ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14942

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 06/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 06/12/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 06/12/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 06/12/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 06/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/12/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/12/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI delegato in data 02/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14942
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio dei ministri, il 24 novembre 2016, ha approvato due decreti legislativi che apportano modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica n. 279 del 1974, riguardante l'esercizio del prelievo venatorio in Trentino-Alto Adige e che in sostanza ripristinano, e rafforzano le competenze legislative esclusive in materia di caccia delle province di Trento e Bolzano;
   in particolare, il decreto legislativo specifica «le funzioni di pianificazione, regolazione e controllo spettante alle Province autonome per l'esercizio della competenza legislativa riconosciuta ai sensi dello Statuto di autonomia, quali la disciplina delle forme di caccia esercitabili nel territorio provinciale e la possibilità di prelievo di selezione degli ungulati»;
   il decreto demanda alla legge provinciale le modalità e le procedure con le quali può essere consentita ed esercitata l'attività venatoria all'interno dei parchi naturali istituiti dalla provincia;
   inoltre, il decreto legislativo prevede che il presidente della provincia autonoma, possa disporre temporanee variazioni dell'elenco delle specie cacciabili – stabilito dall'articolo 1 della legge n. 157 del 1992, che recita «La fauna selvatica è patrimonio indisponibile della Stato», dopo aver effettuato la consistenza della specie in rapporto allo specifico territorio considerato, al fine di garantire la tutela degli interessi ambientali;
   numerose specie, tra le quali marmotte, stambecchi, tassi, faine e orsi, nonostante la legge nazionale lo vieti, potranno essere cacciate e uccise in deroga, con il beneplacito di amministratori locali;
   il Governo permette quindi ai presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano di consentire la caccia anche a specie protette e proprio nelle aree protette. Si tratta di un atto contrario al più elementare principio di rispetto degli equilibri ambientali, che legittimerà l'uccisione di migliaia di animali protetti del nostro Paese;
   tale disposizione appare agli interroganti gravemente lesiva della Costituzione, delle norme internazionali ed europee a tutela della fauna selvatica e in palese violazione del quadro normativo nazionale;
   l'approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri, con cui si autorizza ai cacciatori delle province autonome di Trento e Bolzano la facoltà di uccidere la fauna selvatica protetta nei parchi, è avvenuta peraltro una settimana prima al voto referendario del 4 dicembre 2016 –:
   come si intenda evitare, che quanto approvato in materia di caccia al Consiglio dei ministri, non risulti gravoso anche sotto un profilo economico pubblico, poiché ad avviso degli interroganti verosimilmente l'Unione europea potrà avviare nei confronti dell'Italia delle procedure d'infrazione in materia di caccia;
   se il Governo non ritenga doveroso assumersi la responsabilità di tutelare la fauna selvatica, quale patrimonio indisponibile dello Stato, assumere le iniziative di competenza al fine di abrogare i pieni poteri demandati ai presidenti di provincia in materia di attività venatoria, così come stabilito dai decreti legislativi approvati il 24 novembre 2016. (4-14942)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

potere legislativo

fauna

caccia