ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16339
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nell'Astigiano, negli ultimi 4 anni, il personale di Poste Italiane è calato in maniera considerevole di ben 200 unità, tanto che attualmente è composto da 270 dipendenti del settore recapito e 260 degli uffici su una popolazione di 219 mila abitanti. Il tutto accompagnato dall'introduzione, in vari centri, dei «giorni alterni» di apertura degli uffici e del servizio di recapito. Una novità, quest'ultima, che ha creato molto scontento tra gli abitanti della provincia in particolare dei comuni più piccoli;
   i sindacati di categoria hanno in più occasioni denunciato la grave situazione in cui versa il servizio postale dell'Astigiano ormai al limite del collasso. Un disagio che interessa non solo i comuni periferici quali ad esempio Costigliole d'Asti, Moncalvo, Castagnole delle Lanze, Rocchetta Tanaro, Montechiaro d'Asti, Incisa Scapaccino, Mombercelli, Isola d'Asti, Portacomaro, Buttigliera, Cocconato, Castelnuovo Don Bosco, Bubbio e Villafranca ma anche lo stesso comune capoluogo Asti con solo due uffici postali aperti su otto. Solo per sopperire alle uscite programmate nel 2016 occorrerebbe l'assunzione di 29 nuovi addetti e nulla sembra che si stia facendo in tal senso. Pertanto nel 2017 si prevede un ulteriore aggravamento del servizio postale nell'astigiano già al limite del collasso;
   i sindacati nel mese di novembre 2016 sono scesi in piazza per denunciare tale grave situazione, frutto di una strategia complessiva di privatizzazione della principale azienda postale del nostro Paese, e per chiedere un recapito di qualità, un ambiente di lavoro sicuro e uffici con personale al completo. Tutte cose che comportano necessariamente un effettivo piano di rilancio della logistica e la stabilizzazione del personale precario attualmente operativo e quindi la trasformazione dei loro contratti part time in full time;
   Poste Italiane è una società che svolge un rilevante servizio di interesse pubblico di proprietà della Stato italiano che tramite il Ministero dell'economia e delle finanze e la Cassa depositi e prestiti detiene la maggioranza di controllo;
   dall'entrata in vigore della legge delega 10 dicembre 2014, n. 183, cosiddetto Jobs Act, e dei successivi decreti legislativi, Poste Italiane ha stipulato in tutto il Paese migliaia di contratti a tutele crescenti per supplire alle gravi carenze strutturali ma che nella stragrande maggioranza dei casi però, in aperto contrasto con la stessa normativa citata, non ha proceduto con la stabilizzazione degli assunti pur a fronte della presenza di forti criticità organizzative e di carenze di organico come sopra evidenziato per il caso di Asti. Si tratta, a giudizio dell'interrogante, di un mancato rispetto della normativa sul lavoro che ha ingenerato l'effetto perverso di centinaia di ricorsi contro le mancate stabilizzazioni di Poste Italiane;
   è da stigmatizzare il comportamento di una società che, essendo a totale controllo pubblico e percependo sostanziosi contributi per il servizio svolto, invece di agire con trasparenza e rispetto della legge ad avviso dell'interrogante abusa dei contratti a tempo determinato e del peggioramento della qualità del servizio ottenendo comunque lauti profitti –:
   quali iniziative urgenti intendano intraprendere i Ministri interrogati in primis per sopperire alla carenza di organico del personale di Poste Italiane nell'astigiano, ormai non più tollerabile, e in secundis per il rispetto della disciplina lavoristica sulle assunzioni a giudizio dell'interrogante apertamente disattesa dalla principale azienda dei recapiti del nostro Paese. (4-16339)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

ambiente di lavoro

norma di lavoro