ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 779 del 12/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 12/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16267
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   GIORGIA MELONI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   per la prima volta in Italia la regione Lazio ha disposto l'avvio, a partire dal prossimo mese di maggio, di un progetto sperimentale volto a consentire la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori familiari, dunque in regime ambulatoriale al di fuori degli ospedali;
   la sperimentazione durerà diciotto mesi, farebbe parte del piano di riorganizzazione della sanità regionale, e sarebbe motivata dal fatto che il quindici per cento delle interruzioni di gravidanza effettuate nel Lazio avviene oggi attraverso per via farmacologica;
   la deospedalizzazione dell'aborto farmacologico, tuttavia, si pone in netto contrasto con la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, in base alla quale la somministrazione della Ru486 può avvenire solo all'interno di strutture ospedaliere o poliambulatoriali, proprio perché l'aborto farmacologico richiede una prolungata assistenza;
   la legge 29 luglio 1975, n. 405, istitutiva dei consultori familiari, attribuisce a tali strutture il compito di tutelare non solo la salute della donna ma anche quella del concepito, un ruolo diametralmente opposto a quello che ora si intende mettere in carico ai consultori del Lazio;
   ancora, stando alla legge 22 maggio 1978, n. 194, sulla tutela sociale della maternità e l'interruzione volontaria della gravidanza, ai consultori è riservato il ruolo di assistere e informare la donna in stato di gravidanza, «contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza»;
   ad avviso dell'interrogante la decisione della regione Lazio non solo contravviene alle vigenti normative ma promuove un uso improprio della pillola abortiva, impiegata con eccessiva leggerezza, oltre a mettere a rischio la salute di tutte le donne –:
   considerato che la citata decisione appare all'interrogante in netto contrasto con norme che regolano a livello nazionale l'interruzione volontaria di gravidanza, quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo. (4-16267)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

aborto

diritto alla salute