Legislatura: 17Seduta di annuncio: 731 del 27/01/2017
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/01/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
- MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/01/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 20/02/2017
FANTINATI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto pubblicato il 23 gennaio scorso dal Corriere della Sera, la nomina di Andrea Babbi a direttore generale dell'Ente del turismo italiano, con un contratto da 393 mila euro complessivi in tre anni, è stata frutto di un procedimento illegittimo;
nel settembre del 2014, alcune perquisizioni della Guardia di finanza in Enit, per accertare presunte violazioni della spending review del Governo Monti nella nomina del direttore generale Andrea Babbi, avevano fatto emergere situazioni inquietanti e il fascicolo era finito sul tavolo della procura della Repubblica di Roma e della procura regionale della Corte dei conti del Lazio;
il pubblico ministero Erminio Amelio, titolare dell'inchiesta, ha contestato l'abuso d'ufficio e il falso nelle procedure che hanno portato alla scelta del manager e ha chiesto il rinvio a giudizio di diciassette imputati che parteciparono all’iter amministrativo concluso nel 2012 e «senza spingere l'allora neo dg ad abbandonare – visto il palese conflitto d'interessi – la carica di amministratore delegato della Iscom Emilia Romagna, società specializzata in consulenze a enti pubblici nel settore del turismo»;
secondo la procura, nel rispetto del principio della spending review, gli imputati avrebbero dovuto indire un bando pubblico e, contestualmente, svolgere una ricerca tra dirigenti dell'ente prima di nominare Babbi;
il direttore generale fu, invece, nominato arrivando persino a inventare l'esistenza di curriculum vitae di candidati mai sentiti in nessun colloquio;
nel settembre del 2012 il direttore generale Babbi aveva ottenuto il via libera dal Consiglio di amministrazione per ricoprire nove incarichi aggiuntivi, oltre a quelli dell'Enit. La sua nomina, all'epoca, era stata denunciata dai sindacati per i quali ciò era avvenuto in palese violazione della legge e con false dichiarazioni nel verbale del Consiglio di amministrazione del 10 settembre 2012;
anche Pier Luigi Celli, ex direttore generale della Rai e, all'epoca dei fatti, presidente dell'Agenzia nazionale del turismo, rischia di finire davanti a un giudice per concorso in truffa, falso in atto pubblico, rivelazione e omissione di atti d'ufficio; insieme a lui, Roberto Rocca, direttore generale del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel settore del turismo, e Diana Calaciura, magistrato della Corte dei conti, delegata al controllo degli atti dell'Enit;
nella lista compaiono anche tre politici che nel 2012 erano membri del consiglio di amministrazione: il senatore di Forza Italia, Bernabò Bocca, Maurizio Mellucci, ex assessore al turismo dell'Emilia Romagna in quota Pd, e il consigliere regionale dell'Abruzzo Mauro Di Dalmazio, di Forza Italia –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
se non si ritenga sussistano i presupposti, in presenza di danno erariale, per assumere ogni iniziativa di competenza volta ad accertare le responsabilità amministrative e disciplinari di quanti hanno avallato eventuali illegittimità. (4-15358)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):nomina del personale
ente pubblico
turismo