ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16319

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 780 del 18/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/04/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16319
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Martedì 18 aprile 2017, seduta n. 780

   SANDRA SAVINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'abolizione dei buoni lavoro (voucher), disposta dal decreto-legge 17 marzo 2017, n. 25 (che prevede, all'articolo 1, l'abrogazione degli articoli da 48 a 50 del decreto legislativo n. 81 del 2015, ovvero la soppressione della disciplina delle prestazioni di lavoro accessorio), senza la ricerca di valide ed immediate alternative, costituisce un pericoloso passaggio per l'economia del nostro Paese e per il benessere dei cittadini, con effetti particolarmente penalizzanti per determinate categorie;
   le ragioni addotte a sostegno del provvedimento sono state individuate nella necessità di eliminare l'abuso del lavoro accessorio e la sua applicazione indiscriminata;
   lo stralcio integrale della disciplina, però, si rileverà secondo l'interrogante un boomerang soprattutto per quelle categorie di lavoratori che utilizzavano i voucher in maniera genuina per rispondere ad effettive esigenze di lavoro occasionale, saltuario e limitato nel tempo;
   i voucher, infatti, in virtù della loro estrema flessibilità, costituivano uno strumento di sostegno per le categorie più deboli (pensionati, disoccupati, giovani) e soprattutto famiglie e la loro abolizione si rivelerà, alla fine, un costo aggiuntivo;
   il vuoto normativo penalizza, in maniera pesante, proprio quelle famiglie che hanno registrato un ampio utilizzo dei buoni lavoro nell'ultimo anno, in quanto meno attrezzate per provvedere agli adempimenti previsti per la formalizzazione di un rapporto di lavoro;
   verrà a mancare completamente uno strumento normativo per dare regolarità ai tanti rapporti che si avviano in ambito familiare; infatti, i soggetti maggiormente utilizzati in ambito familiare si troveranno ora a fare i conti con una assoluta mancanza di regolamentazione;
   con l'abolizione integrale si è superato anche quanto era stato proposto il 14 marzo 2017, in occasione della presentazione in commissione lavoro alla Camera dei deputati del testo unificato elaborato dal comitato ristretto e adottato come testo base dalla commissione (atto n. 584) relativo a «Modifiche al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di disciplina del lavoro accessorio»; nella proposta emendativa a tale decreto si prevedevano alcune possibilità di estensione di utilizzo dei voucher (anche per agevolare famiglie con assistenza ai disabili o per le stesse persone con disabilità);
   escludere anche le famiglie che assistono i disabili dall'utilizzo dei buoni lavoro costituisce un provvedimento oltremisura penalizzante ed era cosa saggia secondo l'interrogante la proposta di mantenere invariata la possibilità di ricorrervi, almeno per questo tipo di categorie così bisognose di sostegno, ma l'intervento « tranchant» del Governo ha posto fine ad ogni discussione;
   in base a quanto recentemente reso noto al Governo, resosi conto della pericolosità di un'assenza di regolamentazione che potrebbe sfociare nella riesplosione del lavoro nero o di pratiche altrettanto illegittime, sarebbe allo studio un nuovo tipo di contratto a chiamata, semplificato, rispetto a quello attualmente esistente, non troppo dissimile da alcune peculiarità dei vecchi buoni lavoro –:
   se sia vero che il Governo intende rivedere la disciplina sul lavoro accessorio, in particolar modo colmando il vuoto normativo rimasto a seguito dell'abolizione integrale della precedente regolamentazione in materia e se non si intendano assumere iniziative normative specifiche per le famiglie, con particolare riferimento all'assistenza e al sostegno alle famiglie con disabili. (4-16319)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

abrogazione

lavoro occasionale

politica familiare