ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14960

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/12/2016
Stato iter:
16/12/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 16/12/2016

CONCLUSO IL 16/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14960
presentato da
COSTANTINO Celeste
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   COSTANTINO, MARCON, RICCIATTI, DURANTI, AIRAUDO, MELILLA, CARLO GALLI, PLACIDO e PANNARALE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il Centro donna di Venezia rappresenta il luogo simbolico e reale della presenza delle donne nella città e della loro cittadinanza attiva. Ha organizzato in questi anni centinaia di iniziative nelle scuole, nei quartieri e nel territorio, volte a combattere le discriminazioni e la misoginia e ad affermare il valore della differenza sessuale. Il Centro donna infatti ha rappresentato in tutti questi anni un'esperienza profondamente innovativa e di avanguardia nel rapporto tra istituzioni e cittadinanza, che è diventato un modello a livello nazionale ed europeo e ha fatto di Venezia per eccellenza una «città delle donne»;
   la delibera istitutiva del 19 dicembre 1988 e successive integrazioni lo riconosce come «luogo di elaborazione politica e culturale autonoma e separata delle donne» e prevede l'organizzazione di tre servizi unitari e coordinati: il Centro donna con la biblioteca, il Centro antiviolenza, l'Osservatorio donna, a cui si è aggiunto in seguito il Centro donna multiculturale;
   la delibera di giunta n. 278 del 27 settembre 2016 «Riorganizzazione del Comune di Venezia — Attuazione seconda fase» nei fatti avvia lo «spacchettamento» dei tre servizi, attraverso la separazione di «funzioni e servizi» che afferiscono a due diverse direzioni — cultura e coesione sociale — facendo venir meno in tal modo la fondamentale ed essenziale unitarietà, mentre la delega alla cittadinanza delle donne risulta svuotata e solo nominale, eliminando anche la figura istituzionale della referente, fondamentale per garantire la coesione del progetto e l'indispensabile mediazione con la pluralità dei gruppi e delle istanze delle donne;
   se è vero che separare i tre servizi non voglia dire chiuderli, è anche vero che la loro disconnessione spoglierebbe questo decennale progetto della sua specificità. Facendo passare la biblioteca di genere al sistema bibliotecario comunale (divenendo una biblioteca tra le tante e perdendo ogni specificità) e conglobando il Centro antiviolenza al Referato alle politiche sociali, e perciò staccando in pratica la biblioteca dal Centro antiviolenza e privandoli di un'unica direzione che si è dimostrata vincente e inclusiva, si perde un'esperienza decennale gestita dalle donne per le donne –:
   se i Ministeri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, visto il rilancio delle politiche di genere promosso dal Governo di questi ultimi mesi, come si intendano tutelare e valorizzare, per quanto di competenza, questo tipo di esperienze, anche e soprattutto sullo slancio della Convenzione di Istanbul, che lega imprescindibilmente il contrasto della violenza di genere alla cultura. (4-14960)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni interistituzionali

violenza sessuale

partecipazione delle donne