ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 792 del 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 09/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/05/2017
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16525
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Martedì 9 maggio 2017, seduta n. 792

   ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la mattina del 5 maggio 2017 un vasto incendio scoppiato nello stabilimento della Società EcoX, impianto di gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, posto in via Pontina vecchia chilometro 33+381, nel comune di Pomezia (Roma), ha generato la dispersione di una densa nube nera in una vasta area a sud della Capitale, provocando la diffusione di pulviscolo ed odore acre nell'atmosfera;
   nel pomeriggio, la sindaca della città metropolitana, Virginia Raggi, ha invitato tramite un'ordinanza su indicazione dell'Asl RM 6, i sindaci di 21 comuni dell'area metropolitana di Roma (Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano Laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna) ad adottare idonei provvedimenti informativi e cautelativi, per limitare l'esposizione della popolazione ai possibili inquinanti aero dispersi; nonostante l'immane ed incessante lavoro delle diverse squadre dei vigili del fuoco impiegate, operanti con l'utilizzo di autobotti e mezzi speciali, per effetto dell'alimentazione del vento dei focolai, dopo 72 ore, l'incendio era ancora attivo e la nube scura investiva il litorale romano e alcuni quartieri a sud della Capitale;
   il 6 maggio l'Arpa Lazio avrebbe reso noto che, durante le operazioni di validazione dei dati della rete di monitoraggio della qualità dell'aria, sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso le stazioni di rilevamento fisse di Ciampino, Cinecittà, Fermi e mobile di Albano Laziale più prossime al sito interessato dall'incendio, anche in considerazione della direzione dei venti prevalenti nella giornata, senza rilevare superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria ambiente dalla normativa vigente;
   nella stessa giornata del 5 maggio l'Arpa Lazio avrebbe provveduto ad installare dei campionatori attivi e passivi nelle immediate vicinanze del sito, i cui risultati di monitoraggio sarebbero stati resi disponibili a tutte le autorità competenti, non appena completate le determinazioni analitiche di laboratorio;
   secondo quanto dichiarato dal direttore del dipartimento prevenzione della asl Roma 6, sarebbe stata confermata la presenza nelle coperture del tetto dell'edificio investito dall'incendio di amianto incapsulato, la cui combustione potrebbe aver determinato la presenza di fibre aerodisperse nell'atmosfera;
   seppure in assenza di riscontri ancora certi sul tipo di materiale bruciato nell'incendio, si teme l'emissione di diossina nell'aria, causata dalla combustione di materiali plastici da riciclo, con gravissimi conseguenti danni alle vie respiratorie, ma anche ai terreni di colture e allevamenti della zona;
   il Comitato di quartiere Castagnetta Cinque Poderi, il 3 novembre 2016 avrebbe presentato un esposto al sindaco di Pomezia e al comando locale della polizia municipale per chiedere verifiche sugli ingenti quantitativi di rifiuti abbancati presso la EcoX, di cui la popolazione residente lamentava forte preoccupazione;
   successivamente, con nota del 21 dicembre 2016, il comando della locale polizia municipale indirizzava al comando del NOE di Roma e al dipartimento prevenzione – servizio igiene sanità pubblica dell'asl Roma 6, richiesta di un sopralluogo congiunto presso la EcoX in riscontro dell'esposto ricevuto;
   la stessa procura della Repubblica di Velletri avrebbe aperto un'inchiesta sull'incendio della EcoX procedendo con ipotesi di reato per incendio colposo –:
   di quali elementi dispongano i Ministri interrogati, alla luce della gravità dell'incendio scoppiato nello stabilimento della Società EcoX;
   a quando risalgano gli ultimi controlli sulla gestione dei rifiuti stoccati nel sito e quali siano, allo stato, le risultanze dei monitoraggi ambientali effettuati, le caratteristiche ed i possibili effetti della dispersione degli inquinanti e le immediate iniziative assunte a tutela degli effetti acuti sulla popolazione esposta. (4-16525)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-16525
presentata da
ZARATTI Filiberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, inerente l'incendio sviluppatosi il 5 maggio 2017 presso l'impianto di trattamento di rifiuti della Eco X, sito nel comune di Pomezia, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Occorre, evidenziare, in primo luogo, che da subito il Ministero dell'ambiente si è messo in contatto con la regione Lazio che ha fatto presente di aver attivato tempestivamente tutte le strutture preposte alla sicurezza e alla tutela dell'ambiente e della salute della popolazione.
  In particolare, i controlli sui livelli di agenti inquinanti sono stati attivati dai tecnici dell'Asl RM6 e dell'agenzia Arpa Lazio attraverso l'installazione di sistemi di rilevazione ed il prelievo di campioni nei pressi dell'area interessata nonché verifiche sulla qualità dell'aria anche mediante le centraline della rete di monitoraggio. Tali campionamenti sono stati effettuati in modo continuativo per garantire la corretta applicazione di ogni eventuale prescrizione a tutela della salute della popolazione e del territorio.
  Più precisamente, Lazio ha fatto presente che i dati del particolato PM10 hanno evidenziato concentrazioni elevate (130 µg/mc) nel giorno dell'incendio per poi dimezzarsi il giorno successivo (73 µg/mc). Nei giorni seguenti si è evidenziata una graduale diminuzione del PM10, fino a valori inferiori al limite di legge nella giornata del 9 maggio. È stato, peraltro, elaborato un modello di dispersione degli inquinanti per individuare le zone con maggior rischio di ricaduta in un'area di 30 chilometri per 30 chilometri al fine di concentrare i monitoraggi ambientali successivi riguardano suolo e acque superficiali.
  Sempre secondo quanto riferito dall'Arpa, dai rilevamenti effettuati anche nelle giornate del 6 e 7 maggio 2017, le concentrazioni misurate presso le stazioni di Ciampino, Cinecittà e Fermi e quelle rilevate dal mezzo mobile situato nell'abitato di Albano Laziale hanno fornito valori inferiori ai limiti imposti dal decreto legislativo 155 del 2010 e in linea con quelli rilevati nelle giornate precedenti l'incendio. Al fine di monitorare l'evoluzione della situazione su un'area più ampia, sono stati istallati ulteriori campionatori di aria di cui uno a circa 200 m in linea d'aria dal luogo dell'incendio e uno nel comune di Pomezia in piazza dell'Indipendenza.
  L'Arpa Lazio ha fatto presente, altresì, che, nelle giornate dal 16 al 21 maggio 2017, le concentrazioni misurate presso le stazioni Ciampino, Cinecittà e Fermi e quelle rilevate dal mezzo mobile situato nell'abitato i Albano Laziale hanno fornito valori inferiori ai limiti imposti dal predetto decreto legislativo n. 155 del 2010 e in linea con quelli rilevati nelle giornate precedenti l'incendio.
  Per quanto riguarda le misurazioni effettuate con campionatori specificamente installati nelle immediate vicinanze dell'incendio, nonché nel plesso degli uffici del comune di Pomezia, in piazza Indipendenza, la predetta agenzia ha raccolto i filtri per la determinazione del PM10 confermando, in entrambe le postazioni mobili installate, valori inferiori al limite imposto per il PM10 ed in linea con quelli misurati dalla rete fissa di monitoraggio nello stesso periodo.
  Nello specifico, con riferimento al campionatore per il PM10 situato nelle immediate vicinanze dell'incendio, sono state completate le analisi per la ricerca di microinquinanti organici sui campioni di PM10 relativi alle giornate del 13 e 14 maggio che hanno evidenziato una diminuzione della concentrazione di benzo(a)pirene, risultato inferiore al limite medio annuale. Anche le concentrazioni di diossine e furani rilevate nelle vicinanze dell'incendio tra il 9 ed il 14 maggio confermano il
trend decrescente messo in evidenza nelle precedenti rilevazioni. Le stesse risultanze sono emerse per le concentrazioni di PCB che evidenziano una costante diminuzione.
  Analogamente, sono state determinate le concentrazioni di inquinanti organici sui filtri di PM10 campionati il 13 e 14 maggio presso il comune di Pomezia, in piazza Indipendenza. La concentrazione di benzo(a)pirene è risultata inferiore al limite medio annuale e le concentrazioni di Pcb di diossine sono in linea con quelle normalmente riscontrabili in ambiente urbano e con i valori misurati in precedenti analoghe campagne di monitoraggio.
  Con riferimento alla messa in sicurezza del sito, si segnala che, con l'ordinanza del 10 maggio, il sindaco di Pomezia ha ordinato ai gestori dell'impianto di adottare con urgenza gli interventi di tempestiva rimozione in sicurezza dei materiali ivi presenti e di contestuale bonifica del sito, nel rispetto della normativa vigente a tutela della salute pubblica.
  A seguito di indagini analitiche svolte dalla Asl Roma 6, la stessa ha confermato la presenza di fibre di amianto nelle coperture dei capannoni dello stabilimento, ma dagli accertamenti effettuati non si rileva la presenza di tali fibre aerodisperse. La Asl, comunque, sta proseguendo nelle attività di campionamento e monitoraggio delle aree limitrofe allo stabilimento.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, si rassicura che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continua a monitorare la situazione con la direzione competente e con che è a disposizione dell'Arpa regionale per ogni necessario supporto tecnico.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

gestione dei rifiuti

polizia locale