ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16006

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 765 del 23/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/03/2017
Stato iter:
12/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2017

CONCLUSO IL 12/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16006
presentato da
BRAMBILLA Michela Vittoria
testo di
Giovedì 23 marzo 2017, seduta n. 765

   BRAMBILLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   un articolo del quotidiano «La Repubblica» del 22 marzo 2017 ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica sulla situazione dei pescatori siciliani, dalle Egadi alle Eolie, fino a Lampedusa, costretti a contendersi i totani con la popolazione locale di delfini, i quali, oltre a nutrirsi, danneggerebbero anche le reti;
   la «concorrenza» tra uomini ed animali spiegherebbe anche l'aumento del numero di cetacei ritrovati sulle spiagge con ferite causate da fiocine o da fucili subacquei;
   la competizione è purtroppo frutto dell'eccessivo sfruttamento del mare che ha impoverito gli stock ittici. Uno sfruttamento che minaccia i pesci di tutti i mari, ma rende la situazione particolarmente critica nel Mediterraneo. Lo attesta uno studio recente dell’Hellenic Centre of Marine Research, apparso su Current Biology, secondo il quale negli ultimi vent'anni la situazione degli stock ittici nel Mare Nostrum è andata sempre peggiorando. La crescita demografica, insieme a tecnologie sempre più sofisticate – per individuare i banchi di pesci si usano anche sistemi satellitari – sono causa di uno sfruttamento dei mari sempre più intensivo. Il risultato è che in molte zone il pesce viene pescato a un ritmo più rapido di quello necessario per garantire il rinnovamento degli stock e quindi la popolazione è destinata a impoverirsi –:
   se l'attività ittica fosse stata svolta in maniera sostenibile, a salvaguardia del patrimonio ittico stesso, oggi non avrebbe ragion d'essere la «competizione» tra uomini e delfini al largo delle coste siciliane;
   tale situazione non può servire da pretesto per limitare la protezione dell'ambiente marino e dei suoi abitanti;
   quali iniziative il Governo intenda adottare per evitare che le popolazioni di cetacei siano minacciate nel loro habitat naturale e per favorire la riconversione dell'attività ittica salvaguardando il reddito delle famiglie interessate. (4-16006)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 12 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 795
4-16006
presentata da
BRAMBILLA Michela Vittoria

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale di questo Ministero, si rappresenta quanto segue.
  Si fa presente, in via preliminare, che non risultano a questo Ministero informazioni verificate in merito all'asserito aumento degli esemplari di cetacei trovati spiaggiati con ferite di fiocine o di arpioni.
  Sull'argomento, si ricorda che la competenza primaria in materia spetta al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in quanto responsabile dell'attuazione nazionale della Politica comune della pesca unionale, che ha l'obiettivo di garantire che la pesca e l'acquacoltura siano sostenibili dal punto di vista ecologico, economico e sociale, nonché dell'utilizzo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), per gli interventi di sostegno alla sostenibilità della pesca.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, comunque, nell'ambito della attuazione della direttiva quadro sulla strategia marina (2008/CE/56, MSFD), recepita con il decreto legislativo 190 del 2010, che prevede i cetacei tra gli indicatori del buono stato ambientale, persegue con grande attenzione l'obiettivo del conseguimento di un favorevole stato di conservazione di queste importanti specie bandiera, in cooperazione con le competenti autorità nazionali e regionali, attraverso le misure di protezione e gestione nelle aree marine protette e la designazione di apposite aree di conservazione per i cetacei ai sensi della direttiva Habitat (Sic) e (Zps), e curando la gestione del Santuario dei cetacei pelagos, prima area al mondo dedicata ai mammiferi marini.
  Ad ogni modo, il Ministero continuerà a tenersi informato senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tali tematiche e si rende disponibile, nell'ambito delle predette competenze collegate all'attuazione della direttiva quadro sulla strategia marina, a fornire un supporto tecnico alle altre autorità nazionali e regionali competenti al fine di favorire il conseguimento di un favorevole stato di conservazione della specie.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sfruttamento dei mari

ambiente marino

inquinamento marino