ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16105
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   TONINELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nell'ambito delle operazioni per le imminenti candidature per le elezioni amministrative del comune di Crema (Cremona), i cittadini che hanno inteso candidarsi nella lista del MoVimento 5 Stelle hanno dovuto richiedere presso il tribunale di Cremona il certificato del casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti. Giova ricordare in questa sede come la previsione di questo onere sia stata elogiata come utile pratica per il contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione da importanti esponenti delle istituzioni tra cui il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (articolo il pm Di Matteo elogia il codice etico M5S: «Distingue tra responsabilità politica e penale» su La Repubblica – Edizione di Palermo del 25 gennaio 2017; articolo Cantone agli studenti del Genovesi: «Contro la camorra non serve l'Esercito né i carri armati» su La Repubblica – Edizione di Napoli del 13 febbraio 2017) e che questa pratica sia stata adottata in recenti elezioni amministrative anche da altri partiti e movimenti politici;
   per la richiesta di questa dei certificati per le 26 candidature dei cittadini cremaschi, questi hanno tuttavia incontrato diversi ostacoli dei quali si deve rendere edotto il Ministro interrogato. In particolare, in data 28 febbraio 2017 dagli uffici preposti presso il tribunale di Cremona è stata rifiutata la possibilità di richiedere i certificati in questione con urgenza ovvero, come previsto dalla normativa in materia, di ottenerli in giornata attraverso il pagamento di euro 3,84 per i diritti di urgenza, nonostante gli interessati avessero già pagato i diritti per l'urgenza per tutte le richieste (con una spesa complessiva di quasi 200 euro);
   si rileva a questo proposito che il costo dei certificati ammonta a euro 19,84 complessivi per ciascun certificato (di cui euro 16,00 per il bollo e euro 3,84 per i diritti di certificato), cifra che, sommata a quella pagata per l'urgenza, ha comportato l'esborso di quasi cinquanta euro per ciascuna candidatura;
   infine si rileva che, in occasione del ritiro dei documenti richiesti, il 7 marzo 2017, al delegato è stato opposto rifiuto, in quanto la delega richiesta per il ritiro era una delega «cumulativa» ovvero comprendente l'autorizzazione al ritiro da parte di tutti i richiedenti (seppur debitamente accompagnata dalle firme autografe dei richiedenti e dai rispettivi documenti di identità) e che il rilascio non poteva avvenire se non dietro presentazione di una delega specifica per ogni richiedente. Il delegato ha quindi dovuto raccogliere ventisei differenti documenti aventi il medesimo contenuto e la medesima finalità della delega rifiutata e ritornare nuovamente presso l'ufficio preposto, che si trova in una città diversa da quella dei candidati, per ottenere i certificati richiesti;
   questi comportamenti secondo l'interrogante rappresentano un ostacolo inutile opposto dall'amministrazione a cittadini desiderosi di candidarsi secondo modalità che, pur non essendo prescritte dalla legge, rappresentano buone prassi per il contrasto alla corruzione in politica e nella pubblica amministrazione;
   anche in vista della tornata elettorale per le prossime elezioni, sarebbe utile che il Ministro valutasse la possibilità di un'esenzione, anche eventualmente parziale, per coloro i quali richiedano i certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti al fine di accreditare la propria situazione processuale per favorire la trasparenza nei procedimenti di selezione dei rappresentanti politici, similmente a quanto avviene per altri casi ritenuti meritevoli dell'esenzione (ad esempio qualora i certificati siano chiesti per finalità di adozione) –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione di cui alla premessa, eventualmente con riferimento anche ad altre amministrazioni sul territorio nazionale;
   quali iniziative intenda adottare in proposito;
   quali iniziative intenda adottare per l'estensione dell'esenzione dai costi per la richiesta dei certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti per finalità di candidature a cariche elettive. (4-16105)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

casellario giudiziale

lotta contro la criminalita'

organizzazione elettorale