ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14945
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   TONINELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   come riportato da fonti di stampa (articolo «La lettera agli italiani all'estero pagata dal Governo ? Se 3 indizi fanno una prova», sul sito de Il Giornale) sussisterebbero gravi indizi in base ai quali sarebbe dimostrabile che l'invio della lettera inviata dal Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi (non è chiaro in quale veste) agli elettori italiani all'estero, per fini di propaganda politica nell'ambito della campagna per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, non sarebbe stata sostenuta con risorse di associazioni private, ma con risorse pubbliche;
   milita in questo senso quanto ricavabile dal codice di affrancatura presente sulle missive: Aut. SMA: GIPA/CN/ER/0002/2013. La sigla SMA indica infatti un servizio di Poste Italiane s.p.a. («Postatarget») per invii massivi di posta «senza materiale affrancatura», utilizzato per spedizioni contestuali a un numero elevato di indirizzi;
   la sigla GIPA significa «grandi imprese» e «pubblica amministrazione» ed indica che Poste Italiane sottoscrive la convenzione per questo tipo di invii con queste tipologie di soggetti, tra i quali non sembra potersi far rientrare il comitato referendario per il «Sì», al quale è stato attribuito l'invio di tali missive. Si rileva, inoltre, che la convenzione utilizzata per la spedizione è chiaramente indicata ed è la n. 0002 dell'anno 2013, quindi stipulata in un momento di molto antecedente alla costituzione dei comitati referendari e dello stesso avvio della procedura che ha condotto alla consultazione referendaria del 4 dicembre;
   all'enorme quantitativo di denaro utilizzato per il tipo di propaganda in questione e a convenzioni come quelle indicate, ad avviso dell'interrogante, potrebbe essere quindi stato fatto ricorso secondo modalità non conformi a quanto riportato dal comitato referendario o, addirittura, potrebbe esservi stato fatto ricorso attraverso risorse pubbliche o convenzioni imputabili a pubbliche amministrazioni. Se così fosse, ci si troverebbe chiaramente innanzi ad una gravissima violazione delle condizioni di par condicio e delle regole minime per le campagne referendarie, violazione vieppiù intollerabile per le più essenziali libertà politiche dei cittadini, dato che l'oggetto della consultazione popolare è una legge di revisione costituzionale che incide pesantemente sull'assetto costituzionale della Repubblica –:
   se vi sia una relazione di qualsiasi tipo tra pubbliche amministrazioni e invio delle missive propagandistiche all'estero e, in caso di risposta negativa, in che modo si spieghino le circostanze indicate in premessa. (4-14945)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consegna

elezioni nazionali

propaganda politica