ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 777 del 10/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA GREGORIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16229
presentato da
FONTANA Gregorio
testo di
Lunedì 10 aprile 2017, seduta n. 777

   GREGORIO FONTANA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo notizie di stampa, con nota del 16 febbraio 2017, il Ministero dello sviluppo economico avrebbe segnalato di aver rilevato, presso le amministrazioni comunali investite della questione relativa ai sistemi di videosorveglianza, ripetute problematiche conseguenti alla carenza dei necessari dati informativi relativi agli obblighi di legge previsti per l'installazione e l'esercizio di reti e di servizi di comunicazione elettronica ad uso privato, ai sensi degli articoli 99 e 104 del decreto legislativo n. 259 del 2003;
   in particolare, secondo la nota del Ministero dello sviluppo economico, veicolata tramite circolare prefettizia ed inviata a numerosi sindaci, si sarebbe rammentato che l'attività di installazione richiederebbe l'obbligo di una Scia, per i soggetti che hanno intenzione di installare o esercitare attività di videosorveglianza;
   secondo quindi la nota del Ministero dello sviluppo economico, i sindaci sarebbero equiparati ai privati nell'esercizio delle proprie attività istituzionali e lavorative, facendo rientrare nella fattispecie di videosorveglianza ad uso privato anche quelle realizzate dai comuni e quindi, in definitiva, ventilando il pagamento di un canone allo Stato se nel territorio da loro amministrato è presente un sistema di controllo con telecamere;
   è noto a tutti come nel tempo le telecamere di videosorveglianza, puntate su zone strategiche della città o di particolare pregio storico-artistico, o per coadiuvare l'attività di monitoraggio sulla sicurezza stradale, hanno trovato un uso sempre più necessario a deterrenza della microcriminalità e a tutela del territorio, e non certo per un uso privato dei sindaci;
   l'interpretazione della normativa fornita dalla nota del Ministero dello sviluppo economico, parrebbe contravvenire ai princìpi di funzione pubblica di sorveglianza degli impianti di sicurezza cittadini, equiparando i comuni ai privati e istituendo di fatto un balzello per l'uso di detti sistemi di videosorveglianza;
   questa interpretazione, contravverrebbe peraltro a quanto previsto dal decreto-legge n. 14 del 2017, poiché nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati della relativa legge di conversione è stato approvato un emendamento con il quale si dà ai comuni la possibilità di installare i sistemi di videosorveglianza collocandone le spese sostenute fuori dal patto di stabilità interno –:
   se il Governo non ritenga opportuno chiarire i fatti descritti in premessa, fornendo in particolare un chiarimento della recente nota del Ministero dello sviluppo economico divulgata il 16 febbraio del 2017 e con la quale ci si discosterebbe, secondo l'interrogante, dalla corretta interpretazione che è stata data fino ad ora alle norme di cui al decreto legislativo n. 259 del 2003, che distinguono l'uso privato dei sistemi di videosorveglianza dall'uso pubblico degli impianti di sicurezza presenti presso i comuni italiani. (4-16229)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

videosorveglianza

comune

apparecchio di registrazione