ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 758 del 13/03/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02671
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
12/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2017
FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2017

CONCLUSO IL 12/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15895
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Lunedì 13 marzo 2017, seduta n. 758

   TERZONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dall'edizione del 28 novembre 2016 de IlFattoQuotidiano.it si è appreso che alcuni ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) già impegnati nel monitoraggio dell'attività vulcanica e tellurica dell'isola di Ischia sarebbero stati impiegati per studiare la fattibilità della costruzione di una centrale geotermica privata;
   nell'articolo vengono riportati dei dettagli della vicenda che è stata ricostruita grazie a una lettera interna dell'Istituto di cui IlFattoQuotidiano.it è entrato in possesso. La lettera, era destinata ai vertici dell'Istituto e metteva a conoscenza di una serie di fatti ritenuti anomali circa il progetto di realizzazione della centrale geotermica a Serrara Fontana sulle falde del monte Epomeo;
   il progetto è osteggiato sia da molti cittadini che dagli operatori turistici che ritengono la centrale un pericolo per un'area già soggetta a terremoti periodici anche di notevole intensità;
   anche la comunità scientifica pone dei dubbi sulla opportunità di costruire una centrale geotermica sull'isola temendo che in un contesto così fortemente ci sia il rischio di innescare terremoti. Tra questi il geologo Franco Ortolani che da anni studia i fenomeni sismici ha affermato che «l'area interessata al progetto è già notoriamente sismica naturalmente. La reiniezione di fluidi estratti (attività prevista dal progetto) può causare sismicità indotta con eventi di magnitudo fino a 2,4»;
   la società Ischia Geotermia si è rivolta all'Osservatorio vesuviano dell'Ingv per avere un parere scientifico sul progetto e l'Osservatorio avrebbe dato l'incarico a tre giovani ricercatori la cui retribuzione è a carico della Protezione civile;
   nel testo della lettera sopra ricordata sono state contestate la legittimità di utilizzare personale retribuito con i fondi della protezione civile e il fatto che l'Ente non sarà poi chiamato a legittimare i risultati dello studio che saranno comunque utilizzati per sostenere la validità di un progetto privato;
   la direttrice dell'Osservatorio vesuviano incalzata sulla vicenda da IlFattoQuotidiano.it sostiene che le attività commissionate da Ischia Geotermia «risultavano essere di grande rilevanza e impatto per il Dipartimento di Protezione civile in quanto finalizzate ad acquisire nuovi dati sperimentali e a definire i modelli necessari allo sviluppo degli scenari di pericolosità sismica e vulcanica per l'area investigata». Perciò si è deciso di utilizzare «personale esperto», cioè «tre ricercatori con contratto su fondi Protezione civile-Ingv». Inoltre «Ischia Geotermia Srl riconosce altresì che i dati acquisiti a seguito delle esplorazioni effettuate potranno essere liberamente utilizzati da Ingv Osservatorio Vesuviano per scopi scientifici e/o di protezione civile»;
   nell'articolo 1 del regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ingv tra le altre cose si legge che l'istituto persegue la finalità di fornire, nell'ambito del perseguimento delle proprie finalità, servizi a terzi in regime di diritto privato;
   l'istituto, inoltre, è componente del servizio nazionale di protezione civile di cui all'articolo 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e le attività di cui alle lettere a), relativamente alla valutazione del rischio e della pericolosità, c), d) ed e) del primo comma del presente articolo sono svolte in regime di convenzione con il dipartimento della protezione civile –:
   come questo tipo di «consulenze» si concilino con quanto indicato nel regolamento riportato in premessa, dal quale si evince che le attività per conto di terzi non rientrano tra quelle svolte in convenzione con il dipartimento della protezione civile ma tra quelle in regime di diritto privato;
   se vi siano altri casi simili verificatisi sul territorio nazionale, ossia se anche in altre occasioni sia stato utilizzato personale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a spese della Protezione civile per svolgere incarichi commissionati da privati. (4-15895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 12 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 795
4-15895
presentata da
TERZONI Patrizia

  Risposta. — L'interrogazione in esame, sulla base di una notizia apparsa su un articolo di stampa, riferisce di alcuni ricercatori dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, già impegnati nel monitoraggio dell'attività vulcanica e tellurica dell'isola di Ischia, che sarebbero stati impiegati per studiare la fattibilità della costruzione di una centrale geotermica privata. L'interrogante chiede, pertanto, come questo tipo di attività si concili con quanto indicato nel regolamento dell'Istituto e se vi siano casi similari verificatisi sul territorio nazionale.
  Corre l'obbligo di precisare, in premessa, che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV):
   promuove ed effettua attività di ricerca nel campo delle discipline geofisiche, della vulcanologia e delle loro applicazioni;
   svolge funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale;
   è componente del servizio nazionale della protezione civile;
   si articola in sezioni territoriali, una delle quali è l'osservatorio vesuviano di Napoli.

  Passando al merito della questione rappresentata, è opportuno, sin da subito, chiarire che nel mese di agosto 2016 l'osservatorio vesuviano dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV-OV) ha stipulato un contratto di ricerca con la società Ischia Geotermia S.r.l. Tale accordo ha previsto la realizzazione di una campagna di misure di magnetotellurica presso l'isola di Ischia, con lo scopo di individuare i volumi in cui sono presenti fluidi idrotermali, nonché la presenza di faglie e/o fratture. Tali ricerche risultano di grande rilevanza e impatto per le attività che INGV-OV svolge per il dipartimento di protezione civile (DPC), in quanto finalizzate ad acquisire nuovi dati sperimentali e a definire i modelli necessari allo sviluppo degli scenari di pericolosità sismica e vulcanica per l'area investigata.
  Stante l'importante potenziale impatto delle attività sulla valutazione dei rischi naturali nell'isola di Ischia, come detto di interesse per lo stesso dipartimento di protezione civile, l'Istituto ha ritenuto necessario che le misure oggetto del contratto di ricerca dovessero essere realizzate da personale esperto proprio in misure geofisiche per fini di monitoraggio, ovvero da tre ricercatori con contratto su fondi (dipartimento di protezione civile-Ingv di cui all'Allegato A della Convenzione tra le due amministrazioni.
  Si precisa che i ricercatori in questione sono dipendenti dell'Istituto e non del dipartimento di protezione civile.
  Non corrisponde al vero quindi l'affermazione «la società Ischia Geotermia si è rivolta all'Osservatorio vesuviano dell'Ingv per avere un parere scientifico sul progetto e l'Osservatorio avrebbe dato l'incarico a tre giovani ricercatori la cui retribuzione è a carico della Protezione civile». Infatti, si ribadisce che l'oggetto del contratto di ricerca stipulato non ha contemplato la fornitura di alcun parere scientifico da parte di INGV-OV in merito al progetto di esplorazione geotermica, ma solo l'esecuzione di un'indagine geofisica avente lo scopo di evidenziare la presenza di fluidi nella crosta superficiale dell'isola. Ancora, si ribadisce che i tre giovani ricercatori, la cui retribuzione è a valere sui fondi dell'allegato A della Convenzione DPC-INGV, hanno effettuato misure ed ottenuto dati scientifici che sono stati utilizzati dall'Istituto per scopi di protezione civile, come previsto dal contratto di ricerca stipulato con Ischia Geotermia.
  Per di più, l'articolo 1 del regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Istituto, richiamato nell'interrogazione, non contrasta in alcun modo con il ruolo dell'Istituto come componente del servizio nazionale di protezione civile.
  I ricercatori in questione, appunto per questo, non sono stati affatto impiegati «per studiare la fattibilità della costruzione di una centrale geotermica privata», ma hanno impiegato le loro competenze per l'acquisizione di misure di alto interesse scientifico, senza nessuna valutazione o sostegno di sorta degli aspetti industriali.
  A conferma di ciò, si informa, altresì, che le misure acquisite e i risultati delle relative analisi sono stati presentati al Tavolo di lavoro su Ischia tenutosi il 15 dicembre scorso presso la sede dell'istituto di Napoli. Si tratta di un'iniziativa prevista dall'accordo quadro tra dipartimento di protezione civile e istituto, che ha come obiettivo lo sviluppo di prodotti pre-operativi e operativi relativamente alla costruzione degli scenari di pericolosità dell'isola. Il Tavolo è composto da ricercatori dell'Istituto e di varie università e registra la presenza di un funzionario del dipartimento protezione civile che assicura il raccordo tra le attività scientifiche espletate e le azioni di protezione civile. Gli stessi risultati, inoltre, sono inseriti nella «relazione II semestre 2016 sul Vulcano Ischia» trasmessa al dipartimento di protezione civile.
  Da quanto esposto, è evidente che i tre giovani ricercatori, che hanno svolto le attività previste dal contratto di ricerca stipulato con Ischia Geotermia S.r.l., hanno operato in aderenza alla loro funzione di personale impiegato per studi ed attività di rilevanza per il dipartimento di protezione civile.
  Si precisa, peraltro, che l'utilizzo dei dati a fini di ricerche di Protezione Civile è conforme con quanto riportato all'articolo 6 del contratto di ricerca che recita «Ischia Geotermia S.r.l. riconosce, altresì, che i dati acquisiti a seguito delle esplorazioni effettuate nel corso del presente incarico potranno essere liberamente utilizzati da INGV-OV per scopi scientifici e/o di protezione civile».
  Alla luce di quanto esposto, si evince che le attività di ricerca di cui si parla, effettuate sull'isola d'Ischia, sono del tutto corrette. Infatti, come già evidenziato, i risultati prodotti dalle attività previste dal contratto di ricerca sono stati utilizzati anche a fini di protezione civile, come espressamente specificato nel contratto stesso. Inoltre, tra le attività che l'istituto svolge per la protezione civile rientrano anche, e specialmente, quelle inerenti il miglioramento delle conoscenze scientifiche dei vulcani napoletani, monitorati dall'INGV-OV.
  Nel caso specifico, la convenzione, quindi, non è stata in alcun modo finalizzata a sostenere il progetto geotermico di Ischia Geotermia, ma solo svolta per la raccolta di dati di magnetotellurica utili anche ai fini della ricerca di base e di potenziale finalità pure per la protezione civile.
  Concludendo, infine, si sottolinea che l'istituto ha deliberato che in caso di attività industriali non preparatorie, ma in corso, così come previsto dagli «Indirizzi e linee guida» emanati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il monitoraggio sismico e gli studi relativi verranno svolti eminentemente per gli enti pubblici e territoriali coinvolti e non direttamente con le società operanti, proprio al fine di mantenere la terzietà dell'Istituto.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaValeria Fedeli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

sisma

personale di ricerca