ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14667

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
13/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2016
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2016

CONCLUSO IL 13/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14667
presentato da
CENTEMERO Elena
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   CENTEMERO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 208 del 2015 ha previsto l'istituzione del «Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta», finalizzato al reclutamento straordinario mediante chiamata diretta di studiosi, sia italiani che stranieri, di elevato e riconosciuto merito scientifico;
   da notizie stampa si apprende che la bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di attuazione della normativa di cui alla legge n. 208 del 2015, all'esame del Consiglio di Stato per poi essere sottoposto all'esame del Parlamento per i pareri, prevede che la procedura di selezione di 500 professori «Natta» saranno affidate a 25 commissioni, per altrettante aree di ricerca, ognuna delle quali sarà costituita da un presidente e da due commissari, individuati tra professionalità di prestigio della docenza universitarie e della ricerca e la cui durata sarà pari a tre anni;
   sempre da notizie di stampa si apprende che il presidente di ciascuna delle 25 commissioni sarà nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in base ad una lista di venti nominativi forniti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca individuati tra studiosi di elevatissima qualificazione scientifica e con ruoli di prestigio presso istituzioni estere o internazionali;
   la nomina delle commissioni, riconducibile al Governo e alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha suscitato molte perplessità, soprattutto nel mondo accademico, in quanto si tratta di una procedura inusuale nel panorama internazionale, preoccupazioni che sono riconducibili all'autonomia delle università. I dubbi sono anche legati alla volontà di garantire – giustamente – l'imparzialità del processo di selezione dei docenti, di aggirare le baronie e di liberare i talenti, attraverso la scelta di avocare alla Presidenza del Consiglio la nomina dei presidenti di commissione;
   l'intervento è finalizzato ad accrescere l'attrattività e la competitività del sistema universitario italiano a livello internazionale. Le procedure concorsuali, i salari bloccati, la lentezza delle carriere scoraggiano i ricercatori italiani e tengono lontani quelli stranieri. Il provvedimento in questione, secondo quanto affermato dal Governo, dovrebbe contribuire a far rientrare in Italia quei ricercatori italiani di eccellenza, i cosiddetti «cervelli in fuga»;
   il reclutamento definisce l'inquadramento dei 500 professori «Natta» come professori di prima e seconda fascia e prevede una retribuzione superiore del 30 per cento rispetto a quella dei docenti ordinari;
   il provvedimento è stato emanato senza il confronto con la conferenza dei rettori delle università italiane e con l'Anvur, che avrebbero potuto fornire utili indicazioni e strumenti per raggiungere l'obiettivo di accrescere l'attrattività e la competitività del sistema universitario italiano a livello internazionale –:
   come intenda intervenire per garantire l'autonomia delle università e l'imparzialità nel processo di selezione dei docenti universitari e assicurare a tutti le stesse opportunità, anche attraverso il ritiro o la modifica del testo del decreto in questione e, nell'eventualità si optasse per questa soluzione, come intenda garantire che la definizione del nuovo testo avvenga nel pieno rispetto dell'autonomia universitaria e di concerto con il sistema universitario (4-14667)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 713
4-14667
presentata da
CENTEMERO Elena

  Risposta. — Come è noto, la procedura di selezione per chiamata diretta di studiosi di elevato e riconosciuto merito scientifico è stata prevista al comma 207 della legge di stabilità per il 2016, la n. 208 del 2015.
  Non può sfuggire che la finalità della norma in questione è quella di prevedere una procedura a carattere straordinario al fine di accrescere l'attrattività e la competitività internazionale del sistema universitario italiano: 500 cattedre aggiuntive, basate su una procedura altamente selettiva che dia le massime garanzie di qualità per gli atenei italiani. La straordinarietà, per altro, è stata garantita dal comma 208 della stessa legge attraverso la deroga alle norme sul reclutamento dei professori universitari previste dal combinato disposto degli articoli 16 e 18 della legge n. 240/2010.
  Ciò posto, si specifica che, al fine di garantire l'imparzialità delle nomine dei componenti delle commissioni, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri attuativo della norma in parola, in procinto di arrivare per i pareri di rito alle competenti Commissioni parlamentari, prevede quanto segue:
   1) i 50 commissari sono scelti – secondo precisi titoli preferenziali – tra coloro che sono inseriti in una lista predisposta dall'Anvur per ciascuna delle aree Erc e in possesso della qualifica di professore ordinario di ruolo, presso università italiane, aventi una posizione riconosciuta nel panorama internazionale, in conseguenza delle proprie pubblicazioni scientifiche;
   2) i presidenti vengono nominati tra studiosi di elevatissima qualificazione scientifica, al vertice di istituzioni universitarie o di ricerca estere o internazionali e che ricoprono una posizione equipollente a quella di professore ordinario.

  Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sul quale il Consiglio di Stato ha espresso parere il 4 novembre scorso, sarà esaminato dalle Commissioni parlamentari, come stabilito dalla legge (comma 210), pertanto al momento non appare appropriato avviare modifiche delle disposizioni.
  Infatti, l'esame parlamentare rappresenta il luogo deputato al confronto politico sulle scelte effettuate dal Governo e sull'individuazione di possibili miglioramenti da apportare al testo. A tale proposito, assicuriamo fin da ora la massima apertura ai contributi che perverranno dagli organi competenti, tenuto conto che il parere parlamentare ha proprio lo scopo di individuare e risolvere eventuali criticità. Sarà poi il Governo a fare le opportune valutazioni conclusive di merito.

La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

organizzazione internazionale

universita'