ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 11/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/10/2016
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14453
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Martedì 11 ottobre 2016, seduta n. 690

   PALESE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   da circa 6 anni è attivo a Lecce l'istituto di nanoscienze del Cnr, come sede distaccata di Pisa, nel quale operano circa 30 persone tra ricercatori, studenti, dottorandi, assegnisti e professori che con le loro ricerche e pubblicazioni hanno contributo ad importanti scoperte in campo scientifico;
   si apprende dalla stampa e dalle preoccupazioni degli stessi ricercatori che ad agosto 2016, senza preavviso e senza motivo, il Cnr ha comunicato di voler chiudere detto istituto precisando che si tratterebbe di motivazioni né scientifiche né economiche, ma «strategiche»;
   in seguito a ciò molti di coloro che lavorano in questo istituto, seppur giovani e validi professionisti, sono stati messi dinanzi alla necessità di doversi anche trasferire a Pisa;
   sempre dalla stampa si apprende che la strategia del Cnr, in linea con il piano nazionale di ricerca, sarebbe quella di accorpare nella sede di Pisa nanotecnologie e nanoscienze di Lecce garantendo professionalità e posti di lavoro –:
   quali siano i motivi che hanno indotto il Cnr a decidere di sopprimere l'istituto di nanoscienze di Lecce;
   se corrisponda, al vero che l'istituto verrà unificato a quello di nanotecnologie e, in caso affermativo, se il Ministro interrogato non ritenga preferibile che sia mantenuta l'autonomia tra i due istituti a garanzia delle professionalità delle persone che vi lavorano;
   quali siano le previsioni di investimenti del piano nazionale della ricerca per il Mezzogiorno e per la Puglia e quali le strategie per combattere la cosiddetta «fuga di cervelli» che tanto sta depauperando questo territorio. (4-14453)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-14453
presentata da
PALESE Rocco

  Risposta. — In risposta all'interrogazione in esame si rappresenta, sentiti anche gli organi direttivi del Consiglio nazionale delle ricerche, che la comunità scientifica raccolta intorno alle nanotecnologie a Lecce è attiva sul campo almeno dal 2001 quando l'Istituto nazionale di fisica della materia (INFM) fondava il National nanotechnology laboratory (NNL), uno dei propri nuovi dieci centri di ricerca e sviluppo distribuiti nel territorio a livello nazionale.
  Nel 2005, quando l'INFM e stato soppresso e fatto confluire all'interno del CNR, in NNL operavano un centinaio di unità, tra ricercatori INFM, ricercatori dell'Università degli studi del Salento, contrattisti PhD, etc., e nel 2010 questa comunità scientifica è stata fatta confluire nella sede secondaria leccese del nuovo Istituto di Nanoscienze (NANO), la cui sede principale è stata collocata a Pisa.
  La comunità impegnata nelle nanotecnologie a Lecce opera, quindi, nel proprio campo di riferimento non da 6, ma da ben 15 anni.
  Nel 2015 il CNR, attuando un programma già intrapreso dall'ex INFM, ed intervenendo con il proprio progetto di potenziamento infrastruttura le « materials and processes beyond the nanoscale» (Beyond-Nano) finanziato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, porta a compimento l'opera infrastrutturale che, su una superficie di circa diecimila metri quadri equipaggiata con facilities state-of-the-art, è destinata ad ospitare l'intera comunità leccese attiva nel campo delle nanotecnologie.
  In concomitanza a questo evento, riconoscendo a quella comunità la notevole visibilità scientifica a livello nazionale e internazionale nel settore di riferimento, il CNR si adopera per istituire a Lecce la sede principale del nuovo Istituto di nanotecnologie, nel quale confluisce, appunto, la quasi totalità (circa l'80 per cento) del personale della sede secondaria leccese dell'Istituto di nanoscienze (NANOTEC).
  All'Istituto di nanoscienze, che si orienta in modo più deciso allo sviluppo di nuovi materiali, processi e dispositivi per applicazioni nanotecnologiche nei settori dell'energia, dell’health care, della sicurezza, delle telecomunicazioni, aderiscono anche tutta una serie di altri laboratori avanzati distribuiti nel territorio nazionale, da Arcavate di Rende (l'ex laboratorio regionale Licryl di INFM), all'Università degli studi Roma «La Sapienza» (con gran parte del proprio ex laboratorio regionale Soft ancora di INFM), all'ex Istituto di metodologie inorganiche dei plasmi di Bari.
  Dunque, come detto, solo una piccolissima componente dell'intera comunità scientifica impegnata nelle nanotecnologie a Lecce decide di rimanere presso la sede secondaria leccese dell'Istituto di nanoscienze. Proprio, però, perché i due gruppi (quello maggioritario confluito in NANOTEC c quello minoritario rimasto nella sede leccese di NANO) hanno condiviso per tutta la loro esistenza le stesse identiche esperienze progettuali, essendo nati come parte di una medesima realtà organizzativa (il centro NNL dell'ex INFM), e per razionalizzare i programmi di sviluppo del settore (stimolando le sinergie all'interno della stessa comunità scientifica) mettendo meglio a sistema competenze e facility (quelle all'interno del polo infrastrutturale di recente realizzazione), si è operata la scelta di sopprimere la sede secondaria di Lecce dell'Istituto di nanoscienze offrendo l'opportunità a quei ricercatori di riconfluire nell'ambito di una medesima realtà organizzativa (della quale, peraltro, facevano già parte), sempre più orientata allo sviluppo del polo di Lecce nel campo delle nanotecnologie.
  Da quanto sopra si evince, dunque, che non ha avuto luogo alcuna azione che abbia messo i pochi ricercatori della sede secondaria di Lecce dell'Istituto di nanoscienze nella necessità di doversi trasferire a Pisa, potendo gli stessi, molto più semplicemente, rientrare a far parte della medesima realtà organizzativa (prima NNL, adesso Istituto NANOTEC) con sede principale proprio a Lecce.
  Si informa, infine, che il CNR, con la nuova presidenza, sta elaborando un piano complessivo di razionalizzazione delle proprie infrastrutture di ricerca su tutto il territorio nazionale (non solo a Lecce). Lo schema di razionalizzazione si basa, prima di tutto, sull'identificazione delle aree progettuali strategiche (non solo le nanotecnologie), ritenute importanti per lo sviluppo della conoscenza e l'avanzamento tecnologico del Paese e del CNR.
  In quest'ottica i processi di aggregazione tra le diverse realtà scientifiche nel territorio nazionale che operano nei medesimi settori sono, in linea di principio, elementi che vanno nella direzione di accrescere la massa critica, la visibilità internazionale e la capacità di organizzare programmi di ricerca su larga scala e ad ampio respiro. Al momento non è stato compiuto alcun atto formale che riguarda, nello specifico, l'unificazione a livello nazionale dei due Istituti NANO e NANOTEC.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaValeria Fedeli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nanotecnologia

nuova tecnologia

personale di ricerca