ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15351

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 731 del 27/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 26/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/01/2017
Stato iter:
12/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2017

CONCLUSO IL 12/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15351
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Venerdì 27 gennaio 2017, seduta n. 731

   GIORGIA MELONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   a decorrere dal 1o febbraio 2017 Trenitalia applicherà un aumento delle tariffe per gli abbonamenti di alta velocità pari al trentacinque per cento in più rispetto ai prezzi in vigore nel 2016;
   come riportano le cronache de «Il Mattino di Napoli» del 18 gennaio 2017 tale aumento determinerà una situazione insostenibile per migliaia di pendolari in tutta Italia, i quali si stanno spontaneamente raccogliendo in comitati per la raccolta firme e l'espressione della propria protesta rispetto alla decisione della società ferroviaria;
   alcune associazioni di consumatori hanno già manifestato la propria intenzione di ricorrere al tribunale amministrativo regionale e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, al fine di vedere riconosciuti e tutelati i diritti dei lavoratori pendolari;
   alcuni sindaci di grandi città come Napoli e Torino e i rispettivi presidenti di regione hanno manifestato la propria preoccupazione per gli aumenti previsti a danno dei lavoratori pendolari;
   la suddivisione in fasce orarie e in giorni di viaggio della nuova formula di abbonamento prevista, creerà solo disagi e caos per quelle categorie di lavoratori, come ad esempio i docenti scolastici e il personale Ata, che non hanno un preciso orario di entrata e di uscita ma sono soggetti all'orario scolastico che varia di giorno in giorno –:
   quali iniziative urgenti di competenza intenda assumere per impedire il previsto aumento delle tariffe e per intervenire a tutela dei lavoratori pendolari, affinché non subiscano l'ennesimo aggravio di spesa a carico di stipendi già penalizzati dalla mancanza degli scatti stipendiali.
   (4-15351)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 12 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 795
4-15351
presentata da
MELONI Giorgia

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi forniti da Ferrovie dello Stato italiane (Fsi) e dall'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), si comunica quanto segue.
  Va premesso che, i servizi a mercato di media/lunga percorrenza, non sono oggetto di alcun corrispettivo pubblico, sono effettuati a rischio di impresa e si sostengono solo con i ricavi da traffico; pertanto, la relativa programmazione si basa su valutazioni di carattere commerciale (rientrano tra i servizi a mercato le Frecce di Trenitalia, ossia Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, nonché i treni internazionali).
  Il servizio universale comprende quei treni di media/lunga percorrenza che per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo pubblico, definito nell'ambito di un contratto di servizio Mit-Mef con Trenitalia, in quanto presentano un conto economico negativo. Nell'ambito di tale contratto di servizio vengono definite la quantità e le caratteristiche dei collegamenti di servizio universale da effettuare, nonché le relazioni da servire, coprendo con corrispettivi la differenza tra i ricavi da traffico previsti e i costi ammessi a remunerazione (rientrano nel servizio universale gli Intercity e gli Intercity notte);
  Da ultimo, i servizi regionali, che assicurano principalmente la mobilità pendolare, sono programmati dalle singole regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da contratti di servizio, nell'ambito dei quali vendono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle stesse regioni.
  In tale quadro, gli abbonamenti per i treni ad alta velocità (Av) sono una tipologia di titoli di viaggio emessa per autonoma scelta commerciale dell'impresa ferroviaria, nell'ambito di un segmento di mercato liberalizzato nel quale Trenitalia è l'unica impresa ad averli mantenuti e ad offrirli all'utenza pendolare.
  Trattandosi di treni a mercato. Trenitalia sostiene l'intero onere economico degli abbonamenti Av, senza ricevere alcuna compensazione con corrispettivi pubblici da Stato o regioni, come accade invece per altre tipologie di servizi (Intercity – Regionali).
  Come dichiarato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e ribadito dall'Art, la natura di mercato dei servizi Av implica che ciascuna impresa ferroviaria effettui le proprie scelte commerciali autonomamente, in funzione della loro redditività attesa, senza condizionamenti di alcun tipo in termini di quantità, conseguentemente di prezzo, dei servizi offerti, se non il pieno rispetto di un corretto confronto concorrenziale.
  In particolare, l'Art ha adottato la delibera n. 54 del 2016 avente ad oggetto specifici diritti degli abbonati del trasporto ferroviario sulle tratte Av; tale provvedimento opera, peraltro, dal momento in cui le imprese esercenti i servizi ferroviari di Av decidono, sulla base delle loro scelte commerciali, di intervenire con l'offerta di abbonamenti. L'Autorità non ha quindi previsto un obbligo di offrire servizi in abbonamento, né avrebbe potuto prevedere tale obbligo sulla base del diritto vigente, nel cui ambito, come detto, il servizio di trasporto ferroviario Av è configurato come servizio in regime di mercato.
  L'Autorità ha, bensì, introdotto, misure specifiche a tutela e garanzia dei passeggeri che aderiscano a quelle offerte commerciali. Essa ha, altresì, espresso l'auspicio che tutte le imprese che operano il segmento dell'Av mantengano gli abbonamenti e configurino la propria offerta in modo di favorire la mobilità delle persone e la riduzione dei tempi di spostamento via ferrovia tra grandi città continue.
  Al riguardo, come riferisce Fsi, Trenitalia ha investito significative risorse sui propri sistemi informativi e sui processi di gestione, così da ottemperare anche a quanto disposto dalla citata delibera Art n. 54 del 2016; ciò, tra l'altro, ha permesso di migliorare l'utilizzazione degli abbonamenti, semplificando le modalità di acquisto e prenotazione.
  Inoltre, Fsi evidenzia che per venire incontro alle diverse esigenze di viaggio dei pendolari, dal mese di febbraio 2017, l'abbonamento è stato declinato in quattro diverse versioni a prezzo crescente in relazione alla sua ampiezza d'uso. («giorni feriali lunedì-venerdì, fascia oraria 9.00-17.00»: «Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, fascia oraria 9.00-17.00»; «giorni feriali lunedì-venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»: «Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie»). Le prime due versioni costano meno del prezzo in vigore a gennaio, le seconde due di più.
  Anche nelle versioni che consentono un più ampio spettro di utilizzo e hanno quindi i prezzi più alti («tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie» e «giorni feriali lunedì e venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»), il costo attuale dell'abbonamento consente ai pendolari che ne fanno pieno utilizzo» un forte risparmio su quanto spenderebbero acquisendo singolarmente ogni viaggio. Lo sconto varia, a seconda delle tratte e della tipologia di abbonamento, dal 70 a oltre l'80 per cento (a titolo di esempio, all'estero, laddove siano presenti formule di abbonamento, i relativi prezzi – oltre ad essere più elevati – non garantiscono livelli di risparmio paragonabili a quelli di Trenitalia).
  Inoltre, FSI fa presente che il prezzo degli abbonamenti, per la quasi totalità delle tratte interessate, non subiva variazioni dal febbraio 2011.
  In ogni caso, Trenitalia ha comunicato la propria decisione di dimezzare, in via transitoria, gli aumenti degli abbonamenti Av. L'operatività dei nuovi prezzi (con aumenti ridotti temporaneamente del 50 per cento) è stata prevista a valere sugli abbonamenti di marzo. Per quanto pagato in più a febbraio è stato, comunque, disposto il rimborso agli abbonati già a partire dal 9 febbraio.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aumento dei prezzi

concorrenza

politica salariale