ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14977

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/12/2016
Stato iter:
14/02/2017
Fasi iter:

RITIRATO IL 14/02/2017

CONCLUSO IL 14/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14977
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   NUTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la società Tecnis s.p.a. in amministrazione giudiziaria dopo l'arresto dei soci per una serie di condotte legate ad avvenimenti mafiosi, è titolare di un appalto bandito da Italferr s.p.a. per conto di Rfi s.p.a. per la costruzione dell'anello ferroviario di Palermo;
   tale appalto sta procedendo con notevoli ritardi, provocando grandissimi disagi tra la popolazione residente di Palermo, in particolare nei pressi dei cantieri;
   a seguito di una richiesta di accesso agli atti amministrativi relativi all'appalto di cui sopra da parte dell'interrogante, si è venuti a conoscenza dei dettagli relativi allo stato di avanzamento dell'appalto;
   in particolare, risulterebbe che, dopo la consegna dell'appalto, avvenuta il 24 luglio 2014, sono stati registrati ritardi per oltre 12 mesi alla data del 31 gennaio 2016: in altre parole, al 31 gennaio 2016, ad un anno e mezzo di distanza dall'inizio dell'opera, i lavori sono andati avanti solo per circa 6 mesi;
   i ritardi sono talmente vistosi che, già alla data del 31 luglio 2015, la Tecnis aveva oltrepassato il massimale della penale applicabile in caso di ritardo pari al 10 per cento;
   a tale data sarebbe stata applicabile una penale pari all'11,7 per cento degli stati di avanzamento dei lavori, ovvero dei pagamenti periodici dell'appaltante RFI alla appaltatrice Tecnis;
   secondo i dati che sono stati forniti, i mesi cumulatisi di ritardo sono 3,5 al 31 gennaio 2015, 6,5 al 30 aprile 2015, 7,5 al 31 luglio 2015, e 12 al 31 gennaio 2016: se i lavori dovessero continuare a questo ritmo, pari ad una media di 2 mesi di ritardo ogni 3 mesi, l'opera verrà ultimata nel luglio 2019, per un totale di 5 anni, rispetto alla durata iniziale prevista di 3 anni con termine nel luglio 2017;
   la convenzione 20/2009 stipulata tra Italferr e Tecnis relativa all'appalto di cui sopra, prevede tra l'altro, all'articolo 30, la possibilità da parte dell'appaltante di procedere alla risoluzione di diritto dell'appalto in caso di gravi inadempienze;
   inoltre, le condizioni generali di contratto per gli appalti di lavori delle società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, richiamate nella convenzione medesima, prevedono all'articolo 60 e seguenti, la possibilità di rescissione di diritto per sospensione o rallentamento dei lavori da parte dell'appaltatore, nonché per mancata esecuzione totale o parziale dei lavori appaltati entro il termine o i termini intermedi previsti in contratto e/o nel cronoprogramma, condizioni entrambe violate da Tecnis;
   risulta che il comune di Palermo abbia chiesto alla Tecnis varianti di progetto: nel settembre 2014 ha chiesto varianti per ridurre interferenze con la futura costruzione della metropolitana automatica leggera per poi rinunciare, lasciando i costi di tali varianti a carico del futuro appalto per questa metropolitana; successivamente, ha chiesto nel febbraio 2016 ulteriori varianti di progetto, con il rischio di produrre eventuali ulteriori ritardi nell'esecuzione dei lavori;
   appare paradossale che la stessa Tecnis abbia avanzato una richiesta di risarcimento dei danni da anomalo andamento delle lavorazioni, ridotta produttività, improduttivo prolungamento del vincolo contrattuale, per un importo di quasi 44 milioni di euro, facendo lievitare il costo dell'appalto;
   quanto sopra riportato è in linea con quanto scritto in un articolo di LiveSicilia del 5 dicembre 2016 nel quale si parla di termine delle opere previsto per settembre 2019 e di 53 milioni di euro di riserve da parte di Tecnis per ritardi –:
   quali iniziative si intendano intraprendere, per quanto di competenza, al fine di porre rimedio agli evidenti ritardi relativi all'appalto di cui in premessa, inclusa la possibilità di rescindere il contratto con la società Tecnis. (4-14977)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennizzo

risoluzione di contratto

contratto