ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 750 del 28/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/02/2017
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/02/2017
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/02/2017
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 28/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 28/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 22/05/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15740
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Martedì 28 febbraio 2017, seduta n. 750

   RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE e TOFALO. — Al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   lo Stato Maggiore dell'Esercito ha istituito negli ultimi anni dei corsi di formazione per coadiutore socio-assistenziale rivolto al personale di Forza armata, come sancito per esempio, dalla nota del reparto affari generali Cod. Id. n. 11816 UAGO3 Ind. CI. 5.9.10 in data 17 aprile 2012 a firma del colonnello Paolo Raudino;
   detti corsi erano aperti a personale militare di età compresa tra i 25 e i 55 anni in possesso del diploma di maturità quinquennale, che abbiano riportato in sede di valutazione caratteristica la qualifica finale di eccellente negli ultimi cinque anni; che non abbiano mai ricevuto sanzioni disciplinari di stato, che siano stati in regola con le prove annuali di efficienza operativa, cui seguono alcune notazioni relativamente all'attitudine ed alla motivazione alla funzione;
   come si evince dalla pubblicazione «Rapporto Esercito 2016», tali corsi hanno permesso di selezionare e formare 92 coadiutori socio-assistenziali;
   nell'ambito della job description risultano conferiti a detto personale diversi ambiti di attività ad elevata specializzazione tra cui «monitorare l'andamento del processo di elaborazione del lutto individuale e familiare, anche attraverso il confronto telefonico con un U.psi., per essere in grado di riconoscere l'opportunità di consigliare un eventuale intervento psicologico» e «monitorare il periodo di convalescenza e di reinserimento sociale/lavorativo per riconoscere l'opportunità di consigliare un eventuale intervento psicologico»;
   già con atto di sindacato ispettivo n. 4-11360 della XVI legislatura venne contestato che tali attività, con specifico riferimento al primo bando del 2011, ad elevata caratterizzazione psicologico relazionale non potessero essere affidate a soggetti in possesso dei requisiti in premessa, e dai dubbi connotati di conformità alla normativa;
   sembrava opportuno già allora la necessità di attribuire tali iniziative a personale con competenza avanzate nel settore ed in possesso di titolo universitario dell'area psicologica, delle professioni sanitarie infermieristiche e della riabilitazione;
   in passato, il Tar si è così pronunciato in merito a professioni di « counselor»: «Non può non convenirsi che la gradazione del disagio psichico presuppone una competenza diagnostica pacificamente non riconosciuta ai counselors e che il disagio psichico, anche fuori dai contesti clinici, rientra nelle competenze della professione dello psicologo»;
   anche la Corte di cassazione, con sentenza del 15 marzo 2016, ha «bocciato» il ricorso di una donna di Ravenna, già condannata dal tribunale e in appello, per aver «esercitato abusivamente la professione di psicologo»;
   è stato istituito presso l'Ispettorato generale della sanità militare il Comitato tecnico scientifico per lo studio dei disturbi mentali nel personale militare – « Board», che rappresenta il primo organismo interforze di osservazione, monitoraggio e gestione dei disturbi mentali nell'Amministrazione della difesa che consente di misurare, tra gli altri, la reale incidenza del disturbo post traumatico da stress nei militari –:
   se il Ministro sia informato delle attività realizzate dal personale che ha svolto il compito di coadiutore socio-assistenziale;
   se intenda chiarire il concetto di «supporto morale» affidato al personale socio-assistenziale formato all'interno dell'Esercito e se abbia chiesto o se ritenga di chiedere un parere legale all'avvocatura dello Stato circa la legittimità sul piano dell'esercizio della professione dei corsi autorizzati con la nota di cui in premessa;
   quali interventi le altre forze armate e l'Arma dei carabinieri abbiano avviato a favore del personale dipendente e delle proprie famiglie come supporto psicologico;
   se possa rendere consultabili i dati epidemiologici risultanti dal lavoro del « Board» dal 2015. (4-15740)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

diploma

professione sanitaria