ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 09/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14959
presentato da
D'AGOSTINO Angelo Antonio
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   D'AGOSTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il crollo della produzione di olio di oliva, prevista dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare, avrà effetti negativi sulle aziende del settore, in particolare nel Sud del Paese dove la diminuzione prevista sarà maggiore;
   stando ai dati presentati recentemente dall'Ismea e Unap nel 2016 – 2017 la produzione italiana di olio d'oliva diminuirà di quasi il 50 per cento attestandosi intorno alle 243 mila tonnellate; un dato sensibilmente inferiore rispetto a quello dello scorso anno quando ne furono prodotte ben 474 mila;
   secondo le stime dell'Ismea, la flessione sarà molto più marcata al Sud e al centro del Paese e determinerà conseguenze negative sulle aziende produttrici e sui consumatori; in particolare, su quest'ultimi si ripercuoterà l'inevitabile aumento del prezzo dell'olio che si determinerà in ragione della mancata produzione;
   secondo l'Ismea, al Sud il -50 per cento stimato potrebbe essere una previsione ottimistica;
   saranno negativi i dati di tutti i bacini più importanti come la Puglia, con un -50 per cento, la Calabria con un -53 per cento e la Sicilia dove la flessione sarà del -52 per cento;
   al Centro la flessione sarà di poco superiore al 40 per cento, nello specifico la Toscana avrà un -35 per cento e l'Umbria registrerà una flessione pari al -38 per cento;
   secondo Ismea, i dati del Nord saranno in controtendenza, anche se va evidenziata la dimensione ridotta della sua produzione. Si potrebbe registrare una leggera progressione rispetto allo scorso anno, ciò in ragione delle condizioni climatiche, che non sono state tanto sfavorevoli come al Sud, e della possibilità di effettuare controlli e azioni a difesa dalle malattie;
   il dato previsto per la Liguria è anch'esso negativo: -50 per cento;
   il crollo della produzione e la contestuale decisione dell'Unione europea di autorizzare l'importazione di ulteriori 35 mila tonnellate di olio tunisino a dazio zero rischiano di aumentare la possibilità di inganni e frodi a danno dei consumatori che si trovano spesso ad acquistare un prodotto che credono italiano, ma che è tale solo in minima percentuale;
   la Coldiretti ha recentemente evidenziato come, nonostante sia obbligatorio indicare per legge in etichetta la provenienza e la composizione delle miscele di olio, se comunitari o non comunitari, ci sia una persistente e diffusa mancanza di trasparenza;
   tali indicazioni, infatti, sono spesso riportate con caratteri minuscoli, posti nella parte posteriore della bottiglia e molto spesso in una parte dell'etichetta che le rendono illeggibili;
   accade anche che bottiglie di olio extravergine ottenuto dalla spremitura di olive straniere siano vendute con scritte che riportano all'italianità, ingannando i consumatori;
   a giudizio dell'interrogante, si trova in una condizione che richiede un intervento del Governo e delle regioni per evitare che la crisi produttiva, l'importazione straordinaria di olio tunisino e una legislazione europea che tutela poco i prodotti italiani, danneggino ulteriormente le aziende del settore olivicolo italiano già duramente provate a causa della crisi economica che ha colpito il nostro Paese –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda promuovere, anche in sede comunitaria, e in sinergia con le regioni, per affrontare la grave condizione nella quale si trovano le aziende produttrici del settore olivicolo – oleario in ragione del previsto crollo della produzione nel 2017 dell'importazione straordinaria di olio tunisino e della scarsa tutela comunitaria dell'olio italiano. (4-14959)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coltura oleaginosa

protezione del consumatore

oleicoltura