ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14953

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: FUCCI BENEDETTO FRANCESCO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 07/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14953
presentato da
FUCCI Benedetto Francesco
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   FUCCI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   numerosi fatti di cronaca hanno portato alla luce un fenomeno grave quale quello dello stato di insicurezza in cui in troppe parti d'Italia si trovano a lavorare i medici in servizio di notte nei posti di continuità assistenziale (ex guardie mediche) e nei pronto soccorso;
   per fare alcuni esempi relativi a diversi momenti del 2016, il 24 febbraio 2016 le cronache siciliane hanno riportato dell'aggressione a danno di una dottoressa a Nicolosi, il successivo 14 agosto il posto di guardia medica di una frazione isolata di Fermo è stato devastato da un gruppo di sbandati e il 22 ottobre a Giaveno (Torino) il medico di turno è stato aggredito dal padre di un bimbo «insoddisfatto» dell'assistenza prestata;
   in precedenza nel 2015 la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) aveva pubblicamente denunciato il pericolo di sguarnire e rendere sempre più pericolosi i posti di continuità assistenziale sottolineando le minacce quotidiane e le aggressioni fisiche con spinte, botte, schiaffi e insulti;
   si nota che in base agli accordi collettivi nazionali le Asl dovrebbero garantire che le sedi del servizio di continuità assistenziale siano dotate di idonei locali e di adeguate misure di sicurezza;
   da una ricerca effettuata qualche anno fa dal settore continuità, assistenziale della Fimmg, che ha intervistato circa 2.458 medici di guardia, è emerso che il 90 per cento dei medici dichiarava di aver subito atti di violenza, il 64 per cento minacce verbali, l'11 per cento atti vandalici, il 22 per cento percosse e ben il 13 per cento minacce a mano armata con armi improprie. Ben 9 medici su 10 durante tutta la loro attività hanno subìto almeno una volta un'aggressione e 8 su 10 ne hanno subìta più di una. Solo il 13 per cento degli operatori di continuità assistenziale, dopo aver subito un'aggressione, deciderebbe di rivolgersi alle autorità per denunciare l'accaduto;
   un effetto dei tagli alla sanità è che, a differenza del passato, sono sempre più frequenti i casi in cui il medico di turno nelle ore notturne si trovi in servizio completamente da solo, essendo così esposto a maggiori potenziali pericoli;
   accade quindi che sempre più spesso il medico di guardia si debba recare da solo in visita domiciliare durante la notte, con mezzi propri, in luoghi non familiari e in casa di sconosciuti, o riceve gli assistiti in sedi isolate e senza vigilanza –:
   quali urgenti iniziative intendano assumere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, con riguardo particolare da un lato al tema delle risorse e dell'organizzazione del servizio di continuità assistenziale, e dell'altro alle condizioni di insicurezza oggi esistenti. (4-14953)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto collettivo

aggressione fisica

delitto contro la persona