ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 745 del 21/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/04/2017

SOLLECITO IL 27/07/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

SOLLECITO IL 06/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15669
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Martedì 21 febbraio 2017, seduta n. 745

   NUTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il territorio del comune di Limbadi è radicalmente infiltrato dalla ‘ndrangheta, in particolare dalla cosca dei Mancuso, la più importante famiglia mafiosa della provincia di Vibo Valentia e una delle principali in Europa;
   secondo quanto emerge da articoli di stampa e atti giudiziari, lo stesso comune di Limbadi pare sia infiltrato dalla criminalità organizzata;
   in particolare, come si può evincere dal fermo di indiziati di delitto e sequestro preventivo in via d'urgenza n. 1878/07 della DDA di Catanzaro del 6 marzo 2013, ripreso, tra l'altro, anche da un articolo de Il Tempo del 24 giugno 2016, l'attuale sindaco di Limbadi, Giuseppe Morello, inserì nelle liste elettorali a proprio sostegno e nominò assessore un soggetto vicino alla famiglia dei Mancuso;
   si tratta di Domenica Gurzì, sorella di Giuseppe Gurzì, uomo della cosca dei Mancuso con mansioni di autista del boss e fidanzato con la figlia dello stesso, la quale, in occasione delle elezioni amministrative del 2011, si recò a casa del boss Pantaleone Mancuso in cerca di sostegno elettorale; il fatto divenne noto nel 2013, ciononostante il sindaco accettò la candidatura della Gurzì nelle proprie liste in occasione delle elezioni amministrative del 2015 e successivamente arrivò addirittura a nominarla assessore della propria giunta comunale;
   i Mancuso avrebbero assicurato gli affari di Salvatore Buzzi in Calabria, in particolare all'interno del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Coprana Marina, mentre Buzzi avrebbe garantito ai Mancuso di compartecipare agli affari nella Capitale, affidando a Francesco Antonio Campennì, uomo vicino alla Mancuso, la pulizia dei mercati dell'Esquilino;
   l'attuale sindaco di Limbadi, Giuseppe Morello, nonostante i fatti fossero noti al momento delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 2015, accettò la candidatura e nominò assessore un soggetto molto vicino se non colluso con una delle più importanti famiglia mafiose d'Italia;
   dall'attività investigativa riassunta nel fermo di cui sopra, ad avviso dell'interrogante emerge chiaramente che le ingerenze dei Mancuso nella vita politica di Limbadi non sono limitate alle sole elezioni amministrative del 2015, ma risalgono con certezza almeno al 1983, quando, in occasione delle elezioni comunali di novembre vinse la lista civica lista civica «Unità per Limbadi», nota anche come «Ramoscello d'olivo», capeggiata da Francesco Mancuso, fratello di Pantaleone, il quale, sebbene latitante, risultò essere il primo eletto: per tale motivo, quando ancora non vi era una legislazione sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose, l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, sciolse il neo eletto consiglio comunale;
   in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2011, è stato documentato il diretto interesse del boss Pantaleone Mancuso a sostegno del candidato sindaco, poi risultato eletto, Francesco Antonio Crudo; inoltre, in occasione delle medesime elezioni, sarebbe stata documentata la esplicita richiesta di voti rivolta allo stesso Pantaleone Mancuso da parte di altri candidati nei comuni di Limbadi e Ricadi (Vibo Valentia) –:
   se non intenda assumere le iniziative di competenza ai sensi dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali promuovendo l'accesso presso l'ente interessato ai fini dell'eventuale scioglimento del consiglio comunale di Limbadi. (4-15669)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

elezioni locali

mafia

amministrazione locale