ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14772

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 705 del 14/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/11/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/11/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14772
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Lunedì 14 novembre 2016, seduta n. 705

   NESCI e PARENTELA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in un editoriale del direttore Paolo Pollichieni, apparso il 31 ottobre 2016 sul portale web di «Il Corriere della Calabria», viene approfondita la vicenda dell'incompatibilità del direttore generale dell'asp di Cosenza, Raffaele Mauro, ricostruita in altri articoli, precedenti, della stessa testata;
   nel citato articolo si fa riferimento a «un magistrato il cui marito (ovviamente per mera coincidenza) lavora nel settore diretto da Raffaele Mauro presso l'asp di Cosenza»;
   in sostanza, prima della nomina a direttore generale dell'asp di Cosenza, lo stesso Mauro, già dirigente della medesima azienda, intentò e vinse una causa di lavoro, vedendosi riconosciute le pretese per depressione procurata da pressioni e stress nell'ambito del proprio ufficio;
   divenuto direttore generale, Mauro non impugnò la sentenza e, addirittura, riporta «Il Corriere della Calabria», revocò l'incarico a un avvocato dell'azienda che aveva proposto l'impugnazione della riferita sentenza;
   nel suo pezzo, il giornalista Pollichieni riferisce degli attacchi che Mauro ha raccontato nel fornire pubblicamente la sua versione dei fatti;
   «in tali periodi – riporta Pollichieni delle affermazioni di Mauro – ho subito l'avvelenamento del cane, minacce di morte e danneggiamenti all'automobile, nonché, l'occupazione della struttura da me diretta, con conseguente intervento della Digos, in più circostanze. Di fronte a tali aggressioni ed alle minacce di cui ero oggetto, invece di registrare la solidarietà dei vertici aziendali pro-tempore, venivano esercitate ingerenze nell'espletamento delle mie funzioni, con l'intento di operare una mia rimozione dall'incarico ricoperto»;
   «a fronte di tutto questo, nessuna denuncia, nessun – obietta Pollichieni – esposto alla magistratura, nessuna relazione»;
   «niente di tutto questo – prosegue l'articolo di Pollichieni – perché secondo il dottor Mauro un dirigente minacciato e vessato cosa fa: “Ho dovuto, pertanto, ricorrere alla causa di servizio, come extrema ratio, al fine di invocare la tutela aziendale nei miei confronti. Ero costretto in quel periodo a subire un grave stato di stress, in quanto mi sentivo isolato e non supportato dal management pro-tempore. Inevitabilmente, solo il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio poteva essere l'unica ed estrema tutela nei confronti della mia condizione lavorativa ed esistenziale. Tutto questo, unicamente, per aver operato nel rispetto della legalità e nell'interesse della Pubblica amministrazione”»;
   «ma – prosegue il direttore di Il Corriere della Calabria – il direttore generale Raffaele Mauro decide anche di giocare d'anticipo così, candidamente, ammette, “la sentenza interviene a novembre 2015, riconoscendo un danno alla persona ascrivibile all'ottava categoria, tabella A del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981 n. 834; tale condizione è pienamente compatibile con l'espletamento di qualsiasi attività lavorativa, ivi compresa quella di direttore generale aziendale”»;
   Pollichieni virgoletta, più avanti, le dichiarazioni pubbliche del Mauro a difesa della propria posizione;
   il dottor Mauro in qualità di direttore generale dell'asp di Cosenza avrebbe ricevuto la notifica della sentenza emessa in suo favore riferita al periodo in cui era dipendente della medesima azienda;
   sarebbe opportuno chiarire la data dell'autocertificazione con la quale il dottor Mauro ha assunto di non avere alcun contenzioso in essere con l'asp che si candidava a dirigere, nonché verificare se quando il dottor Mauro presentò la domanda per la nomina al vertice dell'Azienda informò la regione Calabria che aveva trascinato in giudizio l'asp che voleva guidare –:
   se si intenda valutare se sussistono i presupposti per assumere le iniziative di competenza, per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Calabria, ai sensi dell'articolo 2, comma 80, della legge n. 191 del 2009, volte a revocare l'incarico al direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza, la cui condotta appare agli interroganti essere stata di ostacolo ad un funzionamento trasparente, efficiente e corretto della sanità calabrese. (4-14772)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura penale

nomina del personale

professione sanitaria