ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15742

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 750 del 28/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 07/04/2017

SOLLECITO IL 27/07/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

SOLLECITO IL 06/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15742
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Martedì 28 febbraio 2017, seduta n. 750

   NUTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo di Repubblica del 27 febbraio 2017 cita 3 società che il gruppo interforze, costituito dalla Guardia di finanza del nucleo della polizia tributaria e dai carabinieri di Rieti, avrebbe segnalato per motivi vari alla procura di Rieti;
   tra queste vi sarebbero il Consorzio nazionale servizi, nel cui consiglio di sorveglianza sedeva Salvatore Buzzi, uomo chiave assieme a Massimo Carminati del sistema di Mafia Capitale, già noto alle cronache giornalistiche sia per i costi spropositati della commessa Consip per la fornitura di 18 mila moduli abitativi, pari a 1,2 miliardi di euro, sia per i lunghi tempi di attesa per la consegna dei moduli stessi;
   la seconda società è la HTR bonifiche, facente parte del gruppo HTR, il cui ex consigliere delegato è sotto processo per traffico illecito di rifiuti a Firenze: anche questa vicenda è già nota e denunciata tramite interrogazione a risposta scritta n. 4-15055;
   infine, vi sarebbe la società Dsba s.r.l. appartenente al gruppo Di Sabantonio, che avrebbe ottenuto lavori relativi alla gestione post-terremoto in provincia di Rieti, nello specifico, risulterebbe affidataria di un appalto conferito dalla regione Lazio in regime di somma urgenza per manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento di due strade regionali che portano ad Amatrice e ai luoghi colpiti dagli ultimi eventi sismici che hanno devastato il centro Italia;
   la Dsba s.r.l., nonostante la regolare iscrizione nella «white list» nel 2015, a dicembre del medesimo anno, è stata esclusa dagli appalti per il Giubileo dopo una segnalazione dell'Anac al comune di Roma: in particolare, due società «gemelle» del gruppo Di Sabantonio, per l'appunto la Dsba s.r.l. e la Codisab s.r.l., avrebbero partecipato al medesimo bando, alterando la concorrenza;
   in tale occasione, le due società indicavano la propria sede nel medesimo indirizzo e si erano registrate nel sistema informatico di Roma Capitale «consecutivamente dal medesimo indirizzo IP» ed avevano presentato un'offerta con differenza minima, mentre i due soci di Codisab s.r.l., Alvise e Antonio Di Sabantonio, risultavano essere il padre e lo zio del socio unico di Dsba s.r.l., Nunzio Di Sabantonio, e che l'offerta della prima avesse di fatto «condizionato l'aggiudicazione»;
   similmente, Dsba s.r.l. e Codisab s.r.l. hanno partecipato insieme a un altro bando, un maxiappalto costituito da 9 lotti del 15 giugno 2016 con cui l'Astral, Azienda strade Lazio (società di scopo della regione Lazio che si occupa di gestire le strade regionali ed ex provinciali), doveva assegnare la «manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento» delle strade laziali: le due ditte «sorelle», pur facendo registrare una «anomalia», ottengono un lotto ciascuna, tra cui, appunto, quello relativo alle due strade sopra menzionate, i cui interventi di manutenzione sarebbero stati assegnati alla Dsba s.r.l.;
   inoltre, risulta che la Dsba s.r.l. abbia partecipato anche agli appalti della ricostruzione post-terremoto dell'Aquila, in un'associazione temporanea d'imprese composta anche da una società legata a Cosa Nostra, in particolare ad un prestanome di Vito Ciancimino;
   quanto sopra descritto, anche se di per sé non descrive una chiara situazione di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata negli appalti relativi al terremoto del centro Italia, secondo l'interrogante, è comunque sintomatico di un contesto ove le politiche di prevenzione delle attività criminali rischiano di essere inefficienti –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere il Governo al fine di prevenire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata negli appalti inerenti la gestione post-terremoto a seguito degli eventi sismici che hanno interessato di recente il centro Italia.
(4-15742)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

presentazione dell'offerta d'appalto

restrizione alla concorrenza

zona sinistrata