ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15540

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 740 del 13/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO FABRIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/02/2017
Stato iter:
30/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2017

CONCLUSO IL 30/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15540
presentato da
DI STEFANO Fabrizio
testo di
Lunedì 13 febbraio 2017, seduta n. 740

   FABRIZIO DI STEFANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in relazione alla riorganizzazione dei compartimenti dell'Anas in macro aree, che prevede una razionalizzazione generale su tutto il territorio nazionale dell'Ente nazionale per le strade, l'Abruzzo è stato accorpato nella macro area Abruzzo-Molise-Puglia;
   a parere dell'interrogante, si tratta di una decisione che non tiene in considerazione il contesto, l'emergenza e le peculiarità attuali del territorio abruzzese e quindi totalmente inopportuna;
   l'Abruzzo, infatti, si trova in una situazione di convalescenza territoriale, economica e sociale, in cui il recupero e la programmazione degli interventi sulla rete viaria rivestono un ruolo decisivo per la ripresa e la ripartenza del territorio;
   in tale delicata fase di transizione è fondamentale che i presidi di controllo, monitoraggio, intervento e pianificazione restino ancorati ai territori in emergenza e, nel caso di recupero della rete viaria, la presenza «esclusiva» di Anas assume vitale importanza per il sostegno alle economie dei borghi e per contrastare lo spopolamento delle aree interne;
   l'accorpamento del compartimento abruzzese dell'Anas nella macro area che comprende anche il Molise e la Puglia si rivelerebbe un segnale pericoloso, nettamente in controtendenza rispetto alla strategia di sostegno e rilancio delle zone devastate da terremoti e maltempo negli ultimi mesi –:
   se il Ministro interrogato non intenda intervenire in tutte le sedi opportune per evitare l'accorpamento nella macro area del territorio abruzzese, valutando anche la possibilità di una deroga per l'Abruzzo, affinché la regione sia messa nelle condizioni ottimali per fronteggiare e rimediare allo stato di grave emergenza che, oramai, perdura da mesi. (4-15540)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 30 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 824
4-15540
presentata da
DI STEFANO Fabrizio

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni pervenute dalla società Anas, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  La struttura organizzativa di Anas è stata oggetto di una profonda revisione, fin dall'estate del 2015, finalizzata al raggiungimento dei tre obiettivi individuali dal piano industriale, ovvero: razionalizzazione delle attività, miglioramento del servizio offerto e, nel medio termine, raggiungimento dell'autonomia finanziaria.
  In tale ottica, dallo scorso 9 gennaio, è stato adottato un modello che prevede la suddivisione del territorio in otto strutture denominate coordinamenti territoriali, mediante l'accorpamento di più regioni in apposite macrostrutture: in tale configurazione la regione Abruzzo è confluita, unitamente al Molise e alla Puglia nel coordinamento territoriale adriatica, con sede a Bari.
  Il nuovo modello prevede, in sostanza, l'accentramento delle funzioni amministrative, per esempio l'esperimento degli appalti, il controllo di gestione, il service e il patrimonio) che, tuttavia, mantengono i relativi presidi sul territorio. Anche le funzioni progettuali inerenti alle nuove costruzioni prevedono un centro direzionale presso la sede del coordinamento.
  Anas precisa, a riguardo, che, invece, rimane radicato nell'ambito locale il proprio principale compito istituzionale, ovvero la gestione e la manutenzione – ricorrente e programmata – della rete stradale in concessione, con tutti gli altri enti coinvolti.
  La mission fondamentale di Anas, è stata, quindi, mantenuta in completa aderenza alle esigenze regionali, garantendo la manutenzione e la tutela del patrimonio, la sicurezza della circolazione stradale, la continua sorveglianza della rete ed il tempestivo intervento nei casi di emergenza.
  In termini economici, ciò si traduce in investimenti per mantenimento, ammodernamento e ricostruzione.
  I coordinamenti territoriali sono a loro volta articolati in aree compartimentali finalizzate ad assicurare l'efficace presidio sul territorio di riferimento: in tale ottica il tutore locale di tale mission resta il responsabile area compartimentale (già capo compartimento), massimo dirigente periferico e responsabile di tutti i dipendenti delle sedi regionali, nonché interfaccia diretta delle istanze regionali, Il responsabile dell'area compartimentale Abruzzo mantiene la sua collocazione operativa a l'Aquila, unitamente a tutto il personale – in particolare afferente all'area esercizio – del cui supporto di avvale.
  Con particolare riguardo al territorio abruzzese Anas evidenzia che il nuovo riassetto aziendale – oltre a garantire che la propria presenza capillare sia stabilmente ancorata al territorio – consente, in realtà, di assicurare un legame ancor più diretto tra periferia e territorio: il responsabile del coordinamento territoriale adriatica ha infatti una dipendenza diretta dal vertice aziendale di Anas.
  La stessa società stradale riferisce che le criticità territoriali dell'Abruzzo, come quelli di Puglia e Molise, sono trattate in maniera paritaria e valutate secondo armonici criteri di priorità, indipendentemente dall'estensione delle rispettive reti stradali.
  Anas evidenzia che l'efficacia del nuovo riassetto è stata immediatamente testata durante l'emergenza neve del gennaio scorso, occasione nella quale, grazie al potenziamento della sinergia tra centro e periferia, le strutture aziendali dell'area compartimentale Abruzzo, con sede a L'Aquila, hanno operato garantendo il costante mantenimento in esercizio, non solo delle arterie abruzzesi di competenza di Anas, ma anche della viabilità locale, ripristinando la percorribilità di oltre 50 chilometri di strade comunali e provinciali.
  Da ultimo, Anas segnala che la sede dell'Aquila, pienamente operativa, risulta già impegnata nell'attuazione dei programmi di ripristino della viabilità nei territori dell'Abruzzo (oltre 1000 chilometri quadrati) coinvolti dagli eventi sismici del 2016, ai sensi dell'articolo 4 dell'ordinanza capo dipartimento della protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 recante «Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche. Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016».
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete viaria