ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14517

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2016
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14517
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Venerdì 14 ottobre 2016, seduta n. 692

   BENEDETTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   a ottobre 2015 vengono vendute, come biologico, 10500 tonnellate di grano di origine sconosciuta ad aziende in tutta Italia e all'estero; la truffa viene perpetuata dall'azienda agricola pugliese Liuzzi, che ha aumentato i suoi terreni da 11 a 675 ettari, aumentando quindi la sua produzione di grano duro da 50 ad appunto 10500 tonnellate;
   la truffa viene scoperta dopo 6 mesi, a marzo 2016, tramite una verifica di un ente certificatore per conto di una cooperativa acquirente, e seguita dalla denuncia dei Carabinieri. Uno dei molini che ricevono il grano contraffatto è il Molino Grassi, certificato dalla CCPB Srl certificazione e controllo dei prodotti biologici;
   CCPB certifica tutti i marchi più importanti, da Almaverde, Granarolo, Orogel, Parmalat, nonché distributori come Coop, Natura Sì, Molino De Vita, Alcenero e diversi pastifici. Sono in tutto 160 aziende associate in un consorzio che si chiama «Il biologico» che è proprietario di CCPB;
   i controllati sono i proprietari dell'ente che li controlla. Tuttavia, chi vigila sull'imparzialità degli enti di certificazione, l'ente unico Accredia, non ravvisa nel caso di CCPB alcun conflitto d'interesse, con la motivazione che un consorzio di imprese in quanto forma giuridica non produce prodotti e non ne immette sul mercato;
   per limitare il più possibile le frodi nel mondo del biologico è assolutamente fondamentale che ci sia una piattaforma informatica di tracciabilità che consenta di verificare in tempo reale la regolarità degli acquisti e delle vendite, con la tracciabilità fino al campo di produzione;
   attualmente è attivo un sistema informatico che integra il data base dei documenti di certificazione e delle sanzioni degli operatori del biologico italiano, di Accredia, ente nazionale di accreditamento, e la piattaforma informatica per la tracciabilità di FederBio, organizzazione interprofessionale privata. Tale sistema attualmente è accreditato dallo Stato e coinvolge anche i principali organismi di certificazione del settore e le imprese delle filiere;
   a proposito di tale piattaforma, Andrea Olivero, viceministro dell'agricoltura con delega all'agricoltura biologica ha dichiarato di essere al lavoro proprio assieme a Federbio perché si possa fare e se ne possa garantire un accesso pubblico;
   a novembre 2015 si chiude un'inchiesta, denominata Vertical Bio, della procura di Pesaro su alcuni prodotti falsamente bio, tra cui 350000 tonnellate che sono entrati, nell'arco di 5-6 anni, dal porto di Ravenna: trattasi di granaglie con presenza di organismi OGM e di prodotti tossici utilizzati in maniera intensiva, per un volume d'affare complessivo di 126 milioni di euro. La merce, proveniente dall'India, dal Kazakistan, dall'Ucraina e dalla Moldavia, triangolando attraverso la Romania e Malta diventava bio. Di queste 350000 tonnellate sono state sequestrate solo le ultime 2000;
   il processo in corso a Pesaro vede imputati aziende italiane e due enti certificatori sospesi in Italia tra cui Biozoo, che tuttavia ha continuato a certificare con la società sorella moldava ICS Biozoo e a inviare in Italia merce contraffatta;
   in particolare Biozoo è attiva con la ditta export Agroidea che vende all'importatrice Fratelli Grimaldi, alla quale l'autorizzazione all’import da parte dell'Icqrf non è mai stata bloccata, nonostante la segnalazione da parte dell'organizzazione interprofessionale Federbio –:
   se il Ministro interrogato ritenga che la forma giuridica del consorzio sia una garanzia sufficiente perché non vi siano conflitti di interesse tra le imprese consorziate e l'ente certificatore di proprietà del consorzio stesso che fornisce loro le certificazioni per il biologico e quali eventuali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere in materia;
   a che punto sia l'implementazione di tale piattaforma vista l'importanza di renderla pubblica e di trasferirla in capo al Ministero per garantirne la terzietà;
   per quali motivi l'Icqrf, nonostante le segnalazioni ricevute da Federbio, non abbia ricevuto di ritirare preventivamente l'autorizzazione all’import alla ditta Fratelli Grimaldi, attualmente coinvolta nell'inchiesta Vertici Bio. (4-14517)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

cerealicoltura

orientamento produttivo agricolo