ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16304

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 780 del 18/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MINNUCCI EMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16304
presentato da
MINNUCCI Emiliano
testo di
Martedì 18 aprile 2017, seduta n. 780

   MINNUCCI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   da diverso tempo sia i dirigenti di diverse scuole primarie, sia gli stessi genitori o associazioni degli stessi, hanno espresso la volontà di concedere alle famiglie interessate la possibilità per i propri figli di consumare, per il pranzo, un pasto portato da casa, invece che aderire al servizio mensa garantito dal comune;
   la questione è tornata alla ribalta soprattutto grazie ad una recente sentenza della Corte di appello di Torino (n. 1049 del 21 giugno 2016) secondo cui l'esercizio del diritto allo studio, e anche della scelta del tempo pieno, non può essere subordinato ad un servizio a pagamento come quello della mensa scolastica, che deve rimanere facoltativo e non un obbligo. Né risulta praticabile, nel caso non ci si avvalga del servizio mensa, la scelta di far uscire l'alunno all'orario del pasto. Il tempo dedicato alla mensa fa parte, infatti, del percorso educativo del bambino, rientra nel tempo scuola e non costituisce una pausa, così come dettato anche dalla circolare Miur n. 29 del 5 marzo 2004;
   nonostante tali indicazioni, però, è accaduto in diverse scuole, tra cui una scuola primaria della provincia di Roma e specificatamente di Castelnuovo di Porto, che la possibilità di permettere il pasto da casa sia stata preclusa dalle Asl competenti per il territorio sulla base delle norme igienico-sanitarie vigenti che vieterebbero l'attuazione di tale sistema nello stesso luogo dove si svolge il servizio mensa ordinario sia per scongiurare rischi fisici, biologici e microbiologici che potrebbero determinarsi con l'introduzione di alimenti dall'esterno, dei quali non è controllabile né verificabile la modalità di produzione, sia per il rischio non trascurabile di scambi reciproci tra gli alunni, che potrebbero incontrare particolari allergie;
   appare evidente il contrasto normativo tra l'autonomia del dirigente scolastico, nell'organizzazione interna della scuola che presiede, e le prescrizioni igienico-sanitarie che le Asl sono deputate a far seguire in merito a questo argomento. Questo contrasto è ulteriormente accentuato da una vera e propria assenza di norme generali e statali che definiscano in modo chiaro e definitivo la materia –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di questa problematica, dovuta ad un evidente vuoto normativo, e quali iniziative intendano intraprendere, per quanto di competenza, per ovviare alla stessa. (4-16304)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scambio scolastico

istruzione primaria

servizio sanitario