durante le battute di caccia subiscono macellazione domestica per essere introdotti, illegalmente e senza adeguati controlli, nel circuito della vendita al dettaglio e nella ristorazione –:
   se il Governo sia a conoscenza della percentuale esatta di cinghiali che è stata sottoposta ad analisi sanitaria in Toscana rispetto ai 93.306 cinghiali abbattuti sino al 2 marzo 2017 dichiarati dell'assessore Remaschi e della percentuale esatta dei controlli sanitari effettuati su tutte le altre specie di ungulati rispetto al relativo numero di esemplari abbattuti alla medesima data, ai fini della tutela zootecnica e sanitaria;
   di quali elementi disponga il Governo circa le modalità di smaltimento della totalità dei rifiuti speciali risultanti dalla macellazione degli ungulati, e dei cinghiali in particolare, eseguita dai cacciatori autorizzati in Toscana sino alla data attuale e delle modalità adottate per garantire la completa tracciabilità dello smaltimento di tali rifiuti speciali, dal momento della loro produzione sino allo sversamento nel sito e alle modalità di smaltimento degli stessi, al fine del contrasto dello smaltimento illegale di rifiuti speciali. (4-16564)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

rifiuti

traffico illecito