ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16260

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
17/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/11/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/11/2017

CONCLUSO IL 17/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16260
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   ZOLEZZI, VIGNAROLI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO e TERZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   è in atto una «guerra dei rifiuti» in Italia per cui nel giugno 2015 erano documentati 35 roghi di impianti di riciclo (articolo di Jacopo Giliberto sul « Sole 24 ore»), tale che fino ad oggi questi gravi episodi risultano allo scrivente innumerevoli;
   la provincia di Mantova era stata colpita con un incendio presso la discarica di Mariana Mantovana nel luglio 2015; questa è la discarica con le maggiori volumetrie residue della regione Lombardia, oltre 1,8 milioni di tonnellate, con un'autorizzazione che secondo gli interroganti appare non conforme alla legge regionale sugli indici di pressione e in una zona caratterizzata da precarie condizioni ambientali (stato chimico delle acque superficiali pessimo);
   nella giornata del 4 aprile è andato a fuoco lo stabilimento di Novagli di Montichiari (Brescia) di Angelo Scaroni, legato alla Palwood srl, società di Siracusa che si occupa di recupero imballaggi ed ha svariate connessioni societarie e diversi problemi di bilancio;
   l'incendio è stato caratterizzato da estrema violenza e da fiamme alte decine di metri, tale da costringere l'intervento di mezzi eccezionali di spegnimento incendi, come il «Dragon» che ha applicazioni aeroportuali. Il fumo ha probabilmente causato impatti ambientali e sanitari nella popolazione di Montichiari e della limitrofa Castiglione Delle Stiviere (Mantova) a poche decine di metri;
   la recente inchiesta «Piramidi» ha messo in luce una verosimile pesante infiltrazione da parte della criminalità organizzata della filiera dei rifiuti nazionale –:
   se i Ministri interrogati siano al corrente delle cause di quest'ultimo incendio e dell'eventuale matrice che connota comunemente questi gravi episodi nel settore della gestione dei rifiuti;
   quali azioni intendano avviare i Ministri interrogati, ognuno per le proprie competenze, per mettere in sicurezza la filiera dei rifiuti sempre più infiltrata dalla criminalità organizzata con possibili rischi ambientali e sanitari per i cittadini.
(4-16260)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 887
4-16260
presentata da
ZOLEZZI Alberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente gli incendi verificatisi presso la discarica di Mariana Mantovana e presso lo stabilimento di Novagli di Montichiari, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Secondo quanto riferito da Arpa Lombardia, si fa presente in via preliminare che risultano ancora in corso le indagini di polizia giudiziaria sulle possibili cause degli incendi richiamati.
  In particolare, per quanto riguarda l'incendio sviluppatosi presso la discarica di Mariana Mantovana il 31 luglio 2015, la stessa Arpa riferisce che, a seguito del predetto evento, ha svolto attività di campionamento e analisi a supporto della polizia giudiziaria operante (Noe di Brescia). I rapporti di prova e le considerazioni tecniche del caso sono state trasmesse alla polizia giudiziaria richiedente e alla provincia.
  Sull'incendio del 4 aprile 2017 presso la ditta Scaroni di Montichiari, l'Arpa ha seguito tutto il periodo di sviluppo dell'incendio che è stato molto importante considerata anche l'alta infiammabilità del materiale coinvolto (cataste di
pallet in legno) e ha effettuato campionamenti dell'aria, sia nell'immediatezza dell'evento che a seguito dello spegnimento dell'incendio. Gli stessi campionamenti sono stati finalizzati a valutare l'impatto sulla qualità dell'aria fino al ripristino delle condizioni ordinarie. Sono inoltre stati prelevati campioni delle acque di spegnimento che in parte sono confluite nella seriola posta in prossimità dello stabilimento.
  Con riguardo poi alla qualità dell'aria, dagli accertamenti predisposti dal settore monitoraggi dell'agenzia è emerso che «l'incendio del 4 aprile ha alterato significativamente la qualità dell'aria, come spesso accade in queste situazioni emergenziali; tuttavia l'intervento prolungato dei VVFF ha consentito di ridurre le combustioni così da far rientrare, oltre che l'emergenza, anche l'inquinamento prodotto dalle combustioni ad una situazione di normalità già il giorno successivo ovvero il 5 aprile».
  Con riguardo alla qualità delle acque superficiali, Arpa riferisce che i rapporti di prova dei campioni di acqua della Roggia Asolana, prelevati nel tratto non intubato che corre lungo il perimetro aziendale di sud-est, descrivono il rispetto dei valori di tabella 1/B sulla qualità delle acque dei pesci ciprinidi di cui All. 2 del decreto legislativo n. 151 del 2006 per i pertinenti parametri indagati.
  Inoltre, con riferimento allo stato dei fatti dell'incendio di Novagli di Montichiari, la prefettura di Brescia riferisce tra l'altro, che il Comando provinciale dei Vigili del fuoco non esclude la natura accidentale dell'evento, derivante dall'autocombustione dei materiali, stante la presenza contestuale di polvere, segatura e limatura di legno, accumulati proprio nell'area in cui ha avuto inizio il principio d'incendio. Ulteriore elemento che fa propendere per tale ipotesi è la presenza di tracce di olii e/o altre sostanze infiammabili all'interno dei cumuli di materiali, da cui è derivato il coinvolgimento del deposito di cataste di
pallet.
  Il Dipartimento provinciale dell'Arpa di Brescia, in relazione alle contaminazioni delle matrici ambientali, ha evidenziato che in considerazione della rilevanza dell'incendio si è osservata nell'aria una presenza di alcuni parametri maggiore rispetto a quelli normalmente rilevati.
  Pertanto, la stessa Arpa, all'esito delle campionature protrattesi oltre l'estinzione dell'incendio, ha concluso che l'evento ha alterato significativamente la qualità dell'aria che, però, il giorno seguente l'evento era già tornata alla normalità. A tal proposito Arpa Brescia osserva ulteriormente che anche i campioni di acqua prelevati dalla Roggia Asolana lungo il perimetro aziendale sono risultati entro i limiti previsti dal decreto legislativo n. 152 del 2006.
  L'incendio del 4 aprile 2017 ha alterato significativamente la qualità dell'aria, come spesso accade in queste situazioni emergenziali; tuttavia l'intervento prolungato dei vigili del fuoco ha consentito di ridurre le combustioni così da far rientrare, oltre che l'emergenza, anche l'inquinamento prodotto dalle combustioni ad una situazione di normalità già il successivo 5 aprile.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire nuovi e utili elementi informativi, si provvederà a fornire aggiornamenti.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato, nonché a svolgere un'attività di sollecito nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

deposito dei rifiuti

rischio sanitario